Comsubin La Spezia Esercitazione

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    Incursori oggi

    L'Incursore è colui che singolarmente o in piccoli gruppi porta offesa al nemico in modo non convenzionale, cercando di produrre il maggior danno con il minimo sforzo.

    Se le azioni dei loro predecessori sono state rivolte quasi esclusivamente contro il naviglio nemico alla fonda in vari porti del Mediterraneo, oggi gli Incursori della Marina Militare Italiana sono addestrati ed equipaggiati per affrontare missioni di diverso tipo, contro obiettivi sia navali che terrestri, sempre però di interesse marittimo. In alcune occasioni, come nelle recenti missioni umanitarie in Somalia e Ruanda, i baschi verdi del Comsubin hanno compiuto azioni di ricognizione, scorta e recupero di personale civile in ambienti di tipo prettamente terrestre, per le quali erano richiesti la professionalità e l'addestramento di militari di carriera dal profilo particolare.


    COMSUBIN è l'acronimo di Comando Subacquei ed Incursori, di stanza nel comprensorio del Varignano, in località Le Grazie nei pressi di La Spezia. Retto da un Ammiraglio, questo Comando dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Marina. Dall'Ammiraglio Comandante, affiancato da un ristretto Stato Maggiore, dipendono il Gruppo Operativo Incursori (G.O.I. che comprende il Gruppo Incursori G.I.), il Gruppo Operativo Subacqueo (G.O.S.), il Gruppo Scuole (responsabile della formazione di base sia del personale Incursore che Subacqueo), il Gruppo Navale Speciale (dal quale dipendono nave Anteo, nave Proteo e due motoscafi appoggio subacquei Pedretti e Marino) e l'Uffficio Ricerche e Studi (responsabile della messa a punto del materiale speciale di entrambe le specialità).

    Il Gruppo Incursori è una specialità della Marina Militare Italiana che, al pari di altre specialità quali il Raggruppamento Anfibio, l'Aviazione di Marina e i Gruppi Sommergibili, concorre con lo strumento navale all'assolvimento dei compiti delle Forze Armate.

    Il Gruppo Incursori rappresenta uno dei Reparti di Forze Speciali più conosciuti ed apprezzati dagli "addetti ai lavori" di tutto il mondo. In campo nazionale è il depositario delle esperienze e delle capacità nel campo delle operazioni di incursione navale e in quanto tale gestisce direttamente il personale, i mezzi e gli armamenti assegnati.

    I compiti di istituto assegnati al Gruppo Incursori dallo Stato Maggiore sono:

    Attacchi ad Unità Navali e mercantili in porto o alla fonda con l'impiego di diversi sistemi d'arma a contatto e stand/off;
    Attacchi ad installazioni portuali e/o costiere ed infrastrutture civili e militari entro la fascia di 40 Km dalla costa;
    Operazioni di controterrorismo navale soprattutto orientate alla liberazioni di ostaggi, Unità passeggeri o mercantili ed installazioni marittime;
    Infiltrazione e permanenza in territorio ostile per missioni di tipo informativo e/o di supporto al fuoco navale.

    Per poter assolvere questa vasta tipologia di compiti, gli Incursori, oltre ad una spiccata e specifica preparazione come uomini rana e conduttori di mezzi insidiosi, in relazione alle possibili linee di avvicinamento agli obiettivi, devono essere anche abili paracadutisti e provetti rocciatori, oltre ad avere una elevata capacità a permanere ed operare per un certo periodo in territorio avversario. Di qui discendono le peculiari capacità individuali degli operatori che devono essere in grado di fornire le seguenti prestazioni.

    nuoto operativo in superficie e in immersione;
    condotta di mezzi navali;
    assalto a Unità Navali in porto, alla fonda e in movimento;
    rilascio da elicotteri con varie tecniche;
    movimento a terra occulto notturno e diurno e superamento di pareti rocciose;
    fuoriuscita in immersione da sottomarino;
    aviolancio con paracadute ad apertura automatica e comandata;
    impiego delle armi, degli esplosivi e delle cariche speciali;
    capacità di permanenza occulta su territorio avversario;
    condotta di autoveicoli di vari tipi e prestazioni.

    Il Reparto è costituito da ufficiali e Sottufficiali, volontari nel settore specifico, con una età media di 29 anni. La totale autonomia logistica ed operativa e la capacità di rapido approntamento anche in tempo di pace, rendono questo Reparto particolarmente efficace in situazioni di emergenza provocate da conflittualità o crisi nazionali ed internazionali, o di calamità naturali di vaste proporzioni: Notevole è stato, in passato, l'apporto del Reparto in occasione delle varie emergenze nazionali quali l'alluvione di Firenze, i terremoti del Friuli, dell'Irpinia e l'emergenza Etna.

    Infine aliquote di personale di COMSUBIN sono precettate per partecipare alle operazioni della Fo.P.I. (Forza Pronto Intervento).

