Amare Dio secondo la propria religione

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    Gentile Orlando,

    io non cerco di distruggere la fede di nessuno, solo pongo domande che pongo anche verso ciò in cui credo io stesso.
    Non ho mai cercato e non cerco una religione "di comodo" dove quel che viene insegnato sia concorde con quello che penso, al contrario cerco sempre una religione che con logica risponda alle domande più importanti e che abbia coerenza.

    La resurrezione descritta nella Bibbia ha logica e coerenza, infatti con tutte le limitazioni che ha l'uomo, ugualmente è riuscito a comprendere che da una semplice cellula si può "ricostruire" una persona identica ad una morta (clonazione)... ovviamente tale processo è paragonabile alla "scoperta dei segnali di fumo" per comunicare a lunghe distanze in confronto con un cellulare ultimo modello in 3D. Dio può gestire gli elementi chimici miliardi di volte meglio di un qualsiasi scienziato e con elementi chimici che noi ancora non conosciamo.

    Invece la reincarnazione non ha logica ne coerenza...e non lo dico per te, lo chiedo e non ho ricevuto risposte logiche e coerenti. Non parlo di risposte che io possa accettare Orlando, ma di logica e coerenza. Ti faccio un esempio... se nel film di Aladin (Disney) il protagonista chiede al genio di diventare Principe, perché poi nei fatti non diventa un principe ma solo appare come un principe? é vestito e fa l'entrata di un principe, ma se aveva chiesto di essere principe, allora il genio avrebbe dovuto dargli un vero regno e farlo diventare un vero principe. Ovviamente è un film, quindi mai crederei che sia verità, ma moltissimi film offrono coerenza nella loro trama, invece Aladin è incoerente. Ugualmente mi è piaciuto ma è incoerente. Se fosse stato coerente mi avrebbe convinto come logica ma certamente non avrei creduto nel genio...rimane una favola.

    Con questo ti voglio dire che le mie domande sono volte a cercare coerenza in qualcosa anche se magari poi nell'insieme ugualmente non per me rimarrà irreale.
    E la credenza della reincarnazione non mi ha offerto ne logica ne coerenza, e credo che sia legittimo per chiunque fare domande sincere a chi crede in qualche cosa. Non trovi?
    La reincarnazione non è logica perché è dimostrato che per migliorare nella vita dobbiamo ricordare, solo possiamo crescere e migliorare quando ricordiamo chi siamo e cosa abbiamo fatto, errori e cose buone. Dunque dire che ci reincarniamo per "migliorare" da una vita ad un altra mentre la stragrande maggioranza non ricorda le vite passate è illogico. Inoltre è incoerente perché se le vite sul pianeta sono le stesse che si reincarnano continuamente, allora come è possibile che da un centinaio di milioni dell'epoca di Cristo oggi siamo quasi nove miliardi?

    Domande fatte non per distruggere una fede, ma per capirla... credo sia corretto più che descrivere forzatamente un Gesù che non è mai andato in India secondo qualsiasi fonte storica. Non ti pare?
     
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    Gentile pyskelletto premetto che ieri sono tornato al Buddhismo e quindi non ho più interesse a difendere Krishna...però mi interessa rispondere alle tue obiezioni sulla reincarnazione

    CITAZIONE (pyskelletto @ 26/8/2020, 14:52) 
    La reincarnazione non è logica perché è dimostrato che per migliorare nella vita dobbiamo ricordare, solo possiamo crescere e migliorare quando ricordiamo chi siamo e cosa abbiamo fatto, errori e cose buone. Dunque dire che ci reincarniamo per "migliorare" da una vita ad un altra mentre la stragrande maggioranza non ricorda le vite passate è illogico.

    Ciò che facciamo durante la presente incarnazione crea "impressioni latenti" che rimangono nel nostro continuum mentale...pèr esempio se un buddhista laico va spesso a trovare i monaci buddhisti in qualche tempio buddhista e apprezza sinceramente la vita monastica e spera sinceramente di essere un monaco nella sua prossima vita,è possibile che nella sua prossima incarnazione sceglierà davvero la vita monastica

    Se un buddhista raggiungere l'illuminazione durante questa vita,vuol dire che ha già praticato il Buddhismo nelle incarnazioni precedenti

    CITAZIONE
    Inoltre è incoerente perché se le vite sul pianeta sono le stesse che si reincarnano continuamente, allora come è possibile che da un centinaio di milioni dell'epoca di Cristo oggi siamo quasi nove miliardi?

