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C'è chi ipotizzava un coinvolgimento internazionale, chi parlava di un cedimento della struttura e chi, ancora, di un attentato terroristico. A più di 35 anni dalla strage di Ustica, nuovi risvolti sembrerebbero emergere da una inchiesta-documentario che andrà in onda lunedì prossimo in prima serata sull'emittente televisiva francese Canal Plus.
Il disastro – avvenuto nella sera del 27 giugno 1980, quando il Douglas DC-9, aereo di linea italiano della compagnia Itavia, in volo da Bologna a Palermo, cadde nel lembo di mare compreso tra Ustica e Ponza – provocò la morte delle 81 persone a bordo.
Si parte da una domanda: "Incidente di Ustica, un errore francese?". A provare a rispondere all'interrogativo sarà il giornalista Emmanuel Ostian che illustrerà una tesi finora negata, ovvero quella dell'operazione militare francese partita dalla base di Solenzara, in Corsica. Parigi, negli anni, ha infatti sempre obiettato contro la possibilità che ls base fosse stata operativa oltre le 17 del pomeriggio, solo quattro ore prima del terribile disastro.
Il primo ad attribuire le responsabilità ai francesi era stato nel 2007 l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che al tempo dell'incidente era presidente del Consiglio. L'allora capo dello Stato aveva ipotizzato, infatti, la presenza di un missile francese destinato all'abbattimento di un aereo in cui viaggiava il dittatore libico Gheddafi.
Un'indagine durata decenni da parte della magistratura italiana che ha condotto a cospicue cartelle di atti. Al processo di primo grado si arrivò, infatti, con due milioni di pagine di istruttoria, 4 mila testimoni, 115 perizie, un’ottantina di rogatorie internazionali e 300 miliardi di lire di sole spese processuali. Il tutto per un totale di quasi trecento udienze processuali.
L'inchiesta, che presto occuperà gli schermi francesi, parte da un presupposto, ovvero che "l'aereo italiano che era seguito da un MIG libico" e che quest'ultimo fosse "un caccia nemico che l'esercito francese avrebbe voluto abbattere per dare una lezione al regime di Muammar Gheddafi".
La domanda a questo punto sorge spontanea: è possibile che questa operazione militare clandestina abbia provocato un tale errore? Tra l'altro una tesi per molti aspetti simile sarebbe anche alla base del pagamento di un risarcimento ai familiari delle vittime, inflitto dal Tribunale di Palermo, a carico dei ministeri dei Trasporti e della difesa.
Sentenza, tra l'altro, riconfermata in data 13 e 19 gennaio con l'ulteriore condanna ai ministeri a risarcire, per complessivi 12 milioni di euro, 31 familiari delle 81 vittime del disastro del Dc-9 Itavia. Decisione per la quale ha espresso la sua anche il sindaco di Palermo. "I depistaggi di Stato, le menzogne studiate a tavolino ed orchestrate per coprire verità indicibili sono – ha detto Leoluca Orlando – una ferita umana e istituzionale che nessuna sentenza potrà mai sanare."
Una possibile rivelazione che potrebbe venir fuori a due mesi dall'uscita nelle sale italiane di "Ustica" – qui il post su Siciliafan.it – il nuovo film scritto e diretto da Renzo Martinelli e interpretato da Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli con Paco Reconti, Yassine Fadel, Joe Capalbo, Jonis Bascir, Shelag Gallivan ed Enrico Lo Verso.
Data prevista per la programmazione, frutto di una collaborazione italo-belga, è fine marzo. Il regista, dopo il caso Moro e la tragedia del Vajont, si lancia in questa nuova ma allo stesso vecchia "avventura", passata alla storia come uno dei più dolorosi misteri per il Paese. Non resta che restare sintonizzati, su piccoli e maxischermo.
Scritto da: RosauraBonfardino
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