Il generale Armando Diaz era anche un capo indiano

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    Armando Diaz è da tutti conosciuto e riconosciuto come uno dei più grandi generali italiani. Nato a Napoli ed avviato alla carriera militare, avendo frequentato la prestigiosa scuola Nunziatella, arrivò nel 1917 ad essere nominato con regio decreto capo di stato maggiore dell’esercito italiano al posto di Luigi Cadorna.

    Quello che molti non sanno, tuttavia, è che il giovane Diaz era un appassionato di libri e storie sugli indiani d’america. « Ammiravo intensamente il loro coraggio, la loro energia e molti dei miei sogni di ragazzo avevano come protagonisti capi indiani, la loro energia, la loro saggezza, il loro valore, le loro tende, i calumet e tutti gli oggetti che portano in guerra», queste furono le parole che un emozionato Armando Diaz confessò a Washington il 16 novembre del 1921 quando, in occasione del suo viaggio negli States, incontrò nella grande sala dell’Hotel Willard “Mille Trofei”,il grande capo della nazione Crow.nyt

    Per il grande vincitore e generale italiano che da Napoli era partito per scalare le gerarchie militari del regno d’Italia quell’incontro con il grande capo tribù fu uno dei momenti più emozionati della sua vita, ancor di più perchè “Mille Trofei” in quell’occasione lo adottò nominadolo uno dei leader della loro nazione.

    La cerimonia, come raccontano le foto e l’articolo del New York Times, iniziò con la “Danza dell’Adozione”, eseguita dall’anziano capo e da Russel White Bear, Red Neck e White Faced Bear, tutti rappresentanti della nazione Crow. A quel punto il generale Diaz fu rivestito con un abito indiano decorato con complicati ornamenti, una collana di ossa di pescecane e un copricapo di guerra di penne degno di un capo tribù dopo il ritorno da una grande battaglia vinta. «Per decisione del concilio della tribù degli indiani Crow, ho l’onore di adottarti come membro della nostra gente e quello di darti il mio nome, Molti “Coups”, che nella mia lingua ha il significato di “Molti Atti di Valore”. Accogliamo anche il grande generale italiano come uno dei nostri capi», queste le parole del grande capo Molti Trofei alle quali un commosso Armando Diaz rispose con altrettanta riconoscenza «Considero un grande onore fare parte di un popolo di combattenti che si sono fatti onore e grande gloria hanno acquistato in passato. Sono onorato di essere stato adottato nella vostra nazione e che le gesta da me compiute nel mio paese mi abbiano fatto considerare degno di quest’adozione. Parleremo l’uno dell’altro con i nostri vecchi compagni d’armi».

    Diaz si lasciò andare ad una lunga chiacchierata in cui ricordò quelle gesta eroiche che tanto lo avevano affascinato da bambino. Ancora due boccate alla pipa della pace e via verso la Casa Bianca ma con il sorriso sulle labbra perchè il vecchio grande generale Diaz era ormai un giovane capo Crow.
     
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