A Roma spariscono migliaia di multe fatte a vip e politici

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  1. wild Monkey
     
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    Un funzionario dei vigili urbani della Capitale avrebbe fatto sparire migliaia di verbali. Guarda caso, tutti destinati a politici e imprenditori.


    Nel capolavoro di Mario Monicelli “Il Marchese del Grillo” una battuta su tutte le altre è passata alla storia. La dice Onofrio del Grillo, interpretato da Alberto Sordi: “Me dispiace, ma io so io, e voi non siete un ca…”. Ebbene, quella frase raccontava i favori di cui poteva godere il nobiluomo: gli stessi di cui ancora oggi possono beneficiare molti “fortunati” cittadini. Anche a Roma, dove è in atto un'inchiesta sull'Ufficio contravvenzioni di Via Ostiense, dove centinaia di multe sono sparite nel nulla grazie – secondo la procura – al “servizievole” vigile Enrico Riccardi, per il quale nell'aprile scorso era stato chiesto l'arresto per falso ideologico mediante soppressione di atti pubblici. A provare la colpevolezza del funzionario sarebbero soprattutto le intercettazioni ambientali.

    Già, ma chi erano i beneficiari delle “casuali sparizioni” di multe? Numerosi personaggi pubblici, amministratori comunali e regionali, ma anche privati cittadini e diversi vip, come i fratelli imprenditori Bernabei, ai quali sono state annullate un migliaio di contravvenzioni. Intanto proseguono le indagini che riguardano Tiziana Diamanti e Angelo Vitali, arrestati alla fine di aprile: la prima è stata mandata ai domiciliari per aver collaborato con gli inquirenti, mentre il secondo ha spiegato che tutta la storia delle multe stracciate e dei ricorsi insabbiati sarebbe una sorta di malinteso: aveva raccomandato a Diamanti, sua sottoposta, di “buttare i faldoni da qualche parte”. E lei, prendendo quell'ordine alla lettera, li aveva distrutti.




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