Sale il costo dei biglietti aerei, pesa il rincaro delle low-cost

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  1. Jeremy2.0
     
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    Nel 2013, secondo l'Istat, i prezzi del "trasporto aereo passeggeri" sono lievitati del 13,8% annuo. Aumentano soprattutto i voli europei (+22,3%), su i quali pesa per metà l'incidenza delle compagnie economiche. Scendono invece i voli nazionali



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    MILANO - Il 2013 è stato un anno molto "freddo" sul fronte prezzi, con l'inflazione annua che si è fermata all'1,2% dal +3% dell'anno precedente e tanto che da più parti si solleva il timore che l'Italia scivoli in una fase di "deflazione", cioè di decrescita dei prezzi. Ma non tutte le voci hanno sperimentato una frenata e tra i rincari c'è quello che l'Istat definisce come il trasporto aereo passeggeri, lievitato del 13,8% su base annua (contro il +4,2% del 2012). In altre parole i biglietti dei voli sono diventati decisamente più salati. E ad aumentare sono stati soprattutto i voli europei (+22,3%). Un rialzo, spiega l'Istituto, principalmente imputabile agli incrementi nei prezzi dei voli low cost. Per di più, la dinamica dei prezzi dei voli risulta in controtendenza perfino all'interno del suo stesso settore, visto che i trasporti nella media del 2013 sono saliti di appena l'1,1%, dopo l'accelerazione registrata nel 2012. Un rallentamento ottenuto grazie a benzina e diesel, diventati molto più economici nel corso dell'anno. Non sembrano quindi potere essere i carburanti a far schizzare i prezzi dei voli, cresciuti nel totale del 13,8% (dal 4,2%).

    Il trasporto aereo nel suo complesso ha quindi visto nel 2013 crescere le tratte internazionali (+14,9%), riscaldate più che dalle rotte intercontinentali (+3,3%), da quelle del Vecchio Continente, schizzate di oltre il 20% (dal 2,5% del 2012), su cui i low cost, precisa l'Istat, pesano per circa il 50%. Al contrario i
    voli nazionali nella media del 2013 hanno registrato un dimezzamento, anche se i rincari sono proseguiti (a +8,6% da +17,4%). Ripercorrendo l'andamento dei prezzi dei voli durante l'anno risulta come l'impennata si sia verificata con il sopraggiungere dell'estate per poi smorzarsi alla fine del 2013.

    Se i biglietti per gli aerei sono diventati più salati nel corso del 2013, non è stato lo stesso per i traghetti, che dopo i rialzi record del 2011 hanno visto i prezzi addirittura calare (-2,8%). Anche i treni si sono limitati a un aumento quasi in linea con il tasso d'inflazione generale (+1,3%). Un pò più alti si sono tenuti i taxi (+3,4%) e gli autobus (+3,0%). Tuttavia nell'ultimo scorcio dell'anno il caro-voli si è attenuato, dopo avere toccato i picchi in estate, a causa sia delle vacanze sia del rapporto con un periodo del 2012 di ribassi, almeno per i voli europei.
     
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