In vacanza con la zia

racconti erotici incesto

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    Quanto state per leggere è accaduto realmente qualche anno fa…con qualche dettaglio in più.
    All’epoca dei fatti avevo appena compiuto 18 anni e come tutte le estati ero partito in vacanza con i miei genitori nel mese di agosto. Ogni anno fittavano una casa al mare e spesso i miei amici venivano a trovarmi per fare qualche giorno di mare. Proprio mentre stavo prendendo accordi per organizzare l’arrivo dei miei amici, mia madre mi dice che non era possibile e che dovevo aspettare perché mia zia, sua sorella non sposata, si sarebbe fermata per qualche giorno con noi. Mia zia è sempre stata al centro delle mie fantasie: era una bella donna (all’epoca dei fatti aveva sui 45 anni), castana, bassina, minuta con il seno piccolo ma un culo di marmo ed era da sempre molto affettuosa con me quindi la sua presenza mi faceva piacere. Il giorno del suo arrivo mia madre mi disse che io e lei avremmo dovuto dividere la camera da letto in quanto era dotata di tre letti singoli e nonostante la cosa non mi rendesse particolarmente entusiasta dovetti accettare la cosa. Mentre sistemavo i bagagli mia zia arrivò e mi diede un bacio sulla guancia
    - Ciao amore di zia, tutto bene? Sei contento che sono qui?
    - Si zia, cerca solo di non russare
    - Vabe tanto tu fai sempre tardi quindi al massimo mi svegli.
    Detto questo mi abbraccio palpandomi il sedere e io feci altrettanto, era sempre molto aperta a queste cose, spesso infatti mi toccava anche il pacco per sentire quanto “fossi cresciuto” ma sempre con un modo di fare scherzoso che non faceva trasparire malizia.
    Quando arrivammo in spiaggia sfoggiava un bikini che le calzava a pennello e mi chiese di spalmarle la crema sulla schiena. Visto che i miei genitori non erano ancora arrivati presi coraggio le spalmai la crema con vigore anche sul culo cosa che lei notò ma non disse nulla, quando poi capì che mi stavo concentrando solo su quell’area si girò e mi disse che andava a fare un bagno, io la seguì in acqua ma rimasi leggermente più lontano per tentare di mascherare la mia erezione grazie all’acqua più profonda. La sera poi andai a fare un giro in paese, i miei genitori uscirono con dei loro amici e mia zia con delle sue amiche lasciando a me il compito di tornare per primo per far uscire il cane a fare i bisogni. Proprio mentre tornai dalla passeggiata con il cane notai che mia zia era tornata a casa, feci il giro dal giardino e notai dalla finestra che si stava cambiando: per la prima volta la vidi quasi nuda, con il solo slip indosso e mi incantai ad osservare quelle bellissime tette con i capezzoli duri e scuri che venivano massaggiati con una crema doposole in maniera molto erotica. Rientrato a casa notai con rammarico che mia zia aveva già indossato la camicia da notte.
    - Ciao zia
    - Ciao tesoro, andata bene la serata
    - Mah, insomma ho incontrato una ragazza ma non mi ha filato di striscio, a te?
    - Tutto bene, una pizza con le amiche, sono tornata presto, tua madre?
    - Ha detto che andavano a prendere un gelato in paese e che si sarebbero trattenuti lì ancora un po’
    - Va bene io mi metto a letto

    Nel mentre andai in bagno anche io e mi infilai il pigiama e andai verso la camera da letto.
    - Hai sonno a zia?
    - Non molto veramente
    - Allora vieni qui che facciamo due chiacchiere
    Mi andai quindi a sedere vicino a lei che invece era sdraiata col cuscino dietro la testa, poggiò le sue gambe sulle mie e iniziammo a parlare del più e del meno. Dopo un po' mi disse di essere stanca e che voleva dormire
    - Dai un bacino alla zia prima di dormire
    Le diedi un bacio sulla guancia e lei ricambiò, e poi me ne diede un altro, e un altro ancora, io ricambiai e piano piano mi avvicinavo alle sue labbra fino a baciarla a stampo, lei anzicchè ritrarsi ricambiò il bacio con un altro e poi un altro ancora fino a quando non iniziammo a limonare, sentivo la sua lingua toccare la mia e ci baciavamo sempre con più foga. Ci stendemmo tutti e due sul letto mentre ci baciavamo e le mie mani accarezzavano le sue cosce sempre di più verso le sue mutande, a quel punto mi prese una mano e la portò verso il suo volto ma per tutta risposta le afferrai una spallina della camicia da notte e le scoprì un seno. Lei rimase un attimo inebetita ma continuò a baciarmi e mi lasciò toccarle il seno ed i capezzoli, piano piano scesi a baciarle il collo e poi a leccarle le tette e la sentìì emettere dei piccoli gemiti di piacere, nel mentre con le mani le toccavo la fica da sopra le mutande e questa volta mi lasciò fare e inzio con le sue mani a cercare il mio cazzo che era dritto. Iniziò a segarmi e riprendemmo a baciarci, nel mentre le infilai due dita nella figa e presi a sditalinarla fino a quando non la sentì mugolare di piacere ancora di più. Dopo un po' le sborrai sulla mano e nel mentre la sentivo ansimare per il ditalino. Dopo si fermò e lanciandomi un occhiata mi disse:
    - Ti sei divertito? Però non deve più succedere ok?
    Io ancora confuso le risposi di si e la vidi andare a lavarsi. Poco dopo tornarono i miei ed andammo a dormire ma ero ancora eccitato dalla cosa pensando a come potevo ripetere quella meravigliosa esperienza.

