Il sommergibile FOCA (1909)

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    Lunedì 15 Febbraio 1909 E’ consegnato a Spezia il sommergibile Foca, tipo “Laurenti”, posto al comando del tenente di vascello Ernesto Giovannini. Costruito dal cantiere FIAT-San Giorgio del Muggiano con impostazione sullo scalo nel mese di aprile del 1907 e varo l’8 settembre 1908, fu il primo sommergibile costruito in Italia dall’industria privata e progettato dall’ing. Cesare Laurenti, già maggiore del Genio Navale, direttore tecnico del cantiere.

    La caratteristica più marcata di questa unità fu di essere dotata di tre linee d’asse (unico sommergibile italiano) azionate da tre motori a benzina per una potenza complessiva di 800 hp; per la navigazione in immersione però erano utilizzati solo i due assi esterni operati da due motori elettrici da 77 Kw ciascuno. L’unità non diede mai buone prestazioni e perciò, soprattutto in considerazione della pericolosità della benzina impiegata come combustibile, non venne riprodotta in altri esemplari.

    Il 26 aprile 1909, durante il viaggio di trasferimento da La Spezia a Venezia, sul Foca, che si trovava a Napoli per approvvigionarsi di carburante, si verificò uno scoppio di gas prodotto dagli accumulatori delle batterie, in corso di carica[2]. La detonazione incendiò la benzina ed il sommergibile fu invaso dalle fiamme: per evitare danni irreparabili, occorse autoaffondare il sommergibile come estrema manovra per estinguere l’incendio.

    Nel rogo perirono 14 uomini, quasi tutto l’equipaggio del sommergibile. Il comandante in seconda, tenente di vascello Angelo Bertolotto, riportò ustioni gravissime nel tentativo di domare le fiamme: morì il giorno seguente nell’ospedale della Regia Marina di Napoli, ed alla sua memoria fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare.



    Qualche giorno dopo il disastro il relitto del Foca fu riportato a galla e trainato a La Spezia; trascorse un anno in cantiere per le riparazioni ed anche diverse modifiche, inclusive dell’eliminazione dell’elica centrale e del relativo motore.

    Ad inizio giugno 1910 sommergibile salpò da La Spezia diretto a Napoli, ma, entrando in tale porto, entrò in collisione con un’altra unità, riportando vari danni che furono riparati alla meglio.

    Già durante la navigazione da La Spezia a Napoli l’equipaggio aveva manifestato seri segni di malessere, ma una volta giunti a Venezia occorse ricoverarne i tre quarti: gli uomini erano stati intossicati dal gas fuoriuscito dai motori a benzina.

    Il Foca entrò poi a far parte della IV Squadriglia Sommergibili con base a Venezia, ove fu impiegato nell’addestramento.

    All’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale il sommergibile, ancora in forza alla IV Squadriglia, aveva base a Brindisi, al comando del tenente di vascello Alhaique[5].

    Ne assunse poi il comando il tenente di vascello Piero Ponzio, al comando del quale il Foca operò durante il conflitto con compiti perlopiù difensivi, ponendosi in agguato nelle acque costiere[1].

    Nel 1916 il sommergibile cambiò base con Taranto; nuovo comandante dell’unità fu il tenente di vascello Luigi Nayrone.

    Il Foca fu poi trasferito a La Spezia, operando per la locale Scuola Sommergibili sino alla data del disarmo.

    Radiato nel 1918, fu demolito.
     
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