    Premettendo che il samsara(ciclo della reincarnazioni) è senza inizio e che il numero degli esseri senzienti sparsi in altri mondi/universi è infinito,ti spiego cosa disse il Buddha a proposito della possibilità di nascere come essere umano.

    Il Buddha usava la seguente analogia: nell'oceano ci sono una tartaruga cieca che si immerge e un giogo di un carro...entrambi continuano a muoversi per un periodo di tempo incalcolabile...se il gioco non marcisce e non si rompe prima che riemerga la tartaruga cieca,è possibile che quest'ultima se lo infili nel collo.
    Il Buddha insegnava che la possibilità di nascere come essere umano di chi fino alla precedente incarnazione si trovava in uno dei quattro reami inferiori di esistenza è molto più difficile della coincidenza illustrata nell'analogia.

    Per capire quali sono i reami di esistenza puoi leggere Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Ruota_dell%2...nza#I_sei_mondi

    CITAZIONE
    Domande fatte non per distruggere una fede, ma per capirla... credo sia corretto più che descrivere forzatamente un Gesù che non è mai andato in India secondo qualsiasi fonte storica. Non ti pare?

    Mi rendo perfettamente conto che Gesù non è mai stato in India,contrariamente a quanto credevo prima
     
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    CITAZIONE (Orlando1987 @ 6/9/2020, 14:11) 
    Gentile pyskelletto premetto che ieri sono tornato al Buddhismo e quindi non ho più interesse a difendere Krishna...però mi interessa rispondere alle tue obiezioni sulla reincarnazione

    Ti ringrazio e lo apprezzo molto...

    CITAZIONE (Orlando1987 @ 6/9/2020, 14:11) 
    Ciò che facciamo durante la presente incarnazione crea "impressioni latenti" che rimangono nel nostro continuum mentale...pèr esempio se un buddhista laico va spesso a trovare i monaci buddhisti in qualche tempio buddhista e apprezza sinceramente la vita monastica e spera sinceramente di essere un monaco nella sua prossima vita,è possibile che nella sua prossima incarnazione sceglierà davvero la vita monastica

    Se un buddhista raggiungere l'illuminazione durante questa vita,vuol dire che ha già praticato il Buddhismo nelle incarnazioni precedenti

    ...si, interesante... però perdonami... non risponde alla mia domanda...
    Se come dicono gli scienziati, ogni nostro cambio nella vita dipende dai ricordi e da quel che impariamo da essi, perché la stragrande maggioranza delle persone dovrebbe ricorrere a pratiche speciali per ricordare le vite antecedenti? Non sarebbe tutto più facile se uno ricordasse le vite antecedenti così da poter scegliere di evitare gli errori passati?

    Le "impressioni latenti" non sono dettate da decisioni, ma secondo come tu le hai spiegate, sono dettate da vite precedenti... quindi questo spingerebbe chiunque a non fare nulla e ad agire solo per i propri impulsi, senza ponderare decisioni, così da farsi guidare istintivamente da presunte "impressioni latenti"... sarebbe un disastro... la gente farebbe di tutto senza mettersi prima a pensare...

    Invece il mettersi prima a pensare necessita ricordi, perché uno decide in base a quel che sa, quel che ricorda di tutto quello che lo circonda. Ma se non ricorda nulla delle vite precedenti, allora non saranno utili in nessuna maniera per imparare e crescere...



    CITAZIONE (Orlando1987 @ 6/9/2020, 14:11) 
    Premettendo che il samsara(ciclo della reincarnazioni) è senza inizio e che il numero degli esseri senzienti sparsi in altri mondi/universi è infinito,ti spiego cosa disse il Buddha a proposito della possibilità di nascere come essere umano.

