Pascolando vicino casa

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    Il quartiere dove abito è confinante a quello dove sono nato, perciò in zona sono conosciuto e molte volte si creano strani intrecci
    Non avevo più visto Jessica e Valeria le ragazze degli scalini quando una domenica pomeriggio rientrando a casa vedo per strada due belle ragazze vestite sexy ma con classe, non faccio a tempo a tirare un sospirone che mi si avvicinano e rimasi di sasso erano Jessica e Valeria le ragazze degli Scalini, ci salutiamo e poi Valeria mi chiede se possono passare il pomeriggio da me, rispondo che la cosa mi lusingava molto, camminando mi dissero che mi portavano i saluti di Alice, chiesi come la conoscessero e mi risposero che gestiva un salone di bellezza e che si erano rivolte a lei per cambiare look dopo le cose che gli avevo detto io durante il nostro primo incontro,pronunciai la formula per l'indurimento del pene arrivati a casa mia mi fecero spogliare e sdraiare sul letto, si esibirono in uno strip mozzafiato avevo gli occhi fuori dalle orbite, mi raggiunsero e si dedicarono al mio cazzo erano abilissime, mi lavorarono a lungo e si bevvero la mia sborra, videro con piacere che ero rimasto bello duro e da lì cominciò un pomeriggio di sesso durante il quale visitai più volte i loro buchetti, non riuscimmo a contare le volte che venimmo, a differenza dell'altra volta avevo scopato delle donne non delle ragazzine glielo dissi e loro furono molto contente
    Valeria: Mario ci hai fatto capire molte cose, oggi siamo qui perché volevamo sostenere un esame con te, ci stiamo fidanzano tutte e due e volevamo essere sicure di noi grazie
    Jessica: abbiamo intenzioni serie ma se ci prendesse la voglia ci accetti ancora
    Mario: per voi ci sarò sempre, due donne come voi mica si trovano tutti i giorni
    Valeria: Alice ci ha incaricato di dirti che sei un tesoro, ma sei sempre antipatico.
    Ridemmo di gusto e ci abbracciammo ero contento per loro e speravo di incontrarle ancora
    Era un placido sabato mattina e stavo facendo colazione al bar "C" vidi avvicinarsi Francesca con due altre quarantenni una mora e una rossa, due belle donne con un bel portamento, Francesca mi salutò e si sedettero al tavolo mi presentò la rossa come Melissa e la mora era Vincenza facevamo colazione intui che c'era sotto qualcosa guardai le due nuove conoscenze negli occhi e pronunciai la formula, Melissa mi disse che mi volevano parlare in privato e le invitai a casa mia, Francesca mi disse che aveva da fare e ci saremmo sentiti, mentre andavamo a casa mia le osservai con cura, Melissa rossa capelli a caschetto alta un metro e settanta seno della quarta misura e culetto a mandolino evidenziati dalla maglia scollata e dalla gonna tubo che indossava, Vincenza mora capelli lunghi alta un metro e sessantacinque seno abbondante oltre la quinta e sederotto prominente indossava un top e pantaloni attillato, due belle fighe che volevano parlarmi, entrati in casa le accompagnai in cucina
    Melissa: vede Mario siamo qui per capire e non per fare scenate, io sono la mamma di Valeria e Vincenza è la mamma di Jessica
    Mario: sono a vostra disposizione anche se volete darmi due sberle
    Vincenza non siamo qui per questo le nostre figlie sono maggiorenni
    Melissa: noi vogliamo capire come mai dopo averla incontrata sono cambiate, finalmente ci danno ascolto si curano di se stesse
    Vincenza: le vediamo motivate, coscenziose e molto dolci con noi
    Melissa: abbiamo cresciuto le nostre figlie da sole, io sono vedova da dieci anni e Vincenza è divorziata da sette anni, le vedevamo buttarsi via e ci faceva male
    Vincenza: poi le abbiamo viste sbocciare, ne abbiamo parlato con Alice e Francesca e ci hanno detto di chiederlo direttamente a lei
    Mario: è complesso ma credo che vedere un adulto che le considerava donne e le desiderava le abbia motivate, siamo stati bene con le vostre figlie e ho visto il notevole cambiamento che hanno fatto, si sono aperte alla vita e sò che sono fidanzate
    Melissa: le ha viste da poco?
