La prima erezione

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    Veneravo quella donna dal giorno della mia nascita. La veneravo come si può venerare una Madonna. La adoravo per le cure e l'amore che sapeva darmi. Lei riusciva a capire prima di chiunque altro di cosa avessi bisogno.
    Adoravo quella donna perchè mi aveva fatto il dono più grande che un essere umano può fare a un altro essere umano,la vita. Si, la donna di cui parlo è mia madre, colei che mi ha dato alla luce ventiquattro anni fa. Colei che mi è sempre stata accanto insegnandomi a mangiare, parlare, camminare, scrivere e non solo.....
    Il rapporto tra me e mia madre iniziò a cambiare un pomeriggio in cui, come peraltro spesso accadeva, eravamo soli in casa. Lei, 36enne donna piacente e formosa, bionda, capelli a caschetto, occhi verdi, seno prosperoso,sedere grande ma ancora sodo, gambe snelle e ben tornite, piedini piccoli e deliziosi. Io, non ancora undicenne, magrolino, timidissimo, capelli e occhi castani,ancora a digiuno di qualsiasi tipo di esperienza in campo sessuale. A dire il vero non avevo ancora mai neppure provato la sensazione di una vera e propria erezione. Insomma, ero ancora un bimbetto alle prese con macchinine e soldatini. Mia madre adorava accudirmi, farmi da mangiare,lasciarmi e prendermi a scuola, rifare il mio letto, lavarmi i vestiti, sciacquarmi la schiena quando mi facevo la doccia.
    Mio padre, 40enne avvocato in carriera, era spessissimo fuori per motivi di lavoro anche se qualcuno in famiglia e non solo sospettava che si scopasse la segretaria poco più che ventenne.
    Ma torniamo a quel fatidico pomeriggio...
    mi ero appisolato sul divano del soggiorno finchè non mi risvegliai sotto un plaid con cui mia madre mi aveva coperto amorevolmente, mi alzai ancora assonnato, camminando nel buio della casa e, non trovando nessuno nè in cucina, nè in salone, mi diressi verso la zona notte, passai davanti al bagno e poi davanti alla stanza matrimoniale. La porta era aperta, la luce accesa e, guardando dentro, vidi uno spettacolo impossibile da dimenticare: mia madre era seduta ai piedi del letto in reggiseno e splip neri, con i piedi sul bordo del letto intenta a infilarsi un paio di collant neri quaranta denari. rimasi imbambolato per qualche secondo a guardarla. Per la prima volta notai quanto fose bella, quanto fosse sexy... per la prima volta la vidi come una donna e non più solo come mia madre. La vidi come una donna desiderabile,da sogno e,rifletendo su quanto fosse folle pensare quelle cose di mia madre,sentì crescere negli slip il mio pisellino da bambino in modo esponenziale. Finalmente mia madre si accorse della mia presenza e,guardandomi negli occhi mi regalò un sorriso abbagliante,si alzò così com'era e,senza scarpe, con reggiseno, slip e collant mi Adv abbracciò e, stampandomi un caldo bacio sulla guancia, mi chiese di pazientare un attimo per avere la mia tazza di caffè e di darle il tempo di mettersi qualcosa addosso data la rigida temperatura di quel giorno. Io aconsentì con un cenno del capo. Il suo abbraccio, il contatto del suo corpo seminudo con il mio avevano fatto precipitare la situazione.La salivazione era azzerata,le mani sudavano freddo e il mio pene era al limite tanto da far prendere agli slip la forma di una tenda canadese; doveva sicuramente trattarsi di quella che i miei amici più grandi chiamavano EREZIONE!! Ma...ma era normale avere un'erezione per MIA madre?? beh, in fondo era una donna meravigliosa,ancora giovane e molto piacente ma era sempre mia madre. lei aveva intanto indossato una vestaglia di cotone viola chiusa con una cintura intorno alla vita e, presomi per mano, stavamo dirigendoci insieme in cucina. Io mi fermai al tavolo dove mi sedetti, lei andò ai fornelli versando il caffè nella tazzina. Durante quell'operazione mi dava le spalle e il mio sguardo non si distolse un attimo da quel culo a mandolino la cui vista rese, se possibile, ancor più potente e dolorosa la mia erezione fortunatamente camufatta dagli abiti larghi e invernali che indossavo. Mi porse la tazzina e trangugiai tutto il caffè in un solo sorso, senza mai staccarle gli occhi di dosso ma non prestando alcuna attenzione a ciò che mi diceva. La mamma mi richiamò e scherzando mi chiese se dormissi ancora, mi scompigliò i capelli con la sua mano destra e, baciandomi sulla fronte, andò a finire di prepararsi.
    Ero solo, al tavolo della cucina, con un'erezione folle nelle mutande,la mia prima erezione e per mia madre perdipiù!!
    Cosa fare adesso? Come uscire da quella situazione? Come trovare sollievo? Stetti a riflettere qualche minuto finchè sulla soglia della cucina non si palesò nuovamente mia madre. Era pronta. Era uno SCHIANTO!! Pullover nero con scollatura a V sul generoso decollette,gonna bianca sopra il ginocchio con spacco laterale sulla coscia e scarpe nere, chiuse con un tacco vertiginoso e laccetto alla caviglia. Mentre mi comunicava che stava per uscire con la sua amica Marta io continuavo a squadrarla dalla testa ai piedi.Lei,vedendomi in stato catatonico,mi si avvicinò e,prendendomi il viso tra le sue mani ingioiellate,mi stampò il suo rossetto rosso fuoco sulle guance raccomandandomi di fare il bravo. Fare il bravo...non era quello che avrei voluto fare in quel momento, non era quello che avrei sognato mi dicesse in quel momento...il bravo ragazzo, peggio ancora..il bravo bimbo!! Probabilmente non sarei mai stato un bravo ragazzo, sicuramente non ero più un bravo bambino se,mentre mia madre usciva di casa con la sua camminata da modella la mia mente e la mia fantasia correvano, volavano e immaginavano quella donna a gambe larghe sul tavolo della cucina mentre io la penetravo baciandola dolcemente... nella realtà lei uscì lasciandomi com la mia prima e inappagata erezione...



     
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