Simon Le Bon accusato di molestie sessuali

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    La 47enne Shereen Hariri racconta che il cantante dei Duran Duran l'avrebbe «pesantemente palpeggiata a un evento nel 1995 a Los Angeles». Lui replica su Facebook: «Semplicemente falso».



    L'ombra delle accuse per molestie sessuali si allunga anche su un'icona del pop mondiale e un sex symbol degli Anni 80. Il cantante Simon Le Bon è stato accusato da una fan di averla palpeggiata mentre firmava autografi al negozio di dischi di Los Angeles dove lei lavorava. L'episodio risalirebbe al 1995 e la donna, Shereen Hariri, ha raccontato che il leader dei Duran Duran nell'occasione avrebbe «massaggiato la sua natica destra» e poi con la mano si sarebbe «fatto largo tra i miei glutei fino ai miei genitali».

    LA SMENTITA: «SEMPLICEMENTE FALSO»


    Le Bon ha smentito le affermazioni in un post pubblicato sulla pagina ufficiale di Facebook della band. «Il comportamento di cui la signora Hariri mi accusa sarebbe assolutamente inaccettabile allora come oggi. Ma l'accusa è semplicemente falsa. Quando la signora mi ha contattato per la prima volta le ho proposto di incontrarla di persona in modo da poter chiarire la vicenda. Invece ha deciso di continuare a farsi pubblicità. Sono sempre stato una persona che ammette i propri errori. Ma non posso scusarmi per qualcosa che non ho fatto». Diversa è la versione data dall'avvocato della Hariri, che ha spiegato al Detroit Free Press che il signor Le Bon aveva rifiutato un incontro proposto dalla sua assistita, cosa che l'ha spinta a rendere pubblica la faccenda.

    LA DONNA: «TERRORIZZATA, ORA BASTA TACERE»


    La donna, oggi 47enne, ha raccontato che l'episodio la lasciò «scioccata e completamente paralizzata» e di aver avuto «paura della conseguenze» di una sua eventuale denuncia. «Per la stampa sarei stata “la ragazza che accusa Simon Le Bon”. Saresi stata probabilmente licenziata, respinta, ignorata e forse anche odiata. Ma ora voglio che tutti sappiano cosa mi ha fatto quest'uomo. Spero che faccia ammenda a sua moglie e alle sue figlie». Quindi ha anche chiarito come non sia a caccia di un risarcimento, ma voglia semplicemente delle scuse.

    L'ASSISTENTE DI LE BON: «ERO PRESENTE, ACCUSE RIDICOLE»

    L'assistente di Le Bon, Katy Krassner, che ha raccontato di essere stata presente in quella circostanza, ha negato la possibilità che i fatti raccontati da miss Hariri possano essere accaduti realmente. «Simon non è mai stato fuori dalla mia vista per tutto il giorno. Era seduto proprio accanto agli altri membri della band, di fronte alle telecamere e pensare che da li possa aver molestato qualcuno è semplicemente ridicola».
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