Scuola: maturità, alternanza scuola lavoro, cosa cambia

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    Alcune sono novità tecniche, come le iscrizioni per il prossimo anno scolastico che partono in anticipo. Altre sono cambiamenti che toccano le precedenti riforme della scuola, a partire dall’alternanza scuola-lavoro.

    ISCRIZIONI
    Si fanno in anticipo rispetto al passato le iscrizioni, sempre on line, all’anno scolastico 2019-2020. Per tutte le scuole di ordine e grado (dalle elementari alle superiori) le iscrizioni vanno dalle 8 del 7 gennaio alle 20 del 31 gennaio 2019. Già dal 27 dicembre 2018, sarà possibile registrarsi sul portale www.iscrizioni.istruzione.it.

    TEMPO PIENO
    Un emendamento alla Legge di Bilancio prevede di introdurre il tempo pieno in tutte le scuole elementari. Secondo quanto annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio via social «i bambini potranno stare più tempo a scuola, potranno avere un percorso di istruzione più lungo, che gli consenta di stare più con gli insegnanti e di approfondire ancora di più le materie, e allo stesso tempo permetterà ai genitori che lavorano tutto il giorno di sapere che anche il pomeriggio il loro figlio o la loro figlia starà a scuola con gli insegnanti, avrà un percorso formativo ancora più ricco».

    Lo stanziamento è per duemila posti dai insegnanti. Una goccia nel mare. I dati ufficiali del Miur sull’anno scolastico 2016/2017 su 133mila classi di scuola elementare 45mila a tempo pieno sono a tempo pieno e 88mila a modulo, per la maggior parte al Sud. Per coprirle tutte servirebbero 40mila nuovi docenti.

    MATURITÀ
    L’ultima novità riguarda l’esame di maturità. Come era già stato annunciato le prove scritte saranno due e non tre (addio al quizzone). Sei ore per la prima prova, quella di italiano, il 19 giugno 2019. Sette le possibili tracce proposte riferite a tre tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

    Cambia la seconda prova. La versione di latino o greco non sarà più un semplice testo da tradurre, ma avrà informazioni sull’opera, parti tradotte e una contestualizzazione per arrivare a rispondere a tre quesiti. Potrà essere mista come allo scientifico potrà contenere matematica e fisica. Le materie della seconda prova saranno rese note a gennaio. L’Invalsi non entra nella media.

    Nel colloquio orale verrà chiesto ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi, lingue straniere comprese. Dovrebbero essere accertate anche le competenze di Cittadinanza e Costituzione. Le esperienze dell’alternanza-scuola lavoro finiscono qui con una relazione o un progetto multimediale.

    ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
    Fra i criteri per l’ammissione all’esame non c’è più la frequenza all’alternanza scuola-lavoro. Secondo il ministro dell’Istruzione Bussetti non c’è volontà di eliminare un percorso, ma di potenziarlo. «La stiamo rilanciando. Riportandola al suo vero obiettivo che è quello di formare meglio i nostri ragazzi, non di fargli fare un apprendistato occulto».

    Altro dicono i numeri. Con il decreto milleproroghe e una circolare esplicativa ministeriale viene cancellata la parte considerata più innovativa della precedente riforma. C’è una riduzione di ore e di spesa: 56,52 milioni di euro su 97,05. Negli istituti professionali da 400 ore nel triennio, si passa a non meno di 180, nei tecnici da 400 a non meno di 150, nei licei da 200 ore a non meno di 90.
     
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