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L'artista statunitense Elaine Sturtevant è morta ieri a Parigi, all'età di 84 anni. Pioniera dell'«appropriazionismo», la Sturtevant sin dagli anni Sessanta ha replicato opere di artisti come Marcel Duchamp, Andy Warhol, Jasper Johns, Joseph Beuys, Frank Stella o Félix González-Torres, in taluni casi anche prima che diventassero famosi a livello internazionale, con l’obiettivo di stimolare il discorso critico, sottolineando la costruzione delle icone dei tempi moderni. Nel 2011 la Biennale di Venezia le aveva assegnato il Leone d'oro alla carriera perché «i suoi lavori hanno sollevato le questioni dell’originalità e della paternità dell’opera molto prima che questi fossero oggetto di un intenso dibattito in filosofia e in letteratura». E il caso ha voluto che la Sturtevant se ne andasse due giorni dopo un'altra «leonessa d'oro», Maria Lassnig, premiata a Venezia nel 2013.
La città d'adozione dell Sturtevant, Parigi, le aveva dedicato la prima monografica «Manovre diversive del pensare» al Musée d'Art Moderne de la Ville nel 2012.
Una monografica dedicata all'intera produzione dell'artista (pittura, scultura, cinema, fotografia) è in corso attualmente a Düsseldorf presso la Julia Stoschek Collection
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