    Bentornati, qui è dove la situazione ci è sfuggita di mano e io e mia zia siamo diventati molto intimi…

    Dopo quell’episodio tra me e mia zia non ci sono stati più contatti di quel tipo per parecchio tempo fino a quando, una volta non andai a trovarla nel suo paese tornando dalla villeggiatura.
    Chiesi ai miei genitori di rimanere a dormire un paio di giorni a casa della zia e loro ne furono ben contenti perché dovevano partire per un viaggio di lavoro ed erano seccati dall’idea che sarei dovuto rimanere da solo a casa. Mia zia fu molto felice della cosa e mi preparò una stanza da letto accanto alla sua e a quella della prozia con cui viveva. La prima giornata passò tranquilla, io andai a fare un giro e tornai a casa nel tardo pomeriggio, avendo l’esigenza di fare pipì (faceva molto caldo e avevo bevuto una limonata) entrai di corsa in bagno ed è lì che ebbi una piacevole sorpresa: mia zia era lì che faceva la doccia nella vasca da bagno. Mi scusai ed aspettai fuori ma rimasi un po' ad osservare il suo corpo nudo, aveva un piccolo cespuglio nero fra le gambe e le sue tette erano stupende come sempre.
    - Se devi fare pipì entra pure io ho quasi finito
    Rientrai con un po’ di imbarazzo e notai che stava finendo di lavarsi, iniziai a fare pipì ma con difficoltà perché stavo avendo un’ erezione contestualmente, mia zia se ne accorse e indossò l’accappatoio per togliermi d’impiccio rimanendo anche lei, però a guardare il mio cazzo dritto.
    Lei uscì dal bagno e poco dopo la seguì anche io, notai la porta della camera da letto aperta e con la cura di non essere visto la guardai mentre si vestiva indossando mutande, reggiseno e un vestitino corto da casa.
    Tornai in cucina di corsa e presi una cosa da bere dal frigo, quando mi girai lei era dietro di me
    - La prossima volta bussa prima di entrare
    - Si scusa zia ma mi scappava
    - Non ti preoccupare a zia, però bussa ok?
    Poi si avvicinò e mi diede un bacio a stampo sulle labbra, io l’abbracciai e gliene diedi un altro ed in men che non si dica limonavamo di nuovo. La voglia era crescente per entrambi tant’è che le abbassai la camicia da notte lasciandola in intimo, lei mi lasciò fare e continuò a baciarmi nel mentre che mi accarezzava il cazzo. Le tolsi il reggiseno e cominciai a leccarle i capezzoli per poi infilarle una mano nelle mutande sentendo la figa bagnata. Lei mi tolse la maglietta e mi abbassò i pantaloni, uscendo il cazzo e prese a masturbarlo. Poi mi fece sedere sulla poltrona e iniziò a succhiarmi il cazzo con foga, pompando come una dannata nel mentre che le toccavo le tette
    - Zia, sto per venire
    Dissi e le schizzai la sborra in bocca, lei ingoiò e poi riprese a leccarmi il cazzo per bere ogni goccia. A quel punto eravamo tutti e due eccitatissimi, ci scambiammo di posto, le sfilai le mutande e iniziai a leccarle la figa ed il buco del culo mentre lei mi spingeva la testa in preda alla foga.
    - Si, leccamela a zia, leccamela
    Continuavo a leccarla e poi salivo ogni tanto a baciarla e ficcarle la lingua in bocca in preda alla passione
    - Zia, sono eccitato
    - Allora mettimelo dentro, ho visto come era duro nel bagno e volevo sentirlo nella fica
    Sentite quelle parole iniziai a scoparla alla missionaria, pompavo e lei gemeva come una cagna, la sua figa era bagnatissima e mi spingeva i fianchi per il piacere. Ci scambiammo di nuovo e ora lei era sopra di me, nel mentre le leccavo le tette e la sentivo urlare di piacere.
    - Zia sto per venire
    - Escilo che lo voglio succhiare di nuovo
    Mi misi in piedi e lei me lo riprese in bocca fino a quando non le sborrai sulle tette.
    Eravamo entrambi sfiniti ma soddisfatti.
    - Zia, mi sa che devo fare di nuovo pipì
    - Ok andiamo in bagno, che devo lavarmi di nuovo per colpa tua
    Entrammo insieme in bagno mano nella mano, lei entrò nella doccia e mi invitò ad entrare
    - Ma zia io devo fare pipì
    - Puoi farla nella vasca, non ti preoccupare
    Io capi la sua idea ed iniziai ad inondarla col mio piscio sulle tette e sulla faccia ancora sporche di sborra. Nel mentre il mio cazzo diventava di nuovo duro e glielo spinsi in bocca e riprendemmo il pompino di prima. Poi aprimmo la doccia e lei mi diede le spalle per sciacquarsi, alla vista di quel culo non capì più niente e inizai di nuovo a scoparla a pecorina. Lei riprese a gemere di piacere e nel mentre si toccava la fica.
    - Zia, che voglia di sfondarti il culo
    - Fai piano amore di zia, non l’ho mai fatto
    Dopo quelle parole mi attrezzai con un po' di sapone e glielo misi dentro il culo, la sentì sussultare per il dolore ma poi si lasciò andare al piacere e continuai a scoparle il culo per un po' fino a quando non la feci girare di nuovo e le sborrai in bocca. Questa volta bevve tutto e poi mi baciò a stampo dicendomi
    - Questa è davvero l’ultima volta ok?
    - Spero di no zia, ma se è quello che vuoi va bene
    Uscimmo dal bagno, riprendemmo i vestiti e andammo ognuno nella propria stanza. Non abbiamo più scopato dopo quella volta ma mia zia è ancora molto calorosa ogni volta che ci vediamo e non disdegna mai una palpata…o un ditalino.
     
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