La cara zia

Racconti erotici incesto

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    Da un po che volevo raccontare la mia storia. Riguarda quello che successe molti anni fa. Io avevo 18 anni e lei, mia zia, circa 45. Era fine agosto e dovevo cominciare l'università, cosi alcune sere prima di partire decisi di andare da lei per salutarla dicendole appunto che sarei dovuto partire per affrontare i nuovi studi. Appena mi vide sulla porta mi salutò con due i due classici baci e poi mi fece accomodare sul divano con davanti la tv. Alta 1.65 cm, capelli neri, un viso e un culo carini, però il suo punto forte sono sempre state le tette, almeno per me. Un quarta misura abbastanza abbondante. Ricordo ancora il giorno che le diedi un passaggio in macchina e lei si mise la cintura facendola passare in mezzo al seno. Potete immaginare il risalto e la separazione dello stesso dovuto alla presenza della cintura. Rimasi folgorato da tale abbondanza. Tornando alla sera....io come detto ero accomodato sul divano con la caviglia destra poggiata sul ginocchio sinistro. Lei nel frattempo stava sistemando alcune cose e dopo aver finito si accomodò alla mia destra.
    Parlammo del piu e del meno, della facoltà scelta, della nuova esperienza che avrei dovuto intraprendere. Io cominciai a giocare con le righine dei pantaloni che si formano quando si piegano le gambe. Non so il perche, ma lei forse è stata attratta da questo, cosi mi prese la mano e la porto sulla sua pancia. Comincio lei stessa a giocare con la mia mano con entrambe le sue. Proprio come si fa con le mani dei bimbi piccoli. Era un periodo in cui faceva molto, molto, caldo. Mia zia la sera indossava un semplice vestito nero da casa scollato al punto giusto, che le arrivava poco sopra il ginocchio e che metteva in risalto la sua abbandonte quarta misura. Io ogni tanto, durante il nostro discutere, mi giravo verso di lei, e nel rigirarmi buttavo sempre un occhio sul suo seno. Era veramente impossibile resistere. Piano piano decisi che era il momento giusto per poter tastare quelle due belle sfere di carne morbida. Infatti decisi di risalire piano piano con la mano che avevo sulla sua pancia sul suo seno sinistro. Tutto questo succedeva nel mentre che parlavamo con davanti la tv accesa. Quando mi resi conto di essere arrivato sotto al seno, mi bloccai per paura di esagerare e creare ovviamente delle situazioni imbarazzanti. Mentre andavo su la sua mano,stavolta solo la sinistra, rimase sempre sopra la mia, quindi avrei potuto constatare la sua reazione nel senso che mi avrebbe impedito di arrivare al seno bloccandomi. Avevo il cuore a mille e qualcosa sotto di me reclamava piu spazio perche per le dimensioni che aveva raggiunto il classico spazio dei boxer non bastava piu. Decisi di agire dato che una situazione simile non mi si sarebbe piu presentata. Arrivai finalmente a porre completamente la mia mano sul suo seno. Una palla di carne quasi perfettamente sferica. Dal tatto mi resi conto che indossava un reggiseno di pizzo e non quello imbottito. Probabilmente anche lei fu sorpresa della mia azione e si eccitò, lo notai (quando mi giravo verso di lei) dalla leggera "spinta" che il capezzolo imprimeva al vestito, ma sopratutto lo tastai con l'indice della mano. Una sensazione bellissima e veramente eccitante. Ad un certo punto decisi di andare oltre e prenderlo tra il pollice e l'indice e stringere un po. A quel punto a mia zia scappò un mugolio. Panico. Ci furono un paio di secondi di silenzio, mi garai verso di lei e ci guardammo negli occhi pero immediatamente il mio sguardo cadde nuovamente sulle sue tette. Stavolta le fissai piu a lungo e mi resi conto che il suo capezzolo stava veramente per bucare reggiseno e vestito, era diventato un chiodo. Levai d'istinto la mia mano dalla tetta come resomi conto di aver fatto qualcosa di sbagliato e chinai lo sguardo verso il basso. A quel punto intervenne lei chiedendomi
    -Beh....non ti piacciono più?
    -Cosa zia?
    -Guarda che l'ho notato che quando ti giravi verso me davi uno sguardo anche alle mie tette
    -Eh si.....behhh (non sapevo cosa dire)
    -E piano piano sei salito fin su per giocarci e guarda cosa hai creato (in riferimento al capezzolo turgidissimo)

    Il cuore batteva all'impazzata ed ero troppo confuso, pero mi feci coraggio.
    -si zia...volevo toccare il tuo seno, mi piace troppo e poi è cosi grande.....
    -Ti piacciono molto vero? Vorresti giocarci ancora?
    -Magari zia....sarebbe bellissimo

    A quel punto si alzò in piedi, si tolse il vestitino e slacciò il reggiseno facendo fuoriuscire le sue tette, rimandendo solo in mutande. Ero completamente in estasi, non credevo ai miei occhi. Mi apparvero davanti due tette bellissime con un'aurela scura dalle medie dimensioni e due capezzoli che spuntavano eretti come due chiodi.
    -Beh...che dici, ti piacciono, sono di tuo gradimento?
    Io impassibile ammiravo cio che avevo a pochi centimetri da me, senza dire nulla.
    -Finita qui la tua curiosità? Continuò lei.Dai riprendi da dove ti eri fermato, mi piaceva.

    A quel punto allungai la mano e ripresi a giocare con il capezzolo. Lo spingevo dentro, lo tittilavo e lo tiravo. Fece nuovamente dei mugolii, pero stavolta piu lunghi dato che non mi fermai. Allungai anche l'altra mano e feci la stessa cosa con l'altro seno. Non riuscivo a contenerle. Le sollevavo, le spostavo a sinistra e a destra, vedevo tutta questa massa rosa ballare. Avevo gli occhi sgranati. Ad un certo punto lei esclamo:
    -dai....assaggiale, succhiale.

    Erano bellissime parole un gran sogno. Il mio cazzo mi faceva troppo male, durissimo. Sicuramente si rese conto della protuberanza che si era creata dato che i pantaloncini non hanno una gran resistenza. Mi misi su un fianco e mi attaccai al capezzolo. Ci giocai in maniera forsennata con la lingua e il piacere la costrinse a chiudere gli occhi per godere. Succhiavo, roteavo la lingua attorno e capezzolo e allo stesso tempo con la mano schiacciavo la tetta, era come se non ne avessi mai abbastanza. Dopo un po mi venne un gran dolore al cazzo. Non ne potevo piu, mi faceva davvero troppo male e mi lamentai con un "ahiaaaaa" staccando la mano dalla tetta e portandomela sul cazzo. Questo attirò l'attenzione di mia zia che capì al volo.

    -Ti fa molto male, vero?
    -Si zia...molto, non ne posso piu.
    - Io conosco il giusto rimedio.

    Mi abbassò il pantaloncino e successivamente i boxer favorita dal mio movimento e lo vide:
    -Wow...ma è durissimo e anche tutto bagnato
    Cominciò a toccarlo con delicatezza, quasi lo volesse ammirare in ogni punto della sua lunghezza. Io mi rilassai e ripresi e giocare e succhiare le sue bellissime tette. Cominciò a farmi un bellissima sega e non ci volle molto prima che io esplodessi. Dopo un paio di colpi venni abbondantemente imbrattando la spalliera del divano. Mi preoccupai di ciò, ma lei mi tranquillizzò dicendomi che non era successo niente e che avrebbe sistemato lei. .
     
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