    Mario: si domenica scorsa
    Vincenza: ecco quale è l'esame che hanno superato, non capivamo che era lei il professore che gli voleva bene e le avrebbe aiutate
    Melissa: e mercoledì ci hanno presentato i loro fidanzati, due bei giovanotti sui trentanni
    Mario: spero che questi ragazzi apprezzino i due tesori che hanno trovato
    Melissa: la ringraziamo per aver accettato di parlare con noi e per l'aiuto a capire che ci ha dato ma...
    Vincenza: avremmo un grosso favore da chiederle e non sappiamo come dirlo
    Melissa: abbiamo dedicato la vita alle nostre figlie e per questo abbiamo rinunciato a tutto il resto
    Vincenza: inoltre siamo molto curiose e Francesca e Alice ci hanno garantito che non si sarebbe offeso e che non ha pregiudizi...
    Mario: signore sono a vostra disposizione chiedetemi ciò che volete
    Melissa: scoperebbe con noi per favore
    Mario: con immensa gioia siete due bellissime donne e il favore lo fate voi a me
    Vincenza: sono anni che non lo facciamo, ci comprenda e ci aiuti
    ero sovraeccitato quelle due magnifiche donne mi si offrivano dopo anni di astinenza, ed erano insicure di se, capii da chi avevano preso le figlie, mi alzai e una dopo l'altra le baciai appassionatamente in bocca, l'inizio fu timido ma poi tutte e due si sciolsero nel bacio, ci accomodammo in camera mi spogliai nudo e loro fissarono il mio cazzo inalberato
    Mario: ora signore spogliatevi tenete solo l'intimo che vi leverò io
    Melissa inizio a spogliarsi molto impacciata rimase in mutandine e reggiseno neri velati di pizzo, Vincenza si spogliò più sensualmente e restò con un completo bianco di raso, passai dietro di loro sganciai il reggiseno di Melissa, strusciandole il mio cazzo sulle chiappe e le abbassai le mutandine aveva un culetto a mandolino sodo che attirò subito i miei baci e le mie carezze poi le girai attorno, il seno era una bella quarta con capezzoli piccoli e aureole laghe brune lo omaggiai di varie slinguate sentendola gemere, scesi alla figa era tutta rasata le sue grandi labbra dischiuse emenavano una inebriante fragranza le forzai leggermente con la lingua e poi la saettai dentro giocando con il suo clitoride infine la penetrai con un dito e lei venne copiosamente appoggiandosi alla parete la baciai in bocca e passai a Vincenza aveva un reggiseno con la chiusura davanti lo slacciai ed emerse un seno giunonico con i capezzoli grossi e turgidi che succhiai avidamente leccandole anche il solco tra quelle stupende colline, poi scesi alla passera che era tutta depilata ma con le labbra socchiuse da cui spuntava il clitoride semi eretto lo slinguazzai delicatamente e gemette la girai e mi apparve un culotto sodo e perfettamente sagomato mi ci dedicai massaggiandolo e spingendo la lingua a lambirle la rosetta la sentii tremare al contatto insistetti mentre le sditalinavo la fica rantolò il suo godimento e si accasciò sul letto, io e l'amica la rangiungemmo
    Mario: siete due donne stupende e molto calde, sono al vostro servizio
    Mirella mi montò sopra e si impalò lentamente sul mio uccello, Vincenza mi scavalco il viso ed ebbi a disposizione entrambi i buchi che presi a rovistare con lingua e dita, le due amiche faccia a faccia si baciavano e si carezzavano le tette, Melissa si gustava la penetrazione roteando il bacino portando il mio uccello ad esplorarla in ogni angolo godeva a ripetizione come Vincenza sottoposta ad un mio doppio ditalino alla fine esplosi dentro Melissa.
    Si scambiarono posto e Vincenza fu contenta di trovarmi ancora durissimo mi cavalcava all'amazzone saltellando sul mio cazzo, mentre io facevo godere Melissa con la lingua e con le dita, per mezzora continuammo questo terzetto godendo ancora tutti e tre insieme
    Mario: da come vi toccate ho capito che lesbicate spesso tra voi, vi andrebbe di farlo mentre io mi godo i vostri culetti
    Melissa: sei un vero porco ma l'idea è interessante
    Le inculai mentre lesbicavano andammo avanti tutta la mattina godendo come pazzi, le donne erano sfinite e la lasciai in letto e preparai da mangiare una volta pronto si fecero una doccia e vennero a tavola stupendamente nude mi ritornò subito duro
    Melissa: sei incredibile ci hai scopato per tutta la mattina e vorresti ricominciare
    Vincenza: ora capisco come si sono sentite le nostre bambine
    Squillò il telefono di Melissa lesse il nome di Valeria e mise il vivavoce
    Valeria: ciao mamma con me c'é Jessica Vincenza è con te? Dove siete?
