L'ALTRA SECOND LIFE

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    SESSO E PEDOFILIA, L'ALTRA SECOND LIFE
    Un altro mondo si sta costruendo sul web. E non è migliore del primo


    Viaggio nel lato oscuro del mondo virtuale diventato per 5 milioni di persone una «seconda vita». Tra animazioni sessuali e video veri di bambine nude e stupri

    di Silvia Bonacini

    Amsterdam, red light district è un intricato labirinto di strette viuzze intriso di prostituzione virtuale dove, per pochi linden$, si trovano sensuali «avatar» femminili, vestiti in latex, che offrono i più svariati servizi di animazione sessuale on-line via skype o cam e non solo: la proprietà della sim è di Dreamland ACS, ovvero della celeberrima Anshe Chung, la reale milionaria di Francoforte, classe 1978, Ailin Graef, recentemente colpita da peni volanti durante un attacco del gruppo di hackers Room 101, laddove la gestione dei diritti della land è in mano a un gruppo di tre proprietari, fra cui Valeria Baxter e Jebee Reinsch, che dallo scorso dicembre hanno prodotto un traffico di 22.093 accessi.

    Teletrasportandosi nella piazza centrale si entra istantaneamente nell'erotica atmosfera che pervade la zona, nella quale, proprio a fronte del canale principale, è posto un sexy shop in rosa dove per 30 linden$ si possono acquistare le foto di Valeria, una ragazzina ritratta in pose ammiccanti, corredata da indicazioni di siti internet dai quali si giunge agli infinti link amici, che offrono una classifica di link pedopornografici, ripresi in maniera esplicita dentro all'attigua Erotic Art Gallery, siti spia del nuovo spazio di aggregazione virtuale, peraltro non regolamentato, dei pedofili.

    Volando oltre il canale, oltrepassando il susseguirsi ininterrotto delle luci di casinò, bordelli e peep-show, sorvolando il chiacchierio delle chat pubbliche, si giunge al Rex Theater nel quale, per 100 linden$, si ha a disposizione uno schermo 8x6 che proietta un video reale inerente lo stupro di una ragazza di colore: gli stupri sono, infatti, una delle animazioni erotiche più acquistate dai frequentatori delle land di role-playing più estremo che, al costo di pochi centesimi di euro, possono comprare script virtuali o pose-ball dotando così i loro avatar alternativamente di «atteggiamenti animati» che riproducono sevizie, maltrattamenti, violenze e innumerevoli atti sessuali, oltre a tumefazioni e sangue applicabili sul corpo, e vari oggetti per pratiche sadomaso e bondage.

    Nel mondo virtuale di Second Life, ormai frequentato da cinque milioni di «residenti», è inoltre possibile proiettare il proprio alter-ego in un mondo dove esistono «skin» o forme corporee che passano da bambino ad adulto, a un costo medio che oscilla fra i 20 centesimi all'euro, avendo la possibilità di entrare in zone ad accesso «free», come il Sex College (Palm Vegas Region 150,91,22) di Azno Simon, proprietario della sim, sempre presente e accanito membro della scuola, o la Girls school club house (Yongchom 122,50,23) del Lolita Empire Inc, finalizzate all'istruzione sessuale più estrema delle ragazzine; la Hard Halley School-girls gone Bad Detention Home (Ninamo, 153,122,501) di Ananisa Fitzcarraldo, una sim di role-playing dove sorge una sorta di scuola-carcere erotica, dedicata alla rieducazione delle «cattive ragazze». Lì, «master» maschili o femminili, attraverso script e pose-ball che li animano, possono giocare a seviziare, sodomizzare e stuprare avatar che appaiono come minorenni, anch'essi partecipanti al gioco di ruolo e animati da maggiorenni consenzienti (i giocatori minorenni non sono ammessi) che hanno accettato le regole di gioco del luogo (come in tutte le sim di ruolo, infatti, all'arrivo il visitatore riceve una nota descrittiva dei contenuti della sim, accompagnata dalle regole e dai divieti che devono essere rispettati); la Venom sex academy di Tmos Newall con gestione di Juju Newall, del gruppo web welivetogether.com, che si rifà agli stessi principi di role-playing applicati soprattutto dal vivo sul loro sito.