    Il Buddha usava la seguente analogia: nell'oceano ci sono una tartaruga cieca che si immerge e un giogo di un carro...entrambi continuano a muoversi per un periodo di tempo incalcolabile...se il gioco non marcisce e non si rompe prima che riemerga la tartaruga cieca,è possibile che quest'ultima se lo infili nel collo.
    Il Buddha insegnava che la possibilità di nascere come essere umano di chi fino alla precedente incarnazione si trovava in uno dei quattro reami inferiori di esistenza è molto più difficile della coincidenza illustrata nell'analogia.

    Per capire quali sono i reami di esistenza puoi leggere Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Ruota_dell%2...nza#I_sei_mondi

    ...si... ok, ti ringrazio ed avevo già letto in passato argomenti di questo tipo... però, con rispetto e stima, passare da 100 milioni di esserei umani a quasi 9 miliardi è una sproporzione gigante che fa comprendere che una mare di "esseri senzienti" si è bloccato nel mondo umano senza poterne uscire... Anche la questione del "controllo delle nascite" sembra andare contro il concetto di reincarnazione per questioni di meriti.
    Mi spiego... la maggioranza delle nascite avvengono in paesi poveri non solo per cultura, ma anche e spesso soprattutto perché la pillola o il preservativo è estremamente costoso o difficile da trovare. Quindi sembra che la decisione su dove nascerà un bambino non dipende dai meriti, ma dalla disponibilità di anticoncezionali.
    E' più facile che un bimbo nasca in una famiglia povera, non voluto, con genitori assenti o un solo genitore...dove soffrirà di fame e disattenzioni piuttosto che in una famiglia normale o ricca che potrà provvedere a lui... invece se esistesse la reincarnazione, un bimbo dovrebbe rinascere in una famiglia ed in un posto che dipendano dai suoi meriti... quindi se merita di più, si dovrebbe reincarnare in una famiglia migliore...

    Quel che ti voglio trasmettere, perdonami ma esprimo il mio senso di logica, è che se esistesse la reincarnazione allora le nascite non dovrebbero dipendere da mere statistiche.

    E' un po' come quelli che credono nel destino... se esistesse il destino ed uno muore quando è stato "deciso", allora le morti non dovrebbero dipendere dalle statistiche: se usi il casco in moto o le cinture di sicurezza in auto, le probabilità di morire in un incedente calano enormemente. Invece se e esistesse il destino, allora le morti non dovrebbero subire variazioni in base all'uso o meno di norme di sicurezza.

    Non so se mi sono spiegato bene gentile Orlando...


    CITAZIONE (Orlando1987 @ 6/9/2020, 14:11) 
    Mi rendo perfettamente conto che Gesù non è mai stato in India,contrariamente a quanto credevo prima

    Apprezzo questa tua presa di coscienza...pero comprendi che non faccio molto affidamento si questa tua presa di coscienza, dato che domani potrebbe cambiare se decidi di seguire una religione che afferma il contrario...
     
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    Mi limito a ribattere a questo:
    CITAZIONE (pyskelletto @ 7/9/2020, 14:10) 
    Apprezzo questa tua presa di coscienza...pero comprendi che non faccio molto affidamento si questa tua presa di coscienza, dato che domani potrebbe cambiare se decidi di seguire una religione che afferma il contrario...

    Ho chiuso definitivamente con la coscienza di Krishna e con il kriya-yoga,la religione tramandata da Paramahansa Yogananda e in cui si insegna esplicitamente che Gesù è stato in India e ha imparato e insegnato yoga.

    Se mai dovessi cambiare di nuovo religione,tornerei all'Induismo,assolutamente no alla coscienza di Krishna o al kriya-yoga...non voglio più avere a che fare con "mischioni" e sincretismi insensati.

    Per il resto ti faccio leggere la descrizione del libro "Incontro con Gesù. Una lettura buddhista del Vangelo" dell'attuale Dalai Lama:
    In queste pagine il Dalai Lama legge e commenta il Vangelo, delineando affinità e divergenze fra cristianesimo e buddhismo. Con parole di profonda saggezza, nate dalla serenità del raccoglimento meditativo, da un lato ammonisce coloro che si definiscono "buddhisti cristiani", perché non si deve cercare di "mettere la testa di uno yak sul corpo di una pecora". Dall'altro però non dimentica come sia Buddha sia Gesù sottolineino quel seme di risveglio spirituale presente in tutti noi e traccino la via della salvezza nell'amore compassionevole verso il prossimo. In questa prospettiva è possibile un incontro costruttivo tra le due religioni, nel reciproco rispetto delle specifiche identità. E proprio questo dialogo può insegnarci come gli esseri umani siano in grado di amarsi non malgrado le diversità, ma proprio perché diversi.
     