    Melissa: ciao tesoro si Vincenza è con me e stiamo benissimo
    Jessica: ma dove siete?
    Vicenza: siamo da Mario che stiamo pranzando
    Valeria: che cosa avete fatto?
    Melissa: niente che non abbiate fatto anche voi, è stato tutto bellissimo
    Jessica: Mario è ancora intero
    Mario: si avete delle mamme stupende ora so da chi avete preso
    Valeria: siamo contente per voi ma non consumatelo troppo
    Vincenza: ora lasciateci in pace ci vediamo stasera a casa
    Jessica volevamo avvisarvi che siamo tutte e quattro a cena con i nostri ragazzi
    Melissa: ottimo a dopo
    Melissa si alzo e si sedette su di me impalandosi sul mio cazzo
    Melissa: abbiamo ancora quattro ore e la benedizione delle nostre figlie non perdiamo tempo
    Scopammo tutto il pomeriggio con ardore alla fine mi dissero che qualche mese di fame arretrata se l'erano tolta ma ne avevano anni e che avrebbero approfittato spesso di me, risposi che ci contavo, e loro palpandomi il pacco "tieniti libero sabato".

    Erano circa le 21 di una giornata lavorativa che era stata impegnativa quando squillò il campanello della porta andai ad aprire e mi trovai davanti Sara la padrona del bar "B" che avevo scopato una mattina con Clara una cosa veloce ma l'avevamo presa a panino e l'era piaciuto, Sara indossava una delle suoi vestiti aperti sul davanti e solo pochi bottoni erano allacciati, il grosso seno era quasi totalmente esposto e le sue cosce facevano capolino, mi si indurì all'istante ma pronuncia anche la formula per tenerlo duro a tempo indeterminato, appena entrata si accuccio e mi estrasse il cazzo
    Sara: ciao Mario, questa accoglienza mi piace, stasera sono sola e ho tanta voglia di cazzo e non solo...
    Mario: spiegami cosa vuoi mentre me lo ciucci
    lei cominciò a leccarmi tutta l'asta spiegandomi che voleva provare a rifarlo con una donna, magari una ragazza giovane, pensai subito a Stella, mentre il mio cazzo era tra le fauci di Sara chiamai Stella e le chiesi se poteva scendere che avevo bisogno del suo aiuto, la puttanella intui che c'era da scopare e si scapicollo giù per le scale la sentii arrivare e la feci entrare velocemente, feci le presentazione
    Mario: Stella questa è la mia amica Sara, come vedi ha una voglia irrefrenabile di cazzo ma vorrebbe anche una fichetta giovane con cui fare la porcona
    Stella: l'idea mi piace molto
    Stella si sollevò la gonna e si tolse lo string nero che indossava si mise a fianco a me e a cosce larghe invitò Sara
    Stella: vieni ad assaggiare la mia micina porcona
    Sara subito tuffò la testa tra le cosce di Stella e prese a leccarla intensamente
    suggerii di metterci comodi e ci spostammo in camera ci spogliammo velocemente e ci buttammo sul lettone, feci sdraiare Sara di schiena sul letto e Stella la coprì a 69 io mi misi all'altezza della bocca Sara e della figa di Stella, infilai il cazzo nella bocca di Sara che lo insalivò bene e poi nella fichina di Stella che veniva contemporaneamente leccata con impeto da Sara e restituiva le attenzioni con ugale intensità
    Mario: Sara ti piace questa ragazzina te la lecca bene
    Sara siiii è un sogno mi fà impazzire godoooo, voglio il cazzo dammeloooo
    continuai a scpare Stella con ampii affondi, mentre la ragazzina una alla volta le infilava le dita in fica arrivando a scoparla con la mano, Sara venne un altra volta metre io mi svuotavo nel fichino e Stella mi inondava con il suo orgasmò che inizio a colare nella bocca della porcona, feci il giro e infiocinai Sara nella ficona che era un lago il mio uccello sciabordava allora le feci rotolare in modo da avere il culo di Sara in alto e la inchiappettai di colpo, Stella trovando la ficona vuota tornò a scoparla con tutta la mano ciò Sara uggiolava e ci pregava di continuare, mi girai sulla schiena tirandomela dietro e restando piantato nel suo culo
    Mario: Stella apri il secondo cassetto e indossa quello più grosso all'esterno
    Stella restò stupita e poi rise aperto il cassetto e indossò la cintura bifallica con un piccolo stimolatore interno e un fallo da trenta centimetri esterno, era un bel contrasto vedere quella ragazina minuta armata di un cazzone sproporzionato, Stella si nifilo tra le cosce spalancate di Sara e se la inforcò
    Stella: ti piace essere piena in tutti i buchi vaccona?