    LA CARRIERA

    I Sottufficiali dopo aver effettuato gli esami per il passaggio in Servizio Permanente effettivo (S.P.E.) ed il successivo Corso di Istruzione Marescialli (I. Mrs.) nell'ambito della categoria Incursori, possono conseguire i seguenti brevetti militari/specializzazioni:

    Paracadutista abilitato al lancio con tecnica di caduta libera;
    Rocciatore guida;
    Interprete aerofotografico;
    Disattivatore congegni esplosivi;
    Direttore di lancio;
    Istruttore Militare di Alpinismo;
    Fotografo Navale e Subacqueo.

    In seguito, proseguendo nella carriera, può essere scelta una delle specializzazioni previste per gli Incursori, cioè Istruttore di Educazione Fisica (E.F.) oppure Addetto ai Servizi d'Ordine (S.O.).

    Tali specializzazioni, permetteranno al Sottufficiale non più impiegabile in qualità di Operatore, di espletare differenti mansioni nell'ambito della Marina.

    Gli Incursori trovano, inoltre, impiego anche nell'ambito del Reparto Operativo con mansioni logistiche, oppure presso la Scuola Incursori per mettere a frutto, in qualità di Istruttori, le esperienze maturate nel tempo

    Negli ultimi anni gli Incursori sono intervenuti in diverse situazioni, anche se mai hanno dovuto applicare le tecniche di infiltrazione dal mare messe a punto durante i duri addestramenti al Varignano. Libano, Golfo Persico, Somalia, Adriatico, Ruanda, Albania sono tutte missioni nelle quali gli Incursori hanno messo a frutto la loro professionalità, ma sicuramente non le tattiche sviluppate per agire contro obiettivi marittimi o costieri, vera ragion d'essere di COMSUBIN.

    In Libano, così come il primo intervento in Somalia e in Albania, la missione è stata in prevalenza di pattugliamento e di scorta, mentre nella missione Golfo 2 e in Adriatico gli Incursori hanno guidato i team ispettivi che venivano sbarcati sulle unità mercantili per la verifica dei carichi nel quadro degli embarghi decretati dalle Nazioni Unite, rispettivamente contro l'Iran e contro le repubbliche della ex Jugoslavia. Durante la seconda missione nel Corno d'Africa gli Incursori della Marina hanno operato a terra in copertura durante la fase di reimbarco del grosso del contingente italiano. Terminata questa esigenza, un'aliquota di Incursori è stata rischierata in Ruanda, insieme a personale dell'Esercito, nel quadro delle operazioni di recupero di personale occidentale minacciato dalle violenze in atto; in particolare gli Incursori hanno evacuato alcuni missionari che si erano inizialmente rifiutati di abbandonare i malati affidati alla loro assistenza. Nel corso della terza missione in terra somala nel quadro dell'operazione "United Shield", che ha provveduto a fornire uno schermo protettivo al reimbarco dei contingenti ONU delle altre nazioni, oltre che da terra gli Incursori hanno operato anche a bordo degli SH3D in ruolo "Combat SAR" a favore dei piloti dell'Aviazione di Marina.

    Queste esperienze hanno portato alla convinzione che è bene non fossilizzarsi solo sulle missioni classiche. Tale considerazione non fa perdere però di vista, ai responsabili dell'addestramento, il compito primario degli Incursori: l'incursione dal mare. Giungere ad una certa distanza dalla costa, dopo essere stati "depositati" da un sottomarino o da una unità di superficie, essere ammarati con il paracadute, essersi tuffati o essere calati con il barbettone o in corda doppia da un elicottero, e avvicinarsi a distanza di sicurezza dall'obiettivo con mezzi di superficie, a nuoto o in immersione: resta questo il profilo più classico della fase iniziale di un'incursione.

    Presa di terra, avvicinamento occulto, azione rapida, allontanamento ed esfiltrazione con uno dei sistemi elencati, possibilmente a considerevole distanza dall'obiettivo per limitare al massimo i rischi di intercettazione: sono queste le fasi successive di un'azione contro un obiettivo costiero.

    Diverso è lo svolgimento di un intervento diretto contro il naviglio di superficie, che prevede normalmente il forzamento di una base navale nemica. Si torna in questo caso alle missioni storiche degli Incursori della seconda guerra mondiale , con la differenza che, essendo oggi i mezzi difensivi assai più sofisticati, diventa anche più difficile avvicinarsi all'obiettivo senza rivelare la propria presenza.

    fonte:marina.difesa.it
     
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  2. Pichu.z
     
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    spettacolare.. è nella zona del varignano.. verso le grazie
     
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    Alle grazie c'è la scuola S.D.I. Il consubim ha sede nell'arsenale, attaccato al IV GRUPNUL <3 Indovina chi ha servito li'? :wub:
     
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2 replies since 19/2/2013, 10:47   81 views
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