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    CITAZIONE (Orlando1987 @ 7/9/2020, 14:20) 
    ...sia Gesù sottolineino quel seme di risveglio spirituale presente in tutti noi e traccino la via della salvezza nell'amore compassionevole verso il prossimo. In questa prospettiva è possibile un incontro costruttivo tra le due religioni, nel reciproco rispetto delle specifiche identità. E proprio questo dialogo può insegnarci come gli esseri umani siano in grado di amarsi non malgrado le diversità, ma proprio perché diversi.

    Concordo perfettamente con te Orlando, sul fatto che gli esseri umani devono rispettarsi nonostante le diversità, e non dare nessuno spazio all'odio.
    Ma, senza animo di polemica, non posso nascondere il fatto che Gesù Cristo non vedeva e non insegnava nessun "incontro costruttivo" tra la religione di Suo Padre e le altre religioni. Infatti in Efesini, capitolo 4 versetto 5 leggiamo che esiste un solo Dio, una solo fede, un solo battesimo...il resto sono religioni inventate per confondere...

    Veramente e onestamente, come già ti ho menzionato altre volte, il rispetto e la stima devono esistere anche non condividendo le stesse idee, ma "far incontrare" due religioni differenti è incoerente, populista, e soprattutto offende profondamente Dio.

    Ci sono moltissimi governi nel mondo che hanno lottato per decenni contro gruppi di assassini armati, e quando hanno visto che non era possibile vincerli, si sono "alleati"... li hanno "incorporati". I membri più importanti delle bande sono divenuti "silenziosamente" membri del governo, continuando a compiere i loro crimini ma non contro il governo che li ha accolti. Ecco gentile Orlando, Dio non è così... le false religioni sono false religioni e allontanano la gente dalla verità e dal vero Dio, cercare un "accordo" per "quieto vivere" permettendo che si continuino a insegnare falsità che allontanano da Dio ma apparendo "buoni e tolleranti", è un compromesso che Dio non accetterà mai.

    Sono certo che tu mi comprendi e che comprendi che questo concetto Biblico non è contro di te ma è intoccabile e non si può diluire con inutili e falsi populismi.

    Grazie
     
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    Capisco che un cristiano consideri giusta unicamente la sua religione...quando ho frequentato per sei mesi consecutivi i testimoni di Geova anch'io ero convinto che quella fosse l'unica religione giusta...aggiungo che non considero fanatico un cristiano che considera giusta unicamente la propria religione...dico questo perchè in un forum che frequentavo mi accusarono di "presunzione" quando dissi che consideravo l'organizzazione dei testimoni di Geova come l'unica religione giusta...non è giusto accusare di arroganza e presunzione una persona religiosa convinta della bontà delle sue idee.

    Comunque apprezzo l'apertura del Dalai Lama verso altre religioni.
    Copio di seguito le sua parole da un sito:
    ----------------------
    Per alcune persone, poi, il concetto di un creatore, Dio, è molto utile. Una volta chiesi ad un anziano monaco cristiano, perché il Cristianesimo non crede nelle vite passate. Disse: “Perché proprio questa vita è stata creata da Dio”. Pensare in questo modo dà una sensazione di intimità con Dio. Questo corpo proviene dal ventre di nostra madre e perciò abbiamo un sentimento di intimità e conforto con nostra madre. Perciò si ha lo stesso nel caso di Dio. Proveniamo da Dio e ciò ci da un senso di intimità con Dio. Più vicini ci si sente, più è forte l’intenzione di seguire i consigli di Dio che sono l’amore e la compassione. Perciò, l’approccio teista è molto potente e per molte persone esso è molto più d’aiuto dell’approccio non teista.
    ----------------------
    Fonte
     
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    ...si comprendo quel che dici, ed apprezzo che non consideri fanatico chi ritiene di vivere la vera religione...

