Stupro in casa

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  1. Maraquja
     
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    Credevo di essere felice con lui, mi sembrava il ragazzo perfetto, aveva tanti difetti, ma anche io del resto, li sopportavo... poi un giorno non ce la feci più e in mezzo alla strada gli mollai due ceffoni, mi ero fatta male alla mano tanto erano forti. Lui mi lasciò.

    Lui mi aveva rovinata, per sopportare le sue stronzate avevo iniziato a prendere dosi sempre maggiori di xanax (un forte tranquillante), a volte esagerando con le dosi e con conseguente collasso e crisi nervosa. Solo quando stavo davvero male lui si accorgeva di me e mi stava vicino. Avevo iniziato per attirare la sua attenzione, ma più lo facevo più mi rendevo conto che quella roba mi faceva stare "bene". Inizi,ai a prenderne quasi tutti i giorni, a sua insaputa, e quando mi lasciò la crisi fu tale da doverne prendere dosi esagerate per sentire il minimo beneficio. La cosa peggiore è che quel medicinale era stato prescritto a mia madre e quando lei finì la cura non trovai più boccette in casa.
    Per me fu la fine.
    Non avevo più l unica cosa che mi aiutava a stare tranquilla, che mi faceva stare bene.
    I primi giorni furono devastanti passavo le giornate a letto tremante senza riuscire nè a mangiare nè a bere nulla.
    Mia madre, ignara di tutto, mi costringeva a mangiare ma vomitavo qualsiasi cosa mi desse.
    Stavo sempre peggio e il fatto che lui non volesse vedermi non aiutava.
    Mmi ero stufata i star male e così ebbi l'idea. Quando a Marzo lui mi lasciò per la prima volta ero disperata e un mio "amico" per aiutarmi mi offrì delle pastiglie che mi tranquillizzarono. Capì che mi servivano quelle pillole per stare bene, dovevo averle.

    Ora, prima di stare con il mio ex ragazzo (unica storia importante che ho avuto) ho avuto un trascorso molto burrascoso, alcune vicende le ho raccontate nei miei racconti precedenti, e il tizio delle pastiglie all'epoca aveva voluto qualcosa in cambio...

