Le offerte in chiesa si effettuano con il Pos

l'innovazione arriva in chiesa, ma non tutti sono d'accordo

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    Una singolare iniziativa è stata inaugurata nelle chiese di Chioggia (Venezia): l’installazione del Pos per le offerte. Chi vuole prenotare una messa o accendere una candela può passare la carta di credito sul terminale elettronico per i pagamenti. Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia.
    L’idea è del vescovo di Chioggia, Monsignor Adriano Tessarollo, che ha fatto installare i terminali Pos per carte di credito in tre chiese della cittadina vicino a Venezia. Un modo per mettere le istituzioni religiose al passo con i tempi e andare incontro ai fedeli a corto di spiccioli.
    Grazie al nuovo sistema elettronico, inoltre, le offerte si potranno effettuare direttamente da casa, tramite il sito web “donatelumen.org”, al quale si potrà accedere da smartphone o da computer per scegliere la chiesa alla quale elargire la donazione e ovviamente l’importo. Tramite il sito web, inoltre, si potranno prenotare le messe, indicando il giorno e la ricorrenza per cui è chiesta la funzione religiosa e versando l’offerta corrispondente. Un modo per andare incontro ai fedeli che non possiedono una carta di credito. L’importo delle offerte va da un minimo di 30 centesimi per quella “libera” ad una base di 17 euro per la “Santa Messa in data vincolata”.
    Non tutti, però, sono d’accordo con l’iniziativa e sono arrivate le prime critiche di chi accusa le istituzioni religiose di essere diventate “simili a un supermercato”. Monsignor Tessarollo, tuttavia, difende la sua scelta e al Corriere del Veneto spiega: “Questa è la prima volta che si introduce un sistema del genere in Italia, all’estero è invece molto diffuso. Non sorprende quindi che la prima donazione sia arrivata da turisti. Voglio rassicurare i fedeli, però – ha aggiunto -, dicendo che rimarranno attivi anche i normali canali per versare le offerte”. Quindi si potrà continuare ad usare i contanti, banconote o monete.
    Non è la prima volta, comunque, che la chiesa diventa tecnologica. I fedeli hanno a disposizione applicazioni come “Cei”, che consentono di consultare sullo smartphone il  breviario dei sacerdoti. Insieme alle preghiere, vengono forniti passi, salmi e testi da consultare nelle varie ore della giornata, con gli audiolibri per chi non si può leggere lo smartphone.
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