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Protagonista del racconto è Mazzarò, un contadino siciliano che a poco a poco, tutto sacrificando alla logica economica, è divenuto il maggior propietario terriero della regione, sostituendosi al barone. Ma il processo di accumulazione economica si scontra con la sua sostanziale insensatezza: di fronte alla morte, infatti Mazzarò scopre il nonsenso di una vita dedicata esclusivamente alla Roba.
Suddivisione del testo: Il testo si può dividere in 3 parti. La prima coincide con il primo capoverso (righi 1-35). E' una sorta di antefatto, in cui si alternano il punto di vista di un "viandante" che guarda stupito e ammirato le propietà di Mazzarò e le risposte del "lettighiere" che lo informa delle ricchezze di questo personaggio. La seconda (righi 36-158) racconta la storia di Mazzarò che da contadino alle dipendenze di un barone latifondista si trasforma in grande propietario terriero soppiantando il nobile. La terza (righi 159-172) contiene la conclusione del racconto, giocata sul tema della vanità della roba di fronte alla morte, la prospettiva della quale rende assurde l'accumulazione e l'arrampicata di Mazzarò
macrosequenze
Divisione in sequenze : tre macrosequenze , la prima descrive Mazzarò e tutta la sua roba , i periodi sono lunghi e si usa molto l’enumerazione per polisindeto che da la sensazione di dilatare lo spazio della terra di Mazzarò ; sembra che tutto appartiene a lui anche cose che in realtà non possono appartenere all’uomo. La seconda descrive di come Mazzarò sia riuscito ad accumulare tanta “roba” e di come riesce a conservarla. La terza descrive la vecchiaia e la morte di Mazzarò . Rapporto tra fabula e intreccio: La struttura del racconto è a intreccio (presenza del flashback). Sviluppo della narrazione : situazione iniziale (1°), esordio (2°), scioglimento (3°) . Il momento di massima tensione è nell’ultima sequenza quando Mazzarò si rende conto che la morte sta per giungere e lui non potrà , anche se vuole , portarsi la “roba” con lui. Rapporto fra tempo della storia e tempo del racconto : Il rapporto fra TS e TR non corrisponde dato che il TS è più lungo.
Dimensione spaziale :lo spazio è ampio , lo sfondo è quello dell’ambiente di vita di Mazzarò.
IL PROTAGONISTA :Mazzarò Caratterizzazione fisica : Egli era un omiciattolo con un pò di pancia. D
Forza fisica : andava senza scarpe a lavorare la terra; Aveva provato quel che ci vuole a fare i tre tarì della giornata, nel mese di luglio , a star colla schiena curva 14 ore , col soprastante a cavallo dietro .
Caratterizzazione psicologica : Era ricco come un maiale , non mangiava altro che pane , aveva la testa che era un brillante . Mazzarò era ricco , ricchissimo ; nonostante ciò si privava di tutto ed era tirchio , non aveva nessun vizio per non sprecare soldi. Era un uomo molto intelligente , grazie appunto alla sua intelligenza e abilità era riuscito ad accumulare così tanta roba .
NARRATORE
Narratore : il narratore è assente dalla storia come personaggio , segue senza rendersi visibile ,la storia. Punto di vista o focalizzazione : narratore esterno Tecniche con le quali viene data la parola ai personaggi : indiretto libero
STILE
Scelte lessicali : utilizzo di un linguaggio parlato , facendo riferimenti ad animali (conosciuti dal mondo contadino) e uso di proverbi
Riflessione
L’uomo è vittima di un destino implacabile che non dà mai tregua alla sofferenza
CONCLUSIONE
Mazzarò è il protagonista assoluto Essendo la novella nel filone del verismo ha come caratteristica del pessimismo , cioè che l’uomo è sempre vittima del destino e non può cambiarlo continuando a soffrire . L’autore (come in tutte le novelle veriste) rappresenta la realtà in modo oggettivo , senza commentarla o interpretarla ; nell’opera deve emergere solo il fatto , così come lo vive il protagonista .
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