    Lo sentii gli chiesi se aveva ancora quella roba, se poteva comunque procurarla, lui contento di sentirmi, mi disse che ne aveva un po in casa e di andare a prenderla quando volevo.
    Mi vestì con le prime cose che trovai, presi dei soldi e uscì di casa, salì in macchina e in meno di un quarto d' ora ero sotto casa sua.
    Era da solo in casa, mi fece salire.
    Appena entrata vide in che stato mi trovavo, molto peggiore rispetto alla volta precedente, chiesi subito se le aveva, lui andò in camera a prendere il suo zaino e ne tirò fuori una boccetta con dentro qualche pastiglia. Non mi sembrava vero potevo star bene di nuovo.
    Prima di darmele però voleva che lo pagassi. Non sapevo quanto volesse, così tirai fuori i soldi presi a casa, ma lui me li fece metter via e prima che me ne potessi rendere conto stava davanti a me appiccicato, con il cazzo in tiro sotto la tuta che mi toccava la pancia, le sue mani mi strinsero le natiche e iniziò a baciarmi il collo con foga, io lo spinsi via e con una faccia schifata gli chiesi cosa stesse facendo, lui ci riprovò dicendomi che era come l ultima volta che mi sarebbe piaciuto, io non volevo, non potevo tradire la fiducia del mio ragazzo, ok non stavamo più insieme ma non avrebbe voluto. No no non potevo, lo spinsi via e feci per andarmene ma lui mi si mise davanti a me, chiuse la porta a chiave e riprese a provarci, io scazzata gli tirai uno schiaffo.
    Lui si irritò.
    <che cazzo fai Puttana?!>
    IN un attimo me lo trovai addosso più rabbioso che mai, non avevo mai visto una cosa simile, non voleva nemmeno più scopare per il piacere ma perchè voleva punirmi per la mancanza di rispetto, cercai di difendermi di svicolarmi dalle sue mani, mi prese di peso e mi sbattè sul divano mi alzai subito e corsi verso la porta, avevo paura una paura folle di quel uomo, di quella situazione, volevo andarmene via e non tornare mai più.
    Lui non mi lasciò avvicinare alla porta mi prese da dietro e mi buttò a terra, prima che potessi dire "be" mi stava già togliendo i leggins, cercavo di liberarmi, di alzarmi e andarmene ma non riuscivo lui mi teneva a terra con il suo peso, quando finalmente riuscì a alzare almeno la schiena da terra lui mi tirò un pugno in pieno zigomo destro, la botta fu terribile, non sentì subito il male mi rimbombò nella testa e caddi con la schiena a terra, persi per qualche istante coscienza, un istante che bastò a lui per strapparmi gli slip e tirare fuori in cazzo, rivenni quando con la sua verga mi perforò, il dolore fu lancinante, cercai di divincolarmi ma lui mi teneva stretta e stava con tutto il peso su di me, non potevo muovermi, piangevo come una bambina ma non mi ascoltava lui continuava forte e violento, stavo male, volevo andarmene di lì.
    Qualche istante ancora e venne, dentro, non me ne resi conto, vidi solo lui che si rialzò e tirò su la tuta.
    Mi alzai veloce e mi tirai su i leggins, avevo le mutande strappate che in parte penzolavano fuori dal tessuto stretto, presi la borsa e uscì di corsa.
    <puttana!>
    Questa fu l unica cosa che sentì.
    Prima si uscire in strada mi diedi una sistemata, allacciai il giubbotto e nascosi i brandelli degli slip sotto i pantaloni.
    Quando uscì dal cancello incrociai lo sguardo di una signora che portava fuori il cane, speravo mi capisse senza che le dicessi nulla, volevo un abbraccio un minimo di conforto.

    Salì in macchina. Mi faceva male lo zigomo che era diventato gonfio e sentivo bruciare tra le gambe, notai la macchia umida tra le gambe e scoppiai in lacrime.

    Tornai a casa, non c era nessuno, scrissi al mio ex ragazzo se poteva venire a sistemarmi la luce del bagno nel pomeriggio, lui rispose solo dopo qualche ora, ci accordammo per l orario.

    Quando si presentò a casa mia ero tentata di dirgli tutto, di scoppiare a piangere tra le sue braccia, ma era così freddo... evitai.. non mi disse nulla per tutto il tempo che rimase lì.

    Io piangevo,piangevo e basta, lui se ne andò... mi scrisse un'altro ragazzo un tenerone, da un po ci provava con me.. quando il mio ex uscì mi resi conto che non l avrei più rivisto, uscì di casa, presi la macchina e andai a piangere in un parcheggio...
    Preoccupato l 'altro ragazzo mi raggiunse e mi consolò..
    Smisi di rispondere ai messaggi e alle chiamate del mio ragazzo, ex ragazzo, e poi una volta ripresa andai ad allenarmi.

    Finiti gli allenamenti lessi i messaggi...
    <senti, scusa x tutti sti messaggi e chiamate... io tra poco esco e a breve non saprò più usare il telefono, mi spiace... quindi puoi anche non scrivermi o chiamarmi... buona serata, scusa ancora>
    Questo fu l'ultimo dei suoi messaggi, passai la sera a cercarlo, con il terrore che gli fosse capitato qualcosa.
    Dormì in macchina quella notte... la mattina dopo una mia amica mi venne a cercare preoccupata per me..

    Non lo sentii più. Avrei voluto raccontargli cosa mi era capitato, ma non riuscì, non riuscì a dirlo a nessuno... se non qui...
     
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0 replies since 8/1/2016, 09:02   5452 views
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