    Permettimi però, come già è stato espresso in altre discussioni, di ricordare che mostrare rispetto ed apertura verso altre fedi non equivale a ritenerle esatte e veritiere.
    Conosco i Testimoni di Geova, stanno in ogni parte del mondo in cui ho viaggiato, nelle montagne più alte, nei deserti, nella giungla dell'Amazzonia, ovunque... e anche loro condividono le parole che tu menzioni del Dalai Lama...

    Se leggi bene quel che mi menzioni, in effetti il Dalai Lama cita le parole di un religioso con cui stava conversando, e poi conclude con le sue osservazioni al riguardo. La conclusione a cui giunge è questa che tu hai menzionato: "Perciò, l’approccio teista è molto potente e per molte persone esso è molto più d’aiuto dell’approccio non teista."

    In pratica il Dalai Lama sta dicendo che molte persone si sentono più vicine a Dio con un approccio teista...non sta dicendo che sia la verità... se il Dalai Lama credesse che ci ha creato un Dio che si interessa di noi e che promette la resurrezione e non la reincarnazione, allora la sua fede crollerebbe. Il Dalai Lama solo si rende conto che molte persone sentono il bisogno di credere in un Dio che le ha create e si interesa di loro, ma continua a ritenere falsa tale idea e continua a credere che l'unica verità sia che ci reincarniamo.

    Anche i Testimoni di Geova dicono sempre che si rendono conto che molte persone sentono che usare immagini per adorare Dio le avvicina a Dio...è una sensazione provata da tantissime persone...ma ugualmente non la condividono. La Bibbia dice che che non dovremmo usare immagini nel culto, ne adorarle ne venerarle, ed è questa la unica verità.

    Non esiste una religione che sia concretamente aperta alle altre religioni. Tutte le religioni sono convinte che solo loro hanno la verità.

    Anche le moderne religioni che dicono di essere un insieme di tutte le religioni, ugualmente impongono regole fondamentali e ritengono che chi non le condivide allora non abbia la verità.



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    Chiarisco che non era mia intenzione decontestualizzare le parole del Dalai Lama,il cui pensiero è stato compreso correttamente anche da me.

    Volevo solo far notare che,nonostante il Dalai Lama non condivida il teismo,rispetta chi crede in un Dio creatore ed è consapevole che un approccio teista aiuta moltissime persone ad avere un comportamento etico.

    Ma ovviamente,in quanto buddhisti,nè io nè il Dalai Lama crediamo in Dio.

    Inoltre,a differenza di quanto ero Hare Krishna,non affermo più che il Cristianesimo è una forma incompleta della mia religione...semplicemente affermo che Gesù insegnava cose incompatibili con quello che insegnava il Buddha...riconosco apertamente che Buddhismo e Cristianesimo sono due religioni diverse,incompatibili e separate
     
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    CITAZIONE (Orlando1987 @ 12/9/2020, 14:48) 
    Chiarisco che non era mia intenzione decontestualizzare le parole del Dalai Lama,il cui pensiero è stato compreso correttamente anche da me.

    Volevo solo far notare che,nonostante il Dalai Lama non condivida il teismo,rispetta chi crede in un Dio creatore ed è consapevole che un approccio teista aiuta moltissime persone ad avere un comportamento etico.

    Ma ovviamente,in quanto buddhisti,nè io nè il Dalai Lama crediamo in Dio.

    Inoltre,a differenza di quanto ero Hare Krishna,non affermo più che il Cristianesimo è una forma incompleta della mia religione...semplicemente affermo che Gesù insegnava cose incompatibili con quello che insegnava il Buddha...riconosco apertamente che Buddhismo e Cristianesimo sono due religioni diverse,incompatibili e separate

    Certo, grazie per il chiarimento!

    ...c'è da dire però che il Dalai Lama non dirà mai di non credere in Dio... perché di fatto il Buddismo non esclude l'esistenza di un Dio. Si narra infatti he il Budda una volta disse ai suoi discepoli: "Se c’è un Dio, è inconcepibile che si preoccupi delle mie faccende quotidiane". Quindi il Buddismo non esclude l'esistenza di Dio, ma semplicemente afferma che se Dio dovesse esistere, allora non si interesserebbe degli uomini.

