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Joaquin V Gonzalez è una città delle Ande argentine e sembra essere un luogo molto interessante per gli UFO. Nel 2009, una trentina di persone avrebbero segnalato la presenza di un oggetto volante luminoso a forma di sigaro sospeso nel cielo. Come spesso racconta la casistica ufologica, la presenza di questi oggetti sembra scatenare improvvisi Black out elettrici, e anche quella volta la citta di Joaquin V. Gonzales rimase immersa nelle tenebre per diverse ore.
Quattordici anni prima un caso ancora più eclatante fu segnalato a Joaquin V. Gonzales.
Nel 1995 alcuni residenti riferirono di aver udito almeno due forti boati scuotere la città. In un primo momento sospettarono un possibile incidente aereo e un gruppo di ricerca perlustrò una vasta area sia da terra che dal cielo, ma il gruppo non trovò segni di disastro aereo.
Uno dei principali testimoni del caso è Tony Galvano, un pilota civile che avrebbe visto un oggetto volante apparentemente metallico e luminoso sopra la regione di Serrania Colorado di Joaquin V. Gonzalez. Secondo Galvano, l’incidente UFO si verificò il 17 agosto 1995 alle 13:45. La giornata era soleggiata e senza nuvole con ottima visibilità.
Galvano avrebbe avvistato un disco volante di circa 250 metri di diametro di un brillante colore metallico. Volava rapidamente da nord verso sud ed era seguito da altri due oggetti probabilmente missili, che impattarono contro di esso. In testimoni sarebbero migliaia e qualcuno avrebbe scattato delle fotografie.
Secondo Galvano l’oggetto non venne disintegrato dai missili, piuttosto, precipitò a terra producendo una grande esplosione seguita da diverse scosse sismiche avvertite in un raggio di 300 km. Galvano riferisce che gli abitanti di Gonzalez scesero in piazza, insieme ai cittadini di El Galpon, Coronel Olleros, El Quebrachal, Gaona e altre comunità scatenando scene di panico.
Dopo l’impatto, racconta Galvano, una colonna di denso fumo nero si levò nel cielo. Galvano, autorizzato dall’Intendente Irma Caro, decise di perlustrare la zona e decollò con il suo Flystar. Con lui il giornalista, cameraman e alpinista Antonio Zuleta e il matematico e fisico brasiliano Eduard Gauche, professore ordinario all’Universidad do Desenvolvimento do Estado de Santa Catarina. Nonostante il tentativo, a causa del denso fumo nero la ricerca non diede nessun risultato e dopo alcuni tentativi infruttuosi Galvano riportò il suo aereo sulla pista.
L’incidente sarebbe finito sui notiziari radiofonici che avrebbero raccontato quanto riportato da molti testimoni.
A due giorni dal primo tentativo Galvano ripartì nuovamente con il suo aereo e intraprese un secondo tentativo nel corso del quale, su una spianata in cima a un altopiano, vide qualcosa di strano, un segno che qualcosa aveva impattato il terreno, una traccia lunga 5 chilometri e larga 600 metri. La zona era piena di alberi abbattuti e il solco sembrava pieno di una polvere bianca.
Durante le ultime fasi della perlustrazione, Galvano avvertì un malfunzionamento del suo velivolo costringendolo a un atterraggio di emergenza. Una volta in salvo si avvicinò al luogo dell’impatto tastando con le mani la polvere bianca che in seguito pare sia stata analizzata all’Università di La Plata ottenendo un risultato inaspettato: era un composto di potassio con una purezza del 98%, non trovato su questo pianeta. Il restante 2% era materiale sconosciuto.
Quindici giorni dopo l’evento Galvano segnalò dei fatti strani, personaggi mai visti prima, in abito nero che a bordo di un 4×4 presero in mano il caso esortandolo a lasciare perdere. Le minacce furono condite da telefonate notturne fino a quando Galvano decise di ascoltare i consigli.
I fatti accaduti 25 anni fa sembrano avvolti nella nebbia: si parla di tanti presunti testimoni, chi erano? cosa cadde al suolo? un oggetto volante proveniente dalle stelle o un semplice meteorite? Nella storia si parla di due missili, chi li lanciò?
L’impatto aveva prodotto una forte scossa, possibile che nessuno la registrò? Dove sono le foto dell’oggetto volante misterioso? Un oggetto di 250 metri non passa inosservato eppure a parte la polvere bianca nessuno ha recuperato nulla e infine, a condire la storia che rasenta l’assurdo, i soliti man in black che minacciano e silenziano il coraggioso di turno.
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