Riassunto capitolo per capitolo dei Promessi Sposi

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    - Padre Cristoforo esce dal convento di Pescarenico per raggiungere la casa di Lucia
    - Manzoni traccia il profilo biografico e morale del frate:
    a) origini di fra Cristoforo
    b) narrazione/evento del duello che porta Ludovico ossia fra Cristoforo a farsi frate cappuccino
    c) narrazione/evento delle ragioni del duello
    d) meditazioni di fra Cristoforo sul suo gesto
    e) le scuse di fra Cristoforo al fratello dell'ucciso



    Riassunto quarto capitolo Promessi sposi

    La mattina seguente, piuttosto presto, padre Cristoforo esce dal convento di Pescarenico per raggiungere la casa di Lucia: attraversando la serena campagna, che ha i toni e i colori limpidi e dolci del mattino, il padre osserva con dolore i segni dell'incipiente carestia. A questo punto il Manzoni avverte il bisogno di interrompere la trama narrativa dei due promessi per dare un profilo biografico e morale del frate. Era figlio di un grosso mercante che, dopo aver faticato, s'era conquistata una grossa fortuna: lo turbava la sua origine modesta di popolano: voleva essere accettato dai nobili ed essere eguale a loro. La parola "mercante" in sua presenza era motivo di turbamento. Aveva un solo figlio, Ludovico, cui volle impartire l'educazione che era degli aristocratici. Ludovico era cresciuto fra l'opulenza, la servitù, con gli agi propri dei nobili. Dai quali, nonostante i tentativi di essere accettato, era stato sempre snobbato e lasciato da parte. Aveva però indole buona che lo portava a proteggere i poveri, e a respingere gli atti di ingiustizia e di sopraffazione. Tanto che a volte, disgustato della società, aveva meditato di farsi frate. Viveva però in una grande contraddizione: voleva essere dei nobili, ma intanto ne respingeva la mentalità e i pregiudizi. Voleva un mondo regolato da giustizia e non s'avvedeva che la vita dell'aristocrazia, cui voleva partecipare, era quella della sopraffazione. Voleva essere uomo di pace ma andava armato come i signorotti e si circondava di un corpo di guardia armata. Il fatto che diede una svolta a tutta la sua vita fu il duello che dovette sostenere in pubblica strada, lui e i suoi servi, tra cui uno che gli era molto caro e si chiamava Cristoforo, contro un signorotto prepotente ed aggressivo, circondato anche questo da alcuni bravi. Lo scontro ebbe ragion futili: il prepotente voleva che Ludovico gli cedesse il passo lungo il muro: come nobile presumeva di averne diritto. Ma questo privilegio non gli venne riconosciuto da Ludovico che nel duello, quando vide cadere il suo Cristoforo, persa la luce della ragione, infilzò l'avversario tra l'approvazione della gente che col vinto per le sue maniere brutali ce l'aveva. Come fuor di sé, Ludovico viene spinto nel vicino convento dei cappuccini: come ogni convento anche questo gode del diritto d'asilo, che concede l'immunità a tutti coloro che vi si rifugiano: non possono però uscirne. Ma in convento Ludovico medita su di sé, sui grandi temi del destino dell'uomo si converte e si fa frate. Da allora fu frate e dentro sempre lo accompagnò il desiderio di giustizia con la energica opposizione ai soprusi. Prima di iniziare la nuova vita, volle chiedere perdono al fratello dell'ucciso: lo ottenne ma la cerimonia che doveva essere di umiliazione, si risolse in un trionfo per lui.

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    Riassunto capitolo IV promessi sposi: Entra in scena padre Cristoforo, mentre si sta dirigendo verso casa di Lucia. Non molto alto, sulla sessantina, porta una lunga barba bianca e il tipico taglio dei capelli del frate. Il suo vero nome di battesimo è Ludovico. Figlio di un mercante, vive sempre circondato dalla ricchezza, ma nonostante ciò la felicità non fu mai la benvenuta in casa sua: suo padre infatti si vergognava del suo passato da mercante a tal punto di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a preservarsi da possibili prese in giro. Morto il padre Ludovico si ritrova giovane e ricco, ma nonostante tutto riesce a rendersi ben presto conto che non è facile occupare una buona posizione sociale senza combattere e allora opta per dedicarsi alla difesa dei deboli, cosa inoltre ritenuta più giusta. Si può dire in un certo senso che egli si accolla le parti di un vendicatore di torti. Un giorno però, dopo un diverbio con un prepotente signore del luogo passa al duello e, benché non voglia, finisce costretto ad uccidere il prepotente. Purtroppo nel duello muore, per essersi messo in sua difesa, anche un suo servo, a lui affezionato. Accaduto ciò Ludovico decide di farsi frate e decide di cambiare il suo nome in Cristoforo, in onore del suo valoroso servitore. Prima però dà in omaggio tutti i suoi averi e chiede, ottenendolo, il perdono alla famiglia dell’ucciso.
    Come emergerà poi fra Cristoforo è un uomo modesto e saggio, posato e generoso, sempre disposto ad aiutare il prossimo e se una poverella come Lucia avesse implorato il suo aiuto egli non poteva fare altro che offrirglielo .

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    Il IV capitolo dei Promessi Sposi presenta alcuni aspetti del Manzoni che si allontanano dalla visione degli altri scrittori romantici .
    L’eroe romantico si trova al di sopra del bene e del male , mentre l’eroe manzoniano , rappresentato da Fra Cristoforo , è colui che è umile , si impegna per gli altri e rinuncia al proprio orgoglio .
    La natura , infine , nelle opere romantiche riflette lo stato d’animo del protagonista , mentre la natura nel Manzoni si trova in un mondo a parte dovuto al fatto che è una creazione di Dio , quindi inviolabile da qualsiasi uomo .

     
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38 replies since 10/5/2007, 21:16   418001 views
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