Aereo da caccia

La storia

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  1. Thanaka
     
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    Il caccia nacque, durante la prima guerra mondiale, dalla necessità di distruggere i ricognitori nemici che, sorvolando le postazioni nemiche, erano in grado di aggiustare il tiro dell'artiglieria con immaginabili conseguenze per l'esito della battaglia. Allo scoppio della guerra i caccia erano dei semplici ricognitori armati, aerei di legno e tela, con motori che a stento riuscivano a tenerli in volo e mitragliatrici che spesso si inceppavano. Grazie alle nuove tecnologie, alle esperienze dei piloti e ai loro consigli alla fine della guerra i caccia divennero delle armi micidiali e molto più affidabili in grado di abbattere con facilità i primi bombardieri e di terrorizzare i soldati nemici con ripetuti mitragliamenti a terra.

    Allo scoppio della seconda guerra mondiale i caccia erano macchine completamente diverse da quelle utilizzate nella Grande Guerra. Dotati di motori molto più potenti, mitragliatrici di calibro maggiore e più affidabili, forme aerodinamiche e tettuccio chiuso, erano in grado di volare più a lungo, più velocemente e più alto dei loro predecessori e il loro impiego era decisivo per l'esito di una battaglia. Basti pensare all'importanza che ebbero nella Battaglia d'Inghilterra: fu la prima battaglia combattuta esclusivamente dagli aerei e dimostrò l'importanza conquistata da una macchina che alla sua nascita era stata trattata con sufficienza dai vertici militari. I caccia furono fondamentali per il controllo dello spazio aereo: il dominio dei cieli era importante sia per evitare attacchi da parte di bombardieri nemici, sia per fornire appoggio alle truppe di terra mitragliando e bombardando l'esercito nemico. Lo sbarco in Normandia, ad esempio, fu possibile grazie anche al totale controllo aereo delle acque sopra la Manica.

    Alcuni importanti caccia della seconda guerra mondiale furono gli americani P-51 Mustang, P-38 Lightning e P-47 Thunderbolt, i tedeschi Messerschmitt Bf 109 e Focke-Wulf Fw 190, i britannici Supermarine Spitfire, Hawker Hurricane e de Havilland Mosquito, i giapponesi Mitsubishi A6M Zero e Kawasaki Ki-61, gli italiani M.C.202, M.C.205, Fiat G.55 e Reggiane Re.2005, i sovietici, Yakovlev Yak-7, Yakovlev Yak-9, Lavochkin Gorbunov Gudkov LaGG-3, Lavochkin La-5, MiG-1 e Ilyushin Il-2 Šturmovik e i meno conosciuti IAR 80 rumeni.

    La Messerschmitt AG fu la prima a produrre in serie un caccia con motori a reazione, il Me 262: il suo punto di forza era la velocità, che gli consentiva di piombare sulle formazioni di B-17 Flying Fortress, attaccarli e disimpegnarsi velocemente, senza che la scorta avesse il tempo di reagire. Il Me-262 era considerata da Hitler una delle famose armi segrete che avrebbero dovuto mettere in ginocchio gli eserciti alleati, anche se fu proprio una sua direttiva a impedire che questo avvenisse: aveva infatti comandato di utilizzare il Me 262 come bombardiere, un ruolo per il quale non era stato progettato. Sia a causa della carenza di carburante negli ultimi anni di guerra, sia a causa di questa scelta d'impiego imposta da Adolf Hitler, il Me 262 non riuscì a costituire una vera difficoltà per gli Alleati.

    Durante la Guerra di Corea ci furono i primi scontri tra caccia a reazione, che videro come protagonisti gli F-86 Sabre americani e i MiG-15 coreani ma di costruzione sovietica. Questi aerei erano una via di mezzo tra i vecchi caccia della seconda guerra mondiale e i futuri caccia armati di missili: univano infatti le grandi prestazioni date dai nuovi motori ai vecchi armamenti della guerra, le mitragliatrici e i cannoncini.

    Con l'invenzione di motori a reazione capaci di far raggiungere velocità supersoniche, il design del caccia cambiò completamente. Gli aerei di questa nuova generazione infatti erano più grandi, più robusti e dotati di una nuova arma, il missile. Le velocità supersoniche resero impossibile l'uso delle mitragliatrici come arma principale, rendendo necessaria l'invenzione di un nuovo sistema per abbattere i velivoli nemici. Uno dei più famosi caccia di questa generazione fu l'F-4 Phantom, largamente impiegato durante la guerra del Vietnam inizialmente dalla marina, poi sia dall'USAF che dai Marines.

    I moderni caccia sono delle armi tecnologicamente avanzate, con prestazioni e caratteristiche impensabili pochi decenni fa. Possono raggiungere velocità supersoniche con molta facilità, la loro agilità è sorprendente, i computer di bordo rendono più facile il compito del pilota e soprattutto sono macchine in grado di svolgere più di un compito. Una caratteristica importante per un caccia moderno è l'instabilità: un caccia deve essere instabile per poter eseguire manovre acrobatiche spinte durante tutto l'inviluppo di volo. Con l'avvento degli aerei supersonici si riscontrò un'eccessiva stabilità alle velocità prossime a mach 1 (1220 km/h) e si perse la principale caratteristica del caccia: l'agilità. Si ricorse allora a profili aerodinamici che prevedevano grande instabilità a dispetto della difficoltà di pilotaggio, che però veniva azzerata dal sistema di volo fly by wire, attraverso il quale il computer di bordo trasmetteva alle superfici di comando esterne gli impulsi che il pilota emetteva sui comandi di volo, facendo fare all'aeroplano le manovre richieste. Famosi caccia di oggi sono l'F-14 Tomcat, l'F-15 Eagle, l'F-16 Fighting Falcon, il Sukhoi Su-27, il MiG-29, l'Eurofighter Typhoon e l'F/A-22 Raptor.
     
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