I Testimoni di Geova e l'anima umana

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    Salve a tutti!

    Premetto di non essere nè cattolico nè testimone di Geova e non sono nemmeno cristiano in generale,sono di fede Hare Krishna.

    Nonostante la mia premessa,tengo molto alla verità...in questo caso la verità è che la Bibbia non coincide con la tesa geovista secondo la quale la Bibbia insegna che non esiste un'anima immortale.

    Copio da un sito cattolico:
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    I Testimoni di Geova e l'anima umana
    mercoledì 20 ottobre 2004
    Curatore:Mangiarotti, Don GabrieleFonte:Mimep-Docete ©
    I Testimoni di Geova negano l'esistenza di un'anima spirituale e immortale nell'uomo, che è tutto e solo materia e, con la morte, cessa totalmente di esistere ("L'anima umana, lo spirito, è semplicemente la forza vitale che permette a una persona di essere in vita. Lo spirito non ha nessuna personalità... non può pensare, parlare, udire... può paragonarsi alla corrente elettrica... all'energia che permette agli apparecchi di funzionare" [La verità, ecc. op. cit. pag. 39]).

    Perciò non c'è neppure un premio (il Paradiso) o un castigo (il Purgatorio temporaneo o l'Inferno eterno) oltre questa vita. Solo alcuni Testimoni di Geova saranno risuscitati (o meglio: "ricreati") per la vita eterna (144.000 Testimoni di Geova godranno una felicità spirituale in cielo; gli altri solo una felicità materiale sulla terra).

    Tutto questo è affermato nel libro "La verità che conduce alla vita eterna" alle pagine 34-45, e con ciò i Testimoni di Geova mostrano ancora una volta di non comprendere la Bibbia e di tener conto solo di una parte di essa, cioè di quella che può essere usata per dar credito ai loro insegnamenti.

    Vediamo perciò quello che la Bibbia veramente ci dice a questo riguardo:

    L'UOMO HA UN'ANIMA IMMORTALE.

    a) L'Antico Testamento non afferma direttamente l'immortalità dell'anima, ma afferma che l'uomo continua ad esistere anche dopo la morte del corpo.

    Nell'Antico Testamento il "principio vitale" degli esseri viventi (il néfesh, l'anima) è identificato nel respiro che esce dalla gola: se uno respira vuol dire che è vivo (come esempio tra i tanti ricordiamo il fatto descritto dal 2° libro di Samuele [2 Sam. 1,9] ove Saul ferito a morte chiede all'amalecita di finirlo: "...uccidimi: io sento le vertigini, ma la vita [néfesh] è ancora tutta in me"), ma quando uno non respira più significa che è morto (come esempio ricordiamo il passo di Geremia [Ger. 15,9]: "È abbattuta la madre di sette figli, esala il suo ultimo respiro [néfesh]).

    Perciò quei passi della Bibbia che usano l'espressione "non esserci più" significano solo che quella persona "non respira più", cioè è morta, ma non negano affatto una esistenza dopo la morte (come esempio ricordiamo le parole dei fratelli di Giuseppe [Gen. 42,13]: "Dodici sono i tuoi servi..., il più giovane [Beniamino] è ora presso nostro padre e uno [Giuseppe] non c'è più"5).

    b) Anzi, gli ebrei ritennero sempre che dopo la morte l'uomo (a differenza degli animali) scende nello Sheol (il regno dei morti) ove i morti non possono più fare ciò che facevano sulla terra: non vedono più la luce (Salmo 49, 20), non possono più agire (Eccle. 9,12), riposano (Giobbe 3,17-19).

    Inoltre, per gli israeliti, "morire" ha sempre significato "essere riuniti coi propri padri", e non solo perché seppelliti nella stessa tomba, ma perché vivi con loro nello "Sheol", come è chiaramente detto in Gen. 47,30 (In questo passo Giacobbe morente dice al figlio Giuseppe: "Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro". È qui chiara la distinzione tra l'essere seppellito nella tomba e l'andare con i padri, nell'al di là).

    Tutto ciò prova la fede in una vita che segue quella terrena, e quindi nella immortalità di una parte dell'uomo (il passo dell'Ecclesiaste [Qoelet] 3,19-20, citato dai Testimoni di Geova [La verità, ecc., op. cit., pag. 39-40], ove è detto che "la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli... tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere", è espressione di sconforto per la fragilità della vita presente, ma non nega la continuazione della esistenza umana nel "regno dei morti", come lo stesso autore dice nel capitolo 9 versetto 10, e specialmente alla fine del libro ove afferma che quando l'uomo muore "la polvere torna alla terra, com'era prima, e lo spirito torna a Dio che lo ha creato" [Eccle. 12,7], dal quale riceverà la giusta retribuzione per il bene e per il male commesso [Eccle. 12,14]).

    c) Come già detto, i Testimoni di Geova non riconoscono come ispirati 7 libri dell'Antico Testamento che - guarda caso - sono proprio quelli che testimoniano una più precisa presa di coscienza nella verità di una vita oltre la tomba.