    Sara: ohhhh siiii mi fate impazzire rompetemi tutta ancoraaaaaaa
    continuammo a prenderla come forsennati portandola in uno stato in cui straparla e tremava tutta io le riempi il culo di sborra stringendole le tettone poi feci segno a Stella di sfilarsi adagiai Sara a pancia sotto poi mi rivolsi alla raggazza
    Mario; inculala che ti inculo
    Stella infilzò il sedere della barista con quel cazzone provocando un suo urlo che fu accompagnato dal gemito della ragazzina che cominciai a inchiappettare, davo il ritmo a quel trenino sodomita che durò a lungo
    Sara: mmmm cosìììì sfondami il culo puttanella rompimi tuttaaaa
    Stella siiii Mariooo mi fai venire di culo inondameloooo
    la accontentai volentieri piantandomi in quel culetto ancora stretto
    Giacemmo stravolti sul letto Sara ansimava ancora dagli orgasmi
    Mario: Sara allora ti ho accontentato bella porcona
    Sara: eccome questa puttanella è un diavolo mi ha distrutta sono stanchissima
    mi alzai sfilai la cintura bifallica e ne preparai una modulare con un fallo da venticinque 25 centimetri interno e uno da venti esterno, guardai Stella che annui
    Mario: e se ti propongo di scoparti la ragazzina mentre ti inculo che mi dici
    Sara balzò dal letto e l'aiutai a indossare la cintura e a penetrarsi con il fallo interno, Stella l'aspettava sul letto a gambe spalancate
    Stella: vieni vaccona scopami e soffocami con le tue tettone
    Sara la inchiavardò lentamente strofinando le sue tettone su quelle più piccole ma sodissime di Stella, lascia che si gustassero questa esperienza fino a che Sara mi chiamò
    Sara: mettimi il tuo cazzone nel sedere e dammi il ritmo per fottere questa puttanella
    Appuntai l'uccello alla rosetta di Sara e sprofondai lei lentamente, impostai un movimento lento e profondo che si ripercuoteva anche su Stella, ero al settimo cielo quella acoppiata di donne caldissime aveva trasformato la mia serata, aumentai la cadenza delle spinte gradualmente suscitando gemiti nelle mie patner, ormai eravamo senza freni sbattevo vigorosamente la barista che fotteva do conserva la ragazzina, fu un orgasmo fortissimo quello che ci colse tutti e tre come una scossa folgorandoci dal piacere
    Stella: Mario quando hai ospiti così calienti chiamami sempre
    Sara: sei proprio una puttanella mi piacerebbe incontrarti ancora
    Mario: casa mia è a vostra disposizione e anche io se mi volete
    Sara: certo che ti vogliamo sei il perno della situazione
    Stella: si e un perno bello duro
    Entrambi strinsero il mio cazzo e come commiato mi fecero un pompino-spagnola superlativo

    Per il successo di un prodotto è molto importante la pubblicità che fa chi l'ha provato, così la mia fantasia e capacità amatoria vennero propagandate con il passaparola da chi le aveva sperimentate e la formula alcune volte mi servì non per sedurre ma per aggiungere un di più a situazioni già ben definite.
