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A volte la vita da guardia forestale comporta delle strane scoperte. Così è stato anche per Mark André. L’americano era intento a segnare gli alberi che avrebbero dovuto essere tagliati di lì a poco. Tuttavia, questo successe in una zona dove lui non era mai stato prima in veste di guardia forestale.
Dopo alcune ore di lavoro e dopo aver segnato vari alberi nella fitta foresta, Mark si trovò davanti a qualcosa di strano: una cabina abbandonata. Non c’era nessuno nelle vicinanze e la cabina non sembrava essere stata abitata o visitata per anni, dato che era difficile da raggiungere.
La domanda che Mark si fece è questa: come è arrivata qui questa casetta? La cabina si trovava nel mezzo della foresta Arcata nel nord della California ed era molto difficile da raggiungere. L’ultima volta che Mark aveva visitato quella zona era stata negli anni ’80! Poiché la cabina era così ben nascosta, la casetta non si notava assolutamente. Soltanto quando Mark vi trovò letteralmente davanti, riuscì a notare la cabina. Se l’obiettivo era mantenere un basso profilo, la missione del costruttore era andata a buon fine.
Era chiaro che la cabina fosse stata illegalmente costruita. Alla guardia forestale Mark vennero in mente ancora più domande! Oltre al fatto che la costruzione fosse difficile da scoprire, la cabina si trovava ancora in buone condizioni ed era stata assemblata in modo solido. Non era una semplice cabina fatta di piante, rami e legno. No, questa era pura classe.
Per una cabina nel mezzo di un bosco, questa era comunque piuttosto grande, con i suoi 4 metri di larghezza e 5 di altezza. Inoltre aveva un tetto spiovente, una veranda, una tettoia e i muri erano fatti di compensato. Addirittura le fondamenta erano di cemento. Chiaramente il lavoro di un professionista. La cosa più impressionante era la mancanza di un sentiero che portava alla casetta. Era perciò impossibile da trovare per un estraneo.
   
“Ho notato la cabina solo nel momento in cui mi sono trovato letteralmente ad 1 metro di distanza”, disse Mark. “Inoltre si trovava in un posto dove non va nessuno”. La guardia forestale notò anche che la zona della cabina di legno era molto pulita, il che normalmente non accade intorno agli altri capanni nel bosco. Questo professionista non solo aveva un occhio per i dettagli, ma aveva anche a cuore l’ambiente.
La guardia forestale Mark si incuriosì e decise di chiamare i suoi colleghi per aprire la cabina. Ovviamente dovette comunicare le sue coordinate GPS, poiché altrimenti Mark sarebbe stato impossibile da trovare. Quando i suoi 3 colleghi Javier Nogueira, Nick Manfredonia e Heidi Groszmann arrivarono, iniziarono a forzare la serratura. In quattro riuscirono ad aprirla e scoprirono un eccezionale contenuto.
I quattro non avevano idea di ciò che avrebbero trovato nella cabina. Forse era piena di trappole, o magari c’era qualcuno dentro, quindi era d’obbligo agire con cautela. Con le pistole puntate entrarono lentamente all’interno. Non sembrava esserci nessuno nella cabina. Poterono riporre le pistole, ed era il momento di perquisire attentamente il posto. Ci sarebbero stati degli indizi sulla persona che vi abitava/abita?
Lo spazio comprendeva un piccolo salotto e addirittura un piccolo cucinino con diversi oggetti casalinghi. C’erano soprattutto prodotti a lunga conservazione come legumi, noci e anche molto cibo in scatola. Chi abitava nella cabina era ben preparato a rimanervi per un lungo periodo.
   
Nel salottino della cabina si trovava una sedia a dondolo e addirittura un tavolino da caffè con sopra una piccola teiera. Il proprietario aveva anche fatto i conti con il freddo, dato che c’era anche una stufetta. Per essere una cabina nel mezzo di un bosco, si trattava di una cabina abbastanza lussuosa!
Nell’altro angolo della stanza c’era anche una libreria attaccata al muro, con diversi libri sopra. Come ‘Catch Me If You Can’, ‘Medicinal Plants’ e ‘The Pacific West’. La guardia forestale Mark e i suoi tre colleghi giunsero alla conclusione lì ci vivesse una persona anziana. Anche perché avevano trovato alcune audiocassette.
Dopo aver perlustrato con cura la cabina, i quattro si erano fatti un’idea più precisa della persona che l’aveva costruita. Incredibilmente, avevano trovato una lista scritta a mano. Sopra c’era scritto: ‘Cose da fare e da comprare’. C’era anche una data: 22 gennaio 2011. La lista dava un’immagine del proprietario ancora più precisa. Ma in quel momento la storia prese un’altra piega…
Le guardie forestali decisero di perlustrare la cabina più in profondità e trovarono un giornale risalente a marzo 2015. Con questo ritrovamento crearono una specie di cronologia, per avere un’idea più precisa del proprietario. Alla fine lasciarono una notifica di sfratto per il proprietario, nella speranza che questi si facesse avanti. Ciò risultò in una nuova svolta.
   
Le guardie forestali decisero di tornare nella cabina dopo qualche settimana, per vedere se ci fosse stato qualcuno dentro che aveva fatto qualcosa con la notifica di sfratto. Rimasero scioccati: l’intera cabina era scomparsa! L’unica traccia che era rimasta del posto dove un tempo si trovava la cabina era un ‘simbolo abusivo’ nel terreno, fatto di carbone.
“Questa è stata la rimozione di una cabina più pulita che io abbia mai visto!”, disse Mark. “Non è stato lasciato nemmeno un chiodo”. Chi fosse la persona responsabile di tutto ciò non si è mai saputo. Molto probabilmente, questa persona si troverà ancora nei guai, nonostante abbia lasciato tutto ben pulito. La cabina misteriosa rimane dunque tuttora un grande mistero!
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