Qualche curiosità sul disco NEVERMIND dei Nirvana

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    "Nevermind" avrebbe dovuto intitolarsi "Sheep", "pecora": l'idea fu proposta da Kurt Cobain come riferimento all'omologazione che caratterizza la società americana. Solo in seconda battuta si optò per la fusione - tecnicamente scorretta, dal punto di vista grammaticale - tra le parole "never mind", che in inglese formano l'espressione "non importa".
    La ghost track "Endless Nameless", posizionata dopo dieci minuti di silenzio la dodicesima e ultima traccia, "Something in the Way", non fu inserita per un errore di stampa nelle prima 50mila copie del disco messe in commercio: il brano, una jam session improvvisata all'insegna del noise, fu "catturato" in modo semi-accidentale dal fonico di studio, che lasciò il registratore acceso dopo un tentativo di registrare "Lithium".
    Il neonato che nuota sulla copertina del disco doveva essere una neonata, almeno secondo il fotografo Kirk Weddle, al quale venne assegnato il compito di realizzare lo scatto. Weddle presentò al gruppo due fotografie, una di un maschio, e un'altra di una femmina, facendo sapere alla band di preferire quest'ultima. L'etichetta del gruppo, tuttavia, insistette per avere sulla cover la foto di un giovanissimo Spencer Elden, figlio di un amico del fotografo che all'epoca aveva solo quattro mesi.
    Sul retro della copertina di "Nevermind" sono visibili anche i Kiss: il gruppo di Gene Simmons, una delle passioni giovanili del frontman, è presente in un'immagine inserita in un collage realizzato dallo stesso Kurt Cobain.
    La festa di presentazione di "Nevermind" fu piuttosto avventurosa, e finì con l'espulsione del gruppo dal party. L'incidente ebbe luogo al Rebar di Seattle, locale conosciuto ma non troppo capiente. La situazione degenerò quando Cobain e soci, già piuttosto alticci, iniziarono a lanciare del cibo sugli invitati. Fu allora che il servizio d'ordine del locale indicò la porta al re del grunge e alla sua corte...
    "Nevermind" marcò l'ingresso nel gruppo in pianta stabile del futuro leader dei Foo Fighters, Dave Grohl: fu lui, infatti, a suonare quasi tutte le parti di batteria, eccezion fatta per i piatti suonati sull'acustica "Polly" dal suo predecessore, Chad Channing. Tuttavia, è in dubbio se Grohl possa essere considerato il quinto o sesto addetto alle pelli del trio: prima di lui, i Nirvana ne cambiarono talmente tanti - tra i quali anche Dan Peters dei Mudhoney e Dale Crover dei Melvins - da perdere il conto.
    La prima versione del celebre video di "Smells like teen spirit" - girato con un budget stimato compreso tra i 30 e i 50mila dollari - non piacque del tutto a Kurt Cobain: bollando il montaggio finale del regista Samuel Bayer come "una specie di pubblicità patinata" il cantante e autore impose l'inserimento di sue scelte prima della messa in onda definitiva.
    "Nevermind" fu un clamoroso successo commerciale: il disco spodestò "Dangerous" di Michael Jackson dalla vetta della classifica di vendita americana (ma venendo a sua volta sfrattato, la settimana successiva, dalla superstar del country Garth Brooks con "Ropin the Wind"). Del disco sono state vendute 11 milioni di copie nei soli Stati Uniti e 30 in tutto il mondo. Nonostante ciò, l'unico brano ad entrare nella top ten dei singoli più venduti negli USA fu solo "Smells like teen spirit".
    Tale successo rischiò di travolgere e distruggere la band, che sei mesi dopo la pubblicazione di "Nevermind" si trovò ad affrontare la peggiore crisi della propria carriera: viste le performance commerciali, Cobain - che del gruppo non fu solo il frontman e il chitarrista, ma anche il paroliere e il principale compositore - chiese di beneficiare di una percentuale più alta di diritti rispetto ai suoi compagni, che per tutta risposta minacciarono di lasciarlo solo nell'avventura dei Nirvana.
    Di certo, divenuti una delle band più celebri del pianeta, i Nirvana non mancarano di causare non pochi problemi all'establishment discografico e televisivo: invitati a eseguire "Lithium" agli MTV Video Music Awards del '92, Cobain e soci crearono il panico in cabina di regia suonando uno stralcio dell'allora inedito "Rape me", che i vertici del network decisero di censurare quasi integralmente con una carrellata di spot pubblicitari.
    La fama attirò inevitabilmente l'attenzione dei colleghi più blasonati, che non mancarono di corteggiare i Nirvana per cercare di conquistare il fenomeno emergente. Per esempio, lo stesso Axl Rose propose al trio di Seattle di fare da gruppo spalla al tour che nel 1992 vide in azione sullo stesso palco due giganti del rock mondiale, Guns N' Roses e Metallica. La classica offerta che non si può rifiutare, ma che invece Kurt Cobain rifiutò, bollando la band di "Appetite for destruction" come "gente senza talento che fa musica di merda da bianchi".
     
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