    Teletrasportandosi al Ministry of Sound (Glee 113, 178, 35), marchio dello storico locale di musica elettronica di Londra, e proprietà virtuale di Hooker Caldwell dal 2006, gestito da Belinda Spittler, si apre un mondo di scintillanti luci stroboscopiche dove l'arredamento trendy è congiunto a una tappezzeria fatta di foto porno. Nel privè, a sinistra dell'entrata principale, pagando 5 linden$ ci si addentra in uno spazio ricoperto di foto pedopornografiche. Passando al piano interrato, si possono incontrare Lolaa Ling, Juliett Thilt e molte altre baby-escort che propongono servizi sessuali a 500 linden$ ogni 15 minuti, o Wilton Woodget, un pedofilo virtuale che si lamenta della mancanza di servizi via cam e della poca variazione delle prestazioni sessuali offerte: così, veniamo proiettati in questo cyberspazio del new-porno, uno spazio sintetico che applica il più depravato immaginario erotico costruendo palcoscenici sessuali costituiti di prigioni di pixel rosa shocking, dove figurano i più fantasiosi macchinari sado-maso, e in cui le immagini delle pratiche bondage più eccessive spesso coinvolgono avatar dall'aspetto di minorenni.

    Esistono, inoltre, una serie di gruppi a pagamento, e ad accesso esclusivo, che offrono role-playing più estremi, assieme a una varietà di «escort virtuali», con differenti gamme di prezzo e servizi a seconda che questi si effettuino via skype o cam, fra le quali figurano alter-ego di «escort bambine» contattate e pagate tramite carta di credito on line, che hanno così la ben concreta possibilità di riconvertire i linden$ nella moneta del proprio paese di provenienza, sotto un cambio privo di tassazione, peraltro rinforzando il modello d'economia capitalistica che in parte fa della mercificazione virtuale a scopi sessuali l'asse portante per la crescita della moneta interna, il Linden$, appunto (1$= 263 L$).

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    C'è da combattere anche nel secondo mondo

    Franco Carlini

    C'è del brutto in Second Life, il mondo virtuale di questi tempi così popolare su tutti i media. Mondo delle fantasie, dove ognuno può avere altro aspetto, genere, personalità, età, casa, mestiere; l'avatar di chi scrive, per esempio, si ispira a Peter Pan, nell'ovvio desiderio dell'eterno candore. Il gioco delle personalità multiple non è nuovo: esiste anche nella vita reale, c'è da sempre nell'internet, per esempio nei forum e nei gruppi di discussione, eventualmente grazie all'anonimato. Lo si vede nei giochi on line tra molti utenti ed è esaltato, con qualche arricchimento visuale in più, in Second Life. Per alcuni si tratta di fuga dalla realtà, per altri di una facile estensione, innocua e tutto sommato divertente, della vita di sempre, che magari è noiosa e costretta. Per alcuni è diventata un'ossessione, che genera dipendenza psicologica e molte ore davanti e dentro lo schermo.

    Il grande successo di questo metaverso ha attratto il business. Aziende rispettabili come la Ibm, l'agenzia Reuters o L'espresso hanno aperto uffici e palazzi sperando di acquisire così un alone di modernità e di frontiera tecnologica. E poi ci sono gli affari interni a questo mondo, dove programmatori, costruttori edili virtuali, negozi di abbigliamento eccetera, offrono i loro servizi agli abitanti di SL. Tra tutti gli affari, come noto, uno dei più redditizi è quello del porno e, assai peggio, della pedofilia. Nessuna meraviglia, dunque e purtroppo, che intere Sim (isole di SL) siano dedicate a tali attività. Sesso virtuale a pagamento, escort e in pratica prostitute, e anche se non c'è nessun rapporto canale, ma soltanto la visualizzazione di un frustrante accoppiamento tra due figurine di bit, sempre di dollari si tratta, sia pure Linden dollar, la moneta corrente nella seconda vita

    Alcuni posti sono decisamente orribili e può persino succedere che l'avatar-pupazzetto che vi rappresenta sia quasi imprigionato in sale di tortura o di riti estremi. La pedofilia, di cui si può leggere in queste pagine, usa per ora SL come un altro canale di marketing e autopromozione; in luoghi abbastanza riservati, ma nemmeno troppo, si espongono immagini - non le più scabrose, ma certamente assai allusive - e soprattutto vengono proposti i link ai veri siti dedicati al tema.

    Girando per il mondo, chiacchierano con gli amici, si percepisce un fastidio crescente e una disapprovazione diffusa per tali attività. Gli ispettori di Linden lab, la società che gestisce il sito, ogni tanto li si incontra: cliccano su ogni link che trovano, scattano foto, ma fino a ieri non erano intervenuti e farebbero bene a farlo, presto se possibile. Come nel mondo vero, spesso altrettanto brutto, di fronte a fenomeni del genere ci sono solo due possibilità: un intervento dello stato-autorità o un'azione dal basso della comunità. Nei mesi scorsi, per esempio, venne organizzata una manifestazione contro il padiglione elettoral-razzista del partito di Le Pen. Forse sarà il caso che gli avatar migliori comincino ad autogestire il proprio mondo.
    Fonte: http://www.ilmanifesto.it/
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  2. esecutore
     
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    silvia bonacini e il carlini(sputtanatissimo in ogni dove, da settimane)son due falsari, questo aticolo, pieno di inesattezze e falsità, è stato ampiamente demolito su www.secondlifeitalia.forum.tra l'altro non è un articolo originale scritto per il manifesto.è già apparso,all'incirca uguale, su altri giornali, e per la prima volta su un blog da cui questa "gioralista" ha ampiamente copiato.

    premesso che il qui presente e tanta altra gente su secondlife sta costruendo un business vero e proprio:

    secondlife permette di creare qualsiasi cosa, si tratta di un motore grafico con script propietari OPEN SOURCE.
    purtroppo,una minoranza di stronzi c'è ovunque.
    basta boicottarli, come la comunità internazionale già fa.

    curioso come nella maggior parte dei casi, a monte di tali aberrazioni, ci sia sempre un gruppetto di olandesi e tedeschi....
    la polizia tedesca sta svolgendo indagini accurate,pre che queste carogne usino sl per trovare clienti di materiale pedopornografico rl(rl sta per real life nel gergo dei secondlifers).
    una delle mie migliori amiche, in sl, è una donna tedesca sposata e con figli, che guarda caso è una poliziotta.viene in vacanza al lago , in italia, da anni, eparla un discreto italiano.

    mi ha raccontato cose indicibili.
    di buono c'e' che la maggioranza della gente, quando si imbatte in situazioni simili(spesso andanosele a cercare, equipaggiata con script "nocivi", per eliminare quel certo tipo di persone,bannarle, demolire le loro sim) segnala sempe nomi e quant'altro.

    un articolo come questo farebbe passare la gente di second life come depravata.
    non è assolutamente così.
    ci sono tanti utenti,ognuno è un piccolo mondo a se stante.
    non è il coacervo delle umane nefandezze come si vorrebbe far credere.

    non è assolutamente vero che esistono sim e isole dedicate alla pedofilia.
    ci sono una decina di piccoli posti, nascosti e difficili da trovare(ora per fortuna si conoscono),dove da settimane non accade niente, visto che sono costantemente picchettati dagli utenti per bene.
    armati di tutto punto.

    se questi son giornalisti...
     
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1 replies since 12/5/2007, 14:00   187 views
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