    Una domenica mattina ero nel bar "B" dietro al banconne c'era Sara che mi salutò molto cordiialmente, visto l'ora presta c'era solo altri due avventori nel locale una coppia di donne quarantenni, mi accorsi di loro solo quando le sentì parlottare tra loro, notai i loro occhi molto vivaci e che erano vestite come delle nonne del secolo scorso, vidi che Sara mi indicava con la testa e poi mi schiacciò l'occhiolino, subito non capii ma quando Sara portò il mio cappuccio e la mia brioche al loro tavolo la segui per fame, visti da vicino i loro occhi erano amalianti, cominciammo a parlare di dolci e di quanto fossero buoni e terapeutici quando ci si sentiva soli, si presentarono erano due sorelle Cecilia bruna capelli lunghi e Rita capelli biondi a caschetto mi raccontarono che Cecilia era stata compagna di studi e amica del cuore di Sara, loro vivevano in un quartiere dall'altra parte della città ma ogni tanto venivano a trovarla, c'era qualcosa che non mi quadrava in quella situazione le guardai negli occhi e pronunciai mentalmente la formula, le vedevo fremere come se stessero aspettando qualcosa forse una scusa, allora accennai al fatto che avevo trovato un sito con molte ricette di dolci, mi risposero che non avevano il computer, le invitai a casa mia così consultavamo il sito e gli avrei stampato le loro preferite, entrambe sorrisero, pronunciai la formula per indurire il pene, salutammo Sara e le portai a casa mia, mi fecero i complimenti per i libri e andammo al computer che era in camera, a quel punto le due sorelle si trasformarono, Cecilia mi aveva sbottonato i pantaloni Rita si inginocchio estrasse il mio uccello e ne leccò la punta
    Rita: a noi piacciono solo i canoli e il tuo ci è stato tanto decantato e lo vogliamo assaggiare
    C'era un netto stridore tra il loro abbigliamento e il loro comportamento, nel trattempo Cecilia si era spogliata completamente e mi venne davanti per farsi vedere era alta un metro e sessantacinque seno della quarta misura con i capezzoli eretti, peli biondi le ornavano il pube, piroettò su se stessa per motrarmi un invitante culotto, singinocchio e diede il cambio a Rita nello spompinarmi consentendo alla sorella di denudarsi e di mostrarmi il suo corpo, era alta come la sorella il seno ancora più imponente e un culetto alto con i glutei ben separati.
    Mario: siete due bellissime donne molto sexy
    Cecilia: noi abbiamo una doppia vita, nel nostro quartiere siamo delle donne pie e riservate ma in realtà siamo troie dentro e una volta al mese ognuna per conto suo andiamo a cercare giovani cazzi che ci sfondino, godiamo molto quando veniamo trattate come troie
    Rita: tu sei una doppia eccezione, perché ci hai tutte e due e perché sei più maturo di noi ma quella porcella di Sara ti ha vivamente raccomandato
    Cecilia: sappaiamo che tu tratti le donne con molta dolcezza ma ti chiediamo di trattarci da troie
    Mario: cercherò per giocare con voi ma è difficile andare contro la propria natura
    Mario: ora mi fate una bella pompa a due bocche poi vi servo io a dovere
    erano veramente fantastiche oltre a leccare divinamente se lo passavano sulle loro tettone sfregando i capezzoli contro il prepuzio, Cecilia si dedicava alle mie palle mentre Rita lo ingoiava tutto, il loro lavorio mi portò ad un orgasmo fortissimo con varii schizzi che furono prontamente bevuti dalle due sorelle
    le trascinai sul letto e mi sdraiai
    Mario: siete due ottime pompinare ora Cecilia mi cavalca l'uccello e Rita se la fà leccare
    Le sorelle obbedirono subito, Cecilia si impalò sul mio cazzo gemendo, Rita si teneva spalancata la fica e la mia lingua si insinuò immediatamente dentro di lei, un mio dito raggiunse il suo sedere premendo sulla rosetta chiusa, la forzai e lei venne con il mio dito nel culo, Ceecilia che stava scopandosi da sola saltellando sul mio uccello venne fragorosamente
    Mario: voglio vedervi lesbicare tra voi
    Si misero a 69 con Cecilia sott e presero leccarsi con molta confidenza e passione, mi posi dietro Rita e la infiocinai in un colpo nella fica, la tenevo per i fianchi e la sbattevo a gran ritmo la sua fica era stretta e sentivo le pareti della sua vagina pulsare caldissime, mi scaricai dentro di lei