    Basti ricordare quanto dice il libro della Sapienza (Sap. 2,23): "Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità" E ancora (Sap. 3,14): "Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio... agli occhi degli stolti parve che morissero... ma essi sono nella pace... e la loro speranza è piena di immortalità".

    Ricordiamo anche le parole dette dal minore dei Maccabei al re Antioco Epifane prima di essere da lui ucciso come gli altri fratelli (2 Mac. 7,36): "Già ora i nostri fratelli... hanno conseguito da Dio l'eredità della vita eterna. Tu invece subirai per giudizio di Dio il giusto castigo".

    d) Chiarissimo a questo riguardo è poi l'insegnamento di Gesù.

    Contro i Sadducei, che negavano la risurrezione, Gesù dice: Mosè chiama il Signore: "Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono per Lui" (Lc. 20,37-38).
    E al buon ladrone pentito Gesù disse dalla croce: "Oggi sarai con me in Paradiso!" (Lc. 23,43).
    Tutto questo significa che, nel pensiero di Gesù una parte dell'uomo, l'anima, sopravvive al corpo, e cioè che l'anima è immortale.

    DOPO LA MORTE L'ANIMA DELL'UOMO RICEVE DA DIO IL PREMIO O IL CASTIGO PER QUANTO HA FATTO IN VITA.

    I Testimoni di Geova negano questa verità insegnata (come vedremo) da Gesù, dicendo che la Bibbia non parla di premio o di castigo, ma di "Sheol", cioè di un luogo (o situazione) in cui le anime sono inconsce (La verità, ecc., op. cit., pagg. 41-42. Ma qui i Testimoni contraddicono se stessi: prima infatti affermano che le anime muoiono insieme al corpo [pagg. 35-40], ed ora dicono che vanno nel "regno dell'inconscio", nello "Sheol" [pagg. 41-42]).

    - Per mostrare il loro errore basterà leggere la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro (Lc. 16, 19-31) ove Gesù insegna chiaramente l'esistenza del Paradiso (il "seno di Abramo") e dell'Inferno (ove si soffrono "tormenti"), destinati rispettivamente ai buoni e ai cattivi subito dopo la loro morte.

    La parabola insegna pure (versetti 26-27) che tale stato delle anime non può essere modificato ed è eterno (È bene ricordare che le "parabole" sono racconti fatti per similitudini, inventate appositamente da Gesù per insegnare la sua dottrina. Non è quindi lecito fare come fanno i Testimoni di Geova nelle pagine 42 e 43 del libro citato, dove interpretano la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro a loro piacimento, stravolgendone in modo ridicolo il significato).

    - Ma Gesù ha fatto anche una dichiarazione esplicita della esistenza del Paradiso e dell'Inferno quando ci parlò del Giudizio universale. (Mt. 25, 31-46): "...allora il Re dirà a quelli che stanno alla sua destra: 'Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi...'. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: 'Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno...'. E se ne andranno questi al supplizio eterno (invece di "supplizio eterno" i Testimoni di Geova [nella loro Bibbia dal titolo: Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Brooklyn, 1967, pag. 1019] traducono "stroncamento (?!) eterno"), e i giusti alla vita eterna".

    - L'esistenza del Purgatorio, cioè di uno stato di purificazione per le anime giuste che però hanno ancora qualche pena da scontare (negata dai Testimoni nelle pagine 43-45 del summenzionato libretto), ci è rivelata indirettamente da Dio nella Bibbia.

    Le pene che purificano queste anime possono essere diminuite da chi è ancora in vita con i suffragi, cioè con preghiere ed opere buone.

    Così fece Giuda Maccabeo quando raccolse offerte perché si celebrasse in Gerusalemme un sacrificio per i suoi soldati morti in battaglia (2 Mac. 12,38-45).

    E così insegna San Paolo che paragona il Purgatorio ad una purificazione "attraverso il fuoco" (1 Cor. 3,12-15) che ci renda degni di giungere al cospetto di Dio, cioè alla salvezza.
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    CITAZIONE (Orlando1987 @ 2/6/2020, 15:21) 
    Salve a tutti!

    Premetto di non essere nè cattolico nè testimone di Geova e non sono nemmeno cristiano in generale,sono di fede Hare Krishna.

    Nonostante la mia premessa,tengo molto alla verità...in questo caso la verità è che la Bibbia non coincide con la tesa geovista secondo la quale la Bibbia insegna