    Questa credo sia una delle differenze più grandi con il vero Cristianesimo, che al contrario insegna quanto Dio si interessa amorevolmente di ognuno di noi e dia una speranza certa per coloro che si sforzano nel fare la Sua volontà.



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    Copio da un sito le parole del Dalai Lama:
    Ora, se si chiede agli scienziati come ha avuto origine l’universo, essi hanno molte risposte diverse da dare. Ma se si chiede loro perché l’evoluzione ha avuto luogo, allora non hanno alcuna risposta. In genere non la spiegano come creazione di Dio poiché sono osservatori oggettivi che tendono a credere soltanto all’universo materiale. Alcuni dicono che è accaduta per caso. Questa posizione è in sé illogica, poiché se c’è qualcosa che esiste per caso, tanto vale dire che le cose non hanno alcuna causa. Ma vediamo dalla vita quotidiana che ogni cosa ha una causa: le nuvole causano la pioggia, il vento sparge attorno i semi e ne nascono nuove piante. Niente esiste senza ragione. Se l’evoluzione ha una causa, allora ci sono due spiegazioni possibili. Potete accettare che l’universo sia stato creato da Dio, nel qual caso si pongono molte contraddizioni, come per esempio la necessità che la sofferenza e il male siano stati anch’essi creati da Dio. L’altra opzione è invece spiegare che ci sono numeri infiniti di esseri senzienti i cui potenziali karmici hanno creato collettivamente questo universo come proprio ambiente. L’universo che abitiamo è creato dai nostri propri desideri e azioni. Ecco perché siamo qui. E questo, almeno, è logico.

    Comunque,in quanto buddhista,credo nell'esistenza di esseri superiori chiamati deva.
    Adesso copio da Wikipedia:
    I Deva (sanscrito देव; 天 cinese tiān, coreano: cheon, giapponese: ten, vietnamita: thiên, tibetano: lha) sono gli "dei" nei loro "paradisi". A differenza degli dei conosciuti nei monoteismi nel buddhismo gli dei non sono dei creatori, né onniscienti, né onnipotenti, né perfetti né rappresentazioni di princìpi superiori. Sono privi pertanto di quegli attributi che in un contesto giudaico-cristiano-islamico sono ritenuti tipici e caratteristici della divinità, ma sono anche diversi dagli dei del politeismo e della monolatria o dell'enoteismo.
     
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    Magnifico Orlando, grazie per dare l'opportunità di commentare punti del Buddismo!!
    Un analisi con domande oneste e non maliziose è sempre utile per aprire la mente e comprendere tutto meglio!

    Un "errore" che non mi piace della religione dei devoti di Khrisna è che nella maggioranza dei loro scritti esprimevano domande ad altre fedi e si rispondevano da soli. Facevano la parte del devoto di Krishna che domandava ma facevano anche la parte del devoto Cristiano che rispondeva e le risposte di fatto non collimavano con le vere risposte che darebbe un Cristiano...questo confonde, ed è il motivo per cui non mi piace...

    Adesso, grazie ad Orlando, vediamo invece delle espressioni Buddiste in confronto con altre credenze:

    CITAZIONE (Orlando1987 @ 13/9/2020, 08:16) 
    Copio da un sito le parole del Dalai Lama:
    Ora, se si chiede agli scienziati come ha avuto origine l’universo, essi hanno molte risposte diverse da dare. Ma se si chiede loro perché l’evoluzione ha avuto luogo, allora non hanno alcuna risposta.

    Perdonami Orlando però sinceramente tutti gli scienziati evoluzionisti con cui ho parlato, non si pongono la domanda del perché è iniziata l'evoluzione ma solo del come... Sarebbe simile a chiedere al Dalai Lama perché le anime sono sempre esistite?

