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I funghi sono buoni, sono ipocalorici, ma sono anche pericolosi, soprattutto se non si conoscono. Le intossicazioni sono sempre numerose ed è per questo che gli esperti del Centro antiveleni dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno stilato un importante decalogo. 1) Non raccogliere i funghi se non si è in possesso del tesserino autorizzativo
2) Tutti i funghi raccolti - e non acquistati - vanno sottoposti al controllo di commestibilità degli Ispettorati micologici delle Asl, disponibili in tutto il territorio nazionale
3) Per la raccolta utilizzare contenitori idonei e aerati come i cestini. Non usare buste di plastica
4) Non consumare funghi raccolti lungo le strade o in luoghi che potrebbero essere contaminati (industrie, campi agricoli)
5) Non è vero che i funghi che crescono su gli alberi non sono tossici
6) Consumare funghi in quantità moderate
7) Cuocere i funghi sempre senza coperchio allo scopo di far evaporare le tossine termolabili
8) Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica: attenzione alla conservazione
9) Non somministrare funghi a bambini in età prescolare, per la loro immaturità digestiva verso questi alimenti
10) Non ingerire funghi in gravidanza
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Marco Marano, responsabile del Centro antiveleni del Bambino Gesù, ha commentato:
"Una buona parte di queste intossicazioni non è dovuta all’ingestione di funghi velenosi, ma a un uso scorretto di questo alimento. Spesso, infatti, i funghi vengono mangiati senza un'adeguata cottura, in cattivo stato di conservazione, in fase troppo avanzata di maturazione o in eccessiva quantità. Un fungo commestibile non deve assolutamente essere mangiato se sono presenti segni di decomposizione, a causa di alcune proteine pericolose (putrescina, cadaverina e istamina) che si formano proprio durante la fase di maturazione/decomposizione".
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