Stratolaunch è l’aereo più grande del mondo, è ancora in fase di test e non ha ancora effettuato alcun volo di prova, ma il momento sembra essere vicino dopo l’ultima prova di taxi veloce.
A cosa serve? Per lanciare satelliti, veicoli spaziali riutilizzabili e altri veicoli di lancio medio pesante. Tutti progettati appositamente per essere integrati sotto l’ala dell’aereo più grande al mondo.
Per ora però manca ancora la prova decisiva, il volo. Un aereo enorme, che però può contare su una struttura leggera e su un’ala più lunga di un campo di calcio. Dotato di doppia fusoliera e doppio cockpit, solo uno dei due è utilizzato per pilotare, Stratolaunch è realizzato in materiali compositi, in particolare fibra di carbonio, che consentono di ridurre il peso della struttura e permetterne una elevata solidità.
La distanza tra un’estremità e l’altra dell’ala ha una dimensione di 117 metri, le fusoliere 73 metri, il piano di coda si trova a 15 metri da terra. Il gigante dei cieli è dotato di sei motori Pratt & Whitney progettati per il 747 da cui prende anche il sistema dei carrelli, ben 28 ruote sostengono l’aereo più grande mai realizzato.
Il peso massimo al decollo è di 589670 Kg, per fare un paragone, un 747 di linea ha un peso di poco superiore ai 442 mila chilogrammi per una lunghezza di 70 metri e un’apertura alare di 64 metri.
Max Takeoff Weight (MTW) o massimo peso al decollo, è il peso incluso quello del velivolo, serbatoi pieni e carico pagante che in questo caso è pari a circa il 50 per cento del totale.
10 ore il tempo di volo massimo per una distanza di 1852 Km almeno a livello teorico visto che Stratolaunch, l’aereo più grande al mondo non ha ancora spiccato il volo, riuscirà a librarsi in aria?
Come si può vedere dalle immagini, l’ala di Stratolaunch non è particolarmente complicata come può essere l’ala di un normale aereo di linea. Questo perché la superficie è talmente ampia che consente di catturare una quantità d’aria impressionante e poi al velivolo non sono richieste particolari manovre.
Questo, insieme ai sei motori turbofun in grado di erogare una spinta fino a 90.000 lb e al peso contenuto del velivolo dovrebbe consentire all’aereo di spiccare il volo.
Lo Scaled Composites Model 351 (anche soprannominato “Roc”) questo il nome, per ora, dell’aereo più grande al mondo che per decollare ha bisogno di una pista di almeno 4 Km.
Ad oggi sono diversi i test eseguiti che alla fine porteranno al primo tentativo di decollo, da quel momento in poi i voli saranno molto frequenti per poter poi richiedere la certificazione della FAA, la Federal Aviation Administration, e quindi iniziare con le spedizioni in orbita. Stratolauch, scopi e vantaggi Principalmente satelliti di piccoli dimensioni, specialmente quelli per le telecomunicazioni, ma non solo. Il lancio dei satelliti avviene tramite razzi che partono da piattaforme di lancio fisse.
Questo comporta costi elevati, condizionamenti meteorologici e limiti temporali per attendere le cosiddette finestre di lancio.
Utilizzare un aereo per lanciare satelliti (e altro) permetterà di ridurre molto i costi, i tempi e quindi di aumentare il numero di lanci o per meglio dire, dei voli.
In realtà, Roc non arriverà fin nello spazio, ma ad una quota di 35 mila piedi (poco più di 10 Km) sgancerà il proprio carico che nel caso dei satelliti è un razzo che avrà il compito di portare nello spazio il satellite.
Il settore è di interesse anche per altre aziende, Virgin Orbit è infatti il diretto concorrente di Stratolaunch. Virgin ha sviluppato il razzo Orbit per lo stesso scopo, ma con la differenza che lo ha adattato ad un Boeing 747-41R, quindi ad un aereo già pronto e in attività dal 2001.
Stratolaunch, l’aereo con l’apertura alare più grande mai realizzata, ha compiuto il suo primo volo sul deserto del Mojave, in California, trasformando in realtà un sogno del cofondatore di Microsoft Paul Allen, deceduto pochi mesi fa, nell’ottobre del 2018.
Il capo esecutivo della Stratolaunch Systems Jean Floyd ha detto che l’aeroplano ha compiuto uno “spettacolare” atterraggio raggiungendo appieno l’obiettivo. La Stratolaunch, fondata dallo stesso Allen, punta a competere sul mercato dei velivoli pensati per il lancio di piccoli satelliti. “E’ stato un momento emozionante – ha aggiunto Floyd in una videoconferenza – osservare di persona questo uccello maestoso spiccare il volo, vedere il sogno di Allen prendere vita davanti ai miei occhi”. “Quando l’ho visto – ha proseguito – ho sussurrato un ‘grazie’ a Paul per avermi reso parte di questo importante successo”. Il colossale Stratolaunch, un jet a doppia fusoliera con 117 metri di apertura alare, è decollato dalla stazione aerospaziale del Mojave alle 7 di ieri (le 16 in Italia) e percorso 112 chilometri sul deserto a nord di Los Angeles in due ore e mezza, ad una velocità massima di 304 chilometri l’ora e a un’altezza massima di 5.181
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