    CITAZIONE (Orlando1987 @ 13/9/2020, 08:16) 
    Alcuni dicono che è accaduta per caso. Questa posizione è in sé illogica, poiché se c’è qualcosa che esiste per caso, tanto vale dire che le cose non hanno alcuna causa. Ma vediamo dalla vita quotidiana che ogni cosa ha una causa: le nuvole causano la pioggia, il vento sparge attorno i semi e ne nascono nuove piante. Niente esiste senza ragione.

    Questo è in parte verissimo, anche se oggi la maggioranza degli evoluzionisti evita come la peste usare la parola "caso". Preferiscono parlare di "serie di coincidenze" o gridare che la "selezione naturale" è dovuta a mutazioni che non avvengono per caso, ma per la questione del naturale adattamento del corpo. Peccato che il tutto, se spiegato nei dettagli rispondendo a domande di scienziati che credono in Dio (escluse eccezioni, purtroppo la massa purtroppo non è capace di fare domande serie agli evoluzionisti), alla fine risulta poi essere proprio governato dal caso e quindi risulta assurdo peggio della religione più fantasiosa...

    CITAZIONE (Orlando1987 @ 13/9/2020, 08:16) 
    Se l’evoluzione ha una causa, allora ci sono due spiegazioni possibili. Potete accettare che l’universo sia stato creato da Dio, nel qual caso si pongono molte contraddizioni, come per esempio la necessità che la sofferenza e il male siano stati anch’essi creati da Dio.

    E questo non è corretto...perdonami Gentile Orlando... mi vedo costretto a correggerlo...
    Non esiste la necessità che il male e le sofferenze debbano essere state create da Dio...
    Dio ha creato la libertà di scegliere, e quindi questo comporta fare scelte giuste con le loro conseguenze e scelte errate con le loro conseguenze.
    Generalmente un ladro non nasce ladro perché è stato "creato" ladro, non è affatto raro che un onesta persona, por una serie di scelte errate si trasforma in una persona disonesta o addirittura in un ladro. Era nato così? No...era solo nato libero de scegliere.

    Non siamo macchine, abbiamo la libertà di scegliere.
    Il corpo è nato per avere le ossa rotte? No...io personalmente non ho mai rotto un osso in tutta la mia vita! Ma il corpo è creato con la possibilità di riparare la rottura delle ossa... questo, ripeto, non significa affatto che sia stato fatto per essere destinato alla rottura delle ossa, infatti a me non è mai accaduto.

    Ecco che Dio ci ha creati in grado di scegliere ed anche di cambiare dopo aver scelto male. Questo non significa affatto che abbia creato Lui il male.
    Possiamo anche parlare della corrente elettrica...non è stata creata per uccidere, ma oggi si usa anche per uccidere... sono scelte... è la libertà che abbiamo.

    CITAZIONE (Orlando1987 @ 13/9/2020, 08:16) 
    L’altra opzione è invece spiegare che ci sono numeri infiniti di esseri senzienti i cui potenziali karmici hanno creato collettivamente questo universo come proprio ambiente. L’universo che abitiamo è creato dai nostri propri desideri e azioni. Ecco perché siamo qui. E questo, almeno, è logico.

    ...qui mi fermo perché anche se assolutamente non lo desidero, so che ti potrei dare l'impressione di "aggredire" e "polemizzare" e non lo desidero proprio...
    Non vedo nulla di logico in quella seconda opzione... crea più perplessità che risposte logiche... Come hanno creato? E perché hanno creato la sofferenza di essere reincarnati in povertà e atrocità? Come i desideri creano un universo?
     
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    --- in effetti il sistema di fare domande a chi ha un altra religione o un altra idea (come la teoria dell'evoluzione) e poi rispondersi da soli invece di dare l'opportunità a chi ha quelle ideologie di poter rispondere, è un sistema che neanche a me piaceva molto - - - e davvero quando Orlando scriveva quello che copiava dai siti Hare Krishna - la maggioranza delle volte leggevamo proprio quel sistema -

    un Hare Krishna che presumibilmente parlava con un membro di un altra religione e nel dialogo le risposte del membro dell'altra religione erano manipolate per oscurare quella religione - - speriamo che il Dalay Lama non usi lo stesso metodo perché sarebbe noioso e funzionerebbe solo con chi si ingoia qualsiasi cosa senza pensare con la propria testa -
     
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