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uno.
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Sgombra, o gentil, dall'ansia
mente i terrestri ardori;
leva all'Eterno un candido
pensier d'offerta, e muori:
nel suol che dee la tenera
tua spoglia ricoprir,
(parla il Manzoni riprende i vv.13-16 dell'inizio) libera la mente tormentata dalle passioni terrene, rivolgi a Dio un pensiero puro di te stessa,dei tuoi tormenti, e muori; nel suolo che deve ricoprire la tua tenera spoglia
altre infelici dormono,
che il duol consunse; orbate
spose dal brando, e vergini
indarno fidanzate;
madri, che i nati videro
trafitti impallidir
altre infelici dormono, che il dolore consumo'; mogli private dei mariti(vedove) uccisi con la spada(=brando), e vergini (indarno? boh,termine latino) fidanzate; madri che videro impallidire(per la morte) i nati trafitti
Te dalla rea progenie
degli oppressor discesa,
cui fu prodezza il numero
cui fu ragion l'offesa,
e dritto il sangue, e gloria
il non aver pietà,
Tu (riferito a Ermengarda) discendi dalla stirpe colpevole degli oppressori, per i quali il numero fu ragione di vanto, per i quali la violenza fu l'unico modo di darsi ragione e per i quali fu considerato un diritto il versare sangue, e una gloria il non aver pieta'
te collocò la provida sventura
in fra gli oppressi:
muori compianta e placida;
scendi a dormir con essi:
alle incolpate ceneri
nessuno insulterà.
La sventura provvidenziale colloco' Te (riferito a Ermengarda) dalla parte degli oppressi: muori compianta e tranquilla(in pace); scendi a dormire(inteso come morire) con loro; nessuno insultera' le tue ceneri senza colpa
Muori; e la faccia esanime
si ricomponga in pace;
com'era allor che improvida
d'un avvenir fallace,
lievi pensier virginei
solo pingea. Così...
muori; e il tuo volto senza vita si metta in pace; com'era allora quando ignara di un destino fallace(sfortunato) esprimeva solo pensieri puri. cosi'
dalle squarciate nuvole
si svolge il sol cadente
e dietro il monte imporpora
il trepido occidente:
al pio colono augurio
di più sereno dì.
...cosi' il sole al tramonto viene liberandosi dalle nuvole squarciate e dietro il monte imporpora l'occidente tremolante(di luce); al fiducioso augurio di un giorno piu' sereno.