    Mario: avete delle belle fiche calde, ma per essere delle troie avete ancora i culi interi, rimediamo subito
    Presi dell'abbondante vaselina e unsi e farcii il culo di Rita mi unsi il cazzo e poi passai la vaselina a Rita
    Mario: prepara il culo a tua sorella che poi tocca a lei
    misi il cazzo tra le sue chiappe e lo sfregai nel canale poi lo appuntai al buchino ed entrai lentamente per farla abituare, tirò un gridolino di dolore e le impartì una pacca sul culo
    Mario: hai detto che sei una troia, le troie hanno il culo rotto, oggi ve li apro bene
    Continuavo a incularla e ora i suoi gemiti erano di piacere
    Rita: siiii rompimelo sono la tua puttana sfondami
    Il suo incitamento mi portò ad aumentare il ritmo delle penetrazioni, le davo dei buffetti sulle chiappe che le piacevano molto, diedi alcuni affondi e le riempì l'intestino di sperma
    Rita: ohhhh mi hai riempita di lava godooooo
    feci rotolare le sorelle abbracciate in modo che il culo di Cecilia fosse in alto
    Cecilia: mi avete fatto eccitare oltremodo, inculami ti prego, rompimelo come a mia sorella, montami
    la rosetta era già mezza aperta per la preparzone che gli aveva fatto Rita, entrai come una lama calda nel burro e con un unica spinta fui tutto dentro di lei
    Cecilia: mmmm è stupendooo fottimi forte sono la tua troia
    Da subito la inculai con ritmo veloce poi rallentai cambiando ritmo mi beavo del suo culetto, quando Rita prese a leccarmi le palle sborrai dentro Cecilia abbrancandola per i fianchi
    Mario: godoooo ti è piaciuto come ti ho aperto il culetto troiaaaa
    Cecilia: siiii hai un cazzo meraviglioso mi ha aperto tuttaaaa
    ci sdraiammo sul letto affaticati dalla sgroppata avevo trovato due belle porcelle che si credevano porche ma le avrei portate a esserlo davvero
    Rita: mammai mia che scopata altro che ragazzini
    Mario: e cosa ti fa pensare che sia finita?
    Cecilia: santa pace ma ce l'hai ancora duro!!!
    Mi alzai e presi un fallo a cintura con sia quello interno che quello esterno da 25 centimetri, loro spalancarono gli occhi
    Mario: voglio insegnarvi un nuovo gioco, come si fa a scopare una donna e io vi guiderò in questa esperienza, Cecilia sdraiati schiena al letto, Rita vieni qui
    Aiutai Rita a penetrarsi con il fallo interno e a indossare la cintura, quindi la portai tra le cosce di sua sorella e imboccai il fallo esterno alla sua fica, mi posi dietro di lei e la inchiappettai lentamente spingendola dentro la fica di Cecilia
    Mario: ora ti do il ritmo per fottere questa troia
    iniziai con una lenta cadenza e affondi lunghi le due sorelle gemevano, era bellissimo vedere le loro tettone che si sfregavano tra loro
    Cecilia: scopami bene sorellona mi piace da impazzire
    Rita: si anche a me ti scopooo sorellina
    aumentai il ritmo scatenando il loro orgasmo si baciarono languidamente e io mi sfilai per consentire il cambio
    Cecilia indosso la cintura erano talmente bagnate che i cazzi finti sciabordavano, io ero sprofondato nel culo di Cecilia che mi accoglieva d'incanto, chiavammo con gusto per un bel pò e concludemmo raggiungendo l'orgasmo tutti e tre insieme.
    ci stavamo rilassando sul letto quando squillò il telefono, era Sara che voleva sapre se Cecilia e Rita fossero ancora da me, alla mia risposta positiva mi disse che ci raggiungeva
    Lo dissi alle sorelle e diedi l'idea per un benvenuto speciale a Sara, le attrezzai con due cinture bifalli da venti centimetri interno e trenta l'esterno poi le schierai in camera, mi coprii con un asciugamano e andai ad aprire, condussi subito Sara in camera che si trovò davanti a tre cazzi tutti per lei, si spogliò a tempo di record e per tutto il pomeriggio chiavammo con fantasia provando tutte le combinazioni possibili.
    Sara: allora vi ho consigliato giusto?
    Rita: si ci hai fatto conoscere il campione mondiale di maialate
    Cecilia e con questo bel cazzone duro vale una squadra di ragazzi
    Mario: devo ringraziare anche io Sara per la sponsorizzazione
    Sara: la pubblicità non serve se non c'è un buon prodotto
    Rita mi afferro il cazzo
    Rita: e questo è un ottimo prodotto da marcio DOC
    Altre avventure mi sono successe nel mio quartiere e ve le racconterò
     
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