Compiti estivi, istruzioni per l'uso: come e quando farli senza rovinare la vacanza

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    Compiti estivi, istruzioni per l'uso: come e quando farli senza rovinare la vacanza
    Durante la lunga estate è difficile rimettersi sui libri. I consigli della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris per affrontare questo periodo senza ansia

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    SIAMO già a luglio e le prime giornate di vacanze dalla scuola sono già alle spalle. Per chi non avesse già incominciato è arrivato il momento di pensare ai compiti scolastici. L'importante è che riaprire libri e quaderni non diventi un incubo per genitori e bambini. Un peso in un momento di relax per tutta la famiglia che per qualcuno andrebbe anche eliminato. Ma visto che sul diario sono segnati esercizi e letture, vale la pena mettersi al lavoro.
    "E' giusto assegnare dei compiti ai ragazzi durante l'estate - spiega Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta esperta in temi di educazione e scuola - . Il periodo di chiusura della scuola è molto lungo e si rischia di dimenticare molte cose. Può essere necessario ripassare le tabelline o alcune nozioni di geografia, di lingua straniera, di musica... perché alcune nozioni si dimenticano facilmente.  Le giornate sono lunghe e ci sono dei momenti, nel pomeriggio o verso sera, ma c'è anche chi preferisce al mattino prima di andare in spiaggia, in cui ci si può concentrare nella lettura o in qualche esercizio. Si possono creare degli spazi temporali adeguati, fra l'altro non dispiacciono ai bambini".
    Quando fare i compiti. Ma quando fare i compiti? C'è chi "si toglie il pensiero" subito quando la scuola ha appena chiuso i battenti. E corre per finirli rapidamente. Chi invece pensa che sia necessario un periodo di riposo prima. Anche perché, come ribadiscono i pediatri, le vacanze estive sono un periodo importante per la salute dei più piccoli, necessarie al bambino per ricaricare il corpo e la mente. "Farli tutti subito tutti insieme non conviene - aggiunge l'esperta - , altrimenti passerebbe troppo tempo prima della riapertura della scuola. Il ragazzo rischia di dimenticarsi tutto. Meglio fare qualche cosa di tanto in tanto, dopo essersi riposati e poi intensificare un pò due o tre settimane prima della ripresa, magari facendosi seguire da un familiare o chi per lui disponibile ma non assillante".
    Leggere. L'estate è anche il momento per dedicarsi alla lettura di libri, un'attività che alcuni trascurano durante i mesi scolastici. A volte però i ragazzini  sono pigri e non è facile stimolarli. "Bisogna leggere insieme ai figli o nipoti - aggiunge Oliverio Ferraris - . Basta trovare un libro interessante scegliendolo magari insieme in libreria. Ci sono titoli che appassionano i più piccoli, soprattutto quelli con storie avventurose. Esistono bambini di 8-9 anni che leggono molto. Anche un fumetto può insegnare ad amare la lettura".
    Attenti al cellulare. Che fare però se la tendenza del bambino è giocherellare con il cellulare, con il pc o l'i-Pad? Un'attività che lo distoglie dai compiti, ma anche dalla lettura. "Servono regole precise. Bisogna limitare il tempo che i bambini passano al telefono o al computer, anche perché si possono sviluppare delle vere e proprie dipendenze. Ai ragazzi serve un'attività di approfondimento che insegna loro a concentrarsi come, ad esempio, fare un tema o risolvere un problema di matematica. Libri di scienza e di storia possono appassionare i più grandi", spiega Oliverio Ferraris.
    Giochi da tavolo. Che dire poi dei giochi da tavolo? "In genere stimolano e divertono sopratutto se giocati con i propri coetanei - spiega Oliverio Ferraris - . Esistono anche videogiochi fatti bene, che richiedono concentrazione e ragionamento e al tempo stesso sono istruttivi e divertenti. Bisogna valutare caso per caso in rapporto anche alla personalità, ai gusti e all'età del ragazzo. Senza assillarli, i genitori, ma anche i nonni, possono aiutare figli e nipoti a superare, con dei compiti appropriati, i propri punti deboli".
    Tempo libero. Via libera a gite in città d'arte o storiche per i ragazzi più grandi, in grado di apprezzarle e ad attività all'aria aperta secondo le inclinazioni di ognuno. "Muoversi in spazi e luoghi diversi in curiosisce e rilassa. La vacanza aiuta a staccare dal quotidiano e a scoprire dimensioni diverse del vivere".
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