Il mistero sulla morte di Prince

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    E’ ancora oggi uno dei più grandi misteri che circonda la musica pop americana: la morte di Prince, avvenuta in circostanze misteriose il 21 aprile 2016. Il cantante di Purple Rain fu ritrovato accasciato sul pavimento di un ascensore nella sua residenza Paisley Park nel Minnesota.

    Il medico legale stabilì che il cantante fu ucciso da un’overdose accidentale di fentanyl, un potente oppioide. Ma come mai il cantante era dipendente da questa medicina? E chi è il vero responsabile della sua morte avvenuta a soli 57 anni?

    Sono tante le domande sull’improvvisa morte di Prince che ha lasciato i suoi fan in uno stato di profonda tristezza. L’artista era una persona riservata e non c’è motivo di credere che si sia suicidato, anche se la morte del figlio Amir, deceduto a soli sei giorni per una grave deformazione, chiamata sindrome di pfeiffer, lo aveva profondamente segnato.
    Prince era stato visto per l’ultima volta il 20 aprile 2016 mercoledì sera alle 20 nella sua residenza. Giovedì 21 aprile la polizia della contea di Carver aveva risposto ad una chiamata alle 9:43 del mattino dove qualcuno diceva di aver trovato il corpo senza vita di Prince, nell’ascensore della sua tenuta di Paisley Park.

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    All’arrivo sul luogo della scena, la polizia affermò che nessun altro era presente in ascensore e che il cantante non aveva segni di trauma. Alle 10:07 fu dichiarato morto.
    Prince cantante

    Roger Nelson, in arte Prince, era nato il 7 giugno 1958. Cantante, musicista, regista, attore e produttore il genietto di Minneapolis fu un’icona pop degli anni ’80 il cui nome derivava dalla band in cui suonava suo padre, i Prince Nelson Trio. Talentuoso e prolifico, il giovane Prince comincia a mixare i più svariati generi musicali, dal funk al soul, dal jazz al rock e pop fino a conquistare una folta schiera di fan che cominciano a seguire ogni sua impresa musicale.
    Il successo arriva nel 1984 con la canzone Purple Rain. Prince cura la colonna sonora del film omonimo diretto da Albert Magnoli e conquista l’Oscar per la miglior colonna sonora vendendo 15 milioni di copie solo negli USA. Altri brani che gli permisero di avere un enorme successo furono When Doves Cry (vinse un Golden Globe), Kiss, Scandalous e Cream, scritta mentre si guardava allo specchio.
    E’ stato uno dei primi musicisti a vendere musica online creando l’etichetta Paisley Park, ma con i social network ed Internet non ha mai avuto un rapporto idilliaco. Circa un anno fa decise di dire addio a tutta la musica in streaming, quindi a Deezer, Spotify, Apple Music e via dicendo, lasciando i suoi dischi solo su Tidal, piattaforma musicale di Jay Z. Prince era diventato un musicista controcorrente chiudendo tutti i suoi profili social. Negli ultimi anni aveva deciso di schierarsi contro le major discografiche per rivendicare la sua libertà di scelta artistica. In America era considerato la risposta demoniaca a Michael Jackson.

    Personaggio megalomane, anarchico e profetico amava creare attorno a sé atmosfere misteriose ed erotiche. Dalla creatività irrequieta aveva cambiato più volte il suo nome artistico: The Symbol, Tafkap, The Artist e via dicendo.

    Ha sempre composto e arrangiato e suonato le canzoni dei sui dischi passando da uno strumento all’altro. Ha pubblicato moltissime canzoni regalando successi mondiali anche ad altri cantanti, come Nothing compares to you di Sinead O’Connor.

    Artista dall’ambiguità sessuale, ha avuto tantissimi flirt con molte donne rivelando l’aspetto più tormentato del suo mito.
    La morte di Prince

    Sono molte le persone vicine a Prince che ancora oggi non sono in grado di dare una spiegazione sulla misteriosa morte di un uomo dallo stile di vita pulito, che oltre ad una dieta vegetariana aveva sempre evitato alcol e marijiuana. Eppure sembra che Prince avesse da sempre nascosto la sua dipendenza dal fentanyl, il farmaco che lo ha ucciso.

    Quello che è certo è che Prince soffriva di un dolore cronico all’anca e l’uso di quel tipo di medicinale, 100 volte più potente della morfina, forse serviva a trargli sollievo. Sei giorni prima della morte, durante un viaggio verso casa dopo un concerto ad Atlanta, il suo jet privato era stato costretto ad un atterraggio d’emergenza nell’Illinois per un malore in volo. Si disse che la star fosse stata colpita da un’influenza ma secondo fonti diverse la causa era stata un’overdose.



    Prima che morisse, erano in corso dei piani per far incontrare Prince con uno specialista delle dipendenze, ma gli sforzi di salvarlo sono purtroppo arrivati troppo tardi.

    Ad oggi il mistero che circonda la morte di Prince è quello su come egli abbia acquistato il farmaco che lo ha ucciso: il fentanyl. Gli investigatori hanno tentato di indagare varie piste ma dopo anni nessuno è mai stato arrestato. L’inchiesta è stata condotta dall’ufficio dello sceriffo della contea di Carver, Jim Olson, in collaborazione con la Drug Enforcement Administration.



    Gli inquirenti hanno intervistato le persone che erano presenti a Paisley Park il giorno in cui il corpo di Prince fu scoperto. Poiché non è stata trovata alcuna prescrizione, la certezza da parte degli investigatori è che il fentanyl in possesso di Prince proveniva dal mercato nero. Purtroppo senza una traccia cartacea ufficiale capirne la provenienza non è facile e ogni affermazione non può che essere una supposizione.

    Nei giorni successivi alla morte di Prince sono stati comunque ascoltati due medici che avevano seguito il cantante di Kiss durante le sue cure:

    Il dottor Michael T. Schulenberg, che seguì Prince prima della sua morte e che arrivò nella casa del musicista quando già era morto. Gli investigatori hanno interrogato più volte il medico Schulenberg e, poiché aveva prescritto un farmaco non dichiarato a Prince, avrebbe ricevuto un mandato di perquisizione per le cartelle cliniche del musicista.

    Schulenberg aveva curato due volte nelle ultime settimane Prince e lo aveva ricevuto il 7 aprile, giorno in cui l’icona americana aveva cancellato uno spettacolo ad Atlanta, ed il 21 aprile (giorno prima della sua morte). Durante le due visite il medico aveva eseguito dei test e prescritto dei farmaci per un disturbo non rivelato. Il motivo della sua visita presso la casa di Prince era dovuta alla consegna dei risultati dei test effettuati.

    Il dottor Howard Kornfeld, uno specialista in dipendenza da oppioidi in California, era stato chiamato da un amico di Prince per curare il musicista dalla sua dipendenza. Il figlio del dottor Kornfeld, Andrew, arrivò a Paisley Park dopo che Prince era morto con una piccola dose del farmaco Suboxone, un agente anti-dipendenza, non legalmente autorizzato ad essere somministrato.


    Oggi gli investigatori hanno abbandonato la pista dei due medici e di Andrew Kornfeld. Il Dr. Schulenberg ha lasciato il suo incarico al North Memorial Health Care subito dopo il decesso di Prince, ed ora lavora presso un’altra clinica. Non ha mai specificato quale farmaco prescrisse alla star americana.

    Un avvocato di Andrew Kornfeld ha detto che il figlio del dottore Kornfeld, si era recato nella casa del musicista per discutere di un piano di trattamento anti-dipendenza e aveva portato con sé un farmaco da somministrare e da dare al medico locale. Ad oggi il dottor Kornfeld continua a gestire un centro di cura in California, e suo figlio Andrew continua a lavorare con il padre.

    Andrew è stato colui che quella mattina aveva avuto la freddezza di chiamare il 911, anche se Prince era morto da parecchie ore.
    Gli oppioidi

    Dopo la morte di Prince sono stati approvati dei cambiamenti normativi. E’ stata ridotta del 25 percento la quantità di oppioidi prodotti negli Stati Uniti. Inoltre si è scoperto che le overdose di oppioidi sono state fatali a circa 33 mila persone nel 2015 e che negli ultimi anni le overdose di oppioidi sono aumentate.


    Il fentanyl è contrabbandato da laboratori cinesi e messicani ed è effettivamente il più potente tra gli oppioidi, addirittura 50 volte più forte dell’eroina. La sua produzione è molto economica e spesso viene mascherata in costose pillole antidolorifiche.

    Per affrontare l’epidemia di oppioidi l’associazione Comprehensive Addiction and Recovery Act (CARA) ha investito 181 milioni di dollari mentre i funzionari del Minnesota hanno imposto nuove leggi per evitare facili prescrizioni di oppioidi da parte di medici e farmacisti.
    La morte del figlio e la Sindrome di pfeiffer

    Tra le cause della morte di Prince si parlò inizialmente di suicidio. Prince aveva avuto una relazione con Mayte Garcia (sposata dal 1996 al 1999) da cui nacque Amir. Il bimbo, nato il 16 ottobre 1996, morì dopo soli 6 giorni a causa della sindrome di pfeiffer, una malattia genetica che provoca la fusione prematura delle ossa del cranio.
    Il trauma della scomparsa spinse il cantante a separarsi da Mayte per poi chiederne il divorzio.
    Tutte le donne di Prince

    La giovane Mayte Garcia non è stata l’unica donna del cantante Prince. Alto 1,58 il folletto della musica pop americana ha avuto tra le sue braccia tantissime donne bellissime, alcune anche molto famose.

    Uno dei primi amori fu con Sherilyn Fenn, attrice americana divenuta famosa grazie al ruolo di Audrey Horne in Twin Peaks. Subito dopo ha avuto una relazione con Jill Jones a cui dedicò il brano She’s always in my hair. Nel 1978 è la volta di Sheila E, regina delle percussioni nel film concerto Sign o’ the times. Dal 1980 al 1985 ha un rapporto con Susan Moonsie, una delle Vanity 6, il trio vocale creato da Prince.
    Successivamente cadono nelle sue braccia: Denise Katrina Matthews e subito dopo Apollonia, la musa ispiratrice dei tempi d’oro di Purple Rain. Dopo due anni d’amore con Susannah Melvoin, è la volta di Devin DeVasquez, Sasanna Hoffs, Catherine Vernice Glover e infine della bellissima attrice Kim Basinger, l’attrice del film 9 Settimane e mezzo. I due si conobbero durante le riprese del film Batman di cui Prince scrisse la colonna sonora. Le nozze erano in previsione ma Kim lasciò il folletto di Minneapolis per i continui tradimenti di lui.

    Negli anni ’90 Prince ha altre storie con modelle e cantanti come Carmen Electra, Heidi Mark, Madonna e la regista Tory Byer. Nel ’96 sposa Mayte Garcia da cui divorzierà qualche anno dopo. Nel 2001 si sposa nuovamente con Manuela Testolini, con cui rimarrà legato fino al 2006. Altre relazioni sono state con Bria Valente e la ballerina Misty Copeland.
    La tomba di Prince e gli eredi

    Le ceneri di Prince sono nella sua stanza preferita, l’atrio, e sono conservate in un’urna protetta contenuta in un involucro di plastica smerigliato. L’urna ha la forma della sua residenza iconica e include elementi di interior design che imitano l’arredamento della sua famosa casa.

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    Paisley Park a Chanhassen, Minnesota, chiamato anche il mitico santuario creativo di Prince, è aperto per visite guidate con tariffe che si aggirano sui 46 dollari. L’ascensore in cui Prince è morto non è visibile durante il tour.

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    La tenuta vale circa 300 milioni di dollari e ad oggi il giudice ha individuato sei eredi, tra fratelli e sorellastre. Sono state respinte le affermazioni di altri possibili eredi, tra cui una donna che dichiarò che il suo matrimonio con Prince era stato tenuto segreto dalla CIA.
     
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