Sindrome di Cotard: chi ne soffre si convince di essere morto

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    Tutto quello che c’è da sapere sulla Sindrome di Cotard



    . La Sindrome di Cotard è stata scoperta nel XIX secolo e ancora oggi spaventa per i tipici sintomi e le conseguenze.
    .La sensazione principale è quella di non avere nemmeno più un organo interno e il sangue.
    .Le persone a rischio hanno un’età di circa cinquanta anni anche se esistono dei casi di pazienti più giovani.

    C’è un anniversario “rotondo” che non è proprio il caso di festeggiare in questo 2020. Esattamente 140 anni, nel 1880, fu infatti scoperta la cosiddetta Sindrome di Cotard, una condizione particolare di cui non si sente parlare molto spesso e che ha delle caratteristiche inquietanti. In effetti, chi ne soffre si convince di avere un corpo trasformato fino a sentirsi morire, una sorta di dannazione eterna. Il nome alternativo, non a caso, è quello di “sindrome del cadavere ambulante”. Oltre a questo, bisogna sopportare deliri, ansia e depressione.
    I medici non la considerano una malattia a tutti gli effetti, peccato che i pazienti siano protagonisti di sensazioni poco raccomandabili, come ad esempio quella di non avere più un solo organo. La classificazione giusta è quella di patologia psichiatrica. Nei casi più gravi i pazienti possono addirittura sentire con convinzione l’odore della loro carne in putrefazione. Le fasi della Sindrome di Cotard sono sostanzialmente tre.
    Le tre fasi di questa sindrome
    La prima consiste in un disturbo di tipo depressivo con ipocondria pesante, mentre la seconda è quella in cui la persona comincia a pensare sul serio di non essere viva. La perdita del sangue e degli organi provoca altri disturbi gravi. La terza fase, poi, è quella delle allucinazioni continue che impediscono a chi soffre della Sindrome di Cotard di avere una percezione esatta della realtà. Come se non bastasse, amici e parenti diventano agli occhi del paziente come degli impostori. Ma chi è a rischiare maggiormente?
    Le pazienti di sesso femminile sono quelle più colpite in assoluto, soprattutto verso i 50 anni, ma non mancano i casi di giovani che hanno manifestato i sintomi della Sindrome di Cotard. Le persone che ne soffrono si trascurano come non mai proprio perché sono convinte di essere morte e si isolano sempre più dalla società. L’igiene personale diventa un miraggio, per non parlare della frequentazione dei cimiteri e degli obitori nella convinzione di stare bene soltanto vicino ad altri deceduti. Se ne parla ancora troppo poco e quasi con sospetto, anche se i casi non sono pochi e qualche approfondimento in più non guasterebbe di certo.
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