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uno.
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Oh Mosa errante! oh tepidi
lavacri d'Aquisgrano!
Ove, deposta l'orrida
maglia, il guerrier sovrano,
scendea del campo a tergere
il nobile sudor!
Oh Musa dal corpo sinuoso!oh tiepide acque termali di Aquisgrana dove il guerriero sovrano tolta l'armatura che incuteva terrore scendeva dal campo di battaglia a lavarsi dal nobile sudore
Come rugiada al cespite
dell'erba inaridita,
fresca negli arsi calami
fa rifluir la vita,
che verdi ancor risorgono
nel temperato albor;
come rugiada sul cespuglio di erba inaridita (secca), fresca sugli steli bruciati dalla siccita' ma ancora verdi riprendono vita e rinascono nel mite chiarore dell'alba
tale al pensier, cui l'empia,
virtù d'amor fatica
discende il refrigerio
d'una parola amica,
e il cor diverte ai placidi
gaudii d'un altro amor.
altrettanto fresco al pensiero che la profana forza dell'amore (per Carlo) tormenta (affanna) discende il refrigerio di una parola amica e il cuore si rivolge alle pacate gioie di un altro amore (quello di Dio)
Ma come il sol che reduce
l'erta infocata ascende,
e con la vampa assidua
l'immobil aura incende
risorti appena i gracili
steli riarde al suol;
ma come il sole che, tornando a brillare, ripercorre l'arco a scendente del suo cammino infuocato, e col suo calore ininterrotto accende l'aria ferma(senza un alito di vento) e brucia nuovamente gli appena rinati e deboli steli
ratto così dal tenue
obblio torna immortale
l'amor sopito, e l'anima
impaurita assale,
e le sviate immagini
richiama al noto duol.
cosi' rapidamente l'amore sopito torna immortale dalla debole dimenticanza , e assale l'anima impaurita, e le immagini distolte (dal pensiero all'amore di Dio) richiama al noto(conosciuto) dolore..