Tutti gli ammessi per il bando 5G: Fastweb, Iliad, Linkem, Open Fiber, TIM, Vodafone e Wind Tre

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    Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha comunicato ieri i nominativi delle società ammesse alla partecipazione alla procedura di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze relative al 5G.

    Saranno ben in sette a competere (e a dover far pervenire una prima proposta economica entro il prossimo 10 settembre): Fastweb, Iliad Italia, Linkem, Open Fiber, TIM, Vodafone Italia e Wind 3.
    Tra i sette partecipanti, Iliad ha già manifestato l’interesse per partecipare alla procedura per il lotto riservato in banda 700 MHz (uno solo dei lotti messi a disposizione e che gli spetta di diritto come nuovo entrante sul mercato).

    In ballo ci sono 1275 MHz di spettro nelle bande 700 MHz, 26 GHz e 3.7 GHz. Non tutte però saranno disponibili da subito. Le frequenze su banda 700 MHz sono oggi in mano ai broadcaster televisivi e saranno le ultime ad essere disponibili in ordine di tempo (bisognerà attendere luglio 2022).

    Ci sono poi le porzioni di spettro delle frequenze 3600-3800 MHz (quelle impiegate nei siti di test per il 5G a Milano, L’Aquila, Prato, Bari e Matera), i cui diritti varranno per 19 anni e saranno completamente disponibili entro la fine di questo 2018, quindi subito utilizzabili dagli operatori.

    Infine c’è il blocco 26.5-27.5 GHz, ovvero quello delle frequenze più elevate che forniscono le migliori prestazioni in termini di velocità e che stando alle indiscrezioni pubblicate da CorCom (tutte da verificare ovviamente), sarebbero quelle per cui Open Fiber nutre maggiore interesse.

    Sarà interessante scoprire chi si aggiudicherà i lotti migliori, ma soprattutto scoprire quanti anni dovranno passare prima che un gestore di rete concederà il 5G anche ai diversi MVNO attivi in Italia.

    Da questo punto di vista, Fastweb Mobile (che ha di recente acquisito le frequenze 3.5 GHz da Tiscali) sul 5G punta davvero tutto e, in caso di assegnazione di uno o più porzioni di spettro, sarà il primo “virtuale” (Full MVNO) a possedere anche una propria rete mobile.

    E gli scenari sono davvero interessanti: in un futuro non troppo lontano, da una parte offrirebbe ai propri clienti connessioni 5G in totale autonomia, dall’altra proseguirebbe con lo sfruttare la copertura di rete 2G/3G/4G di TIM, un caso davvero unico in Italia.

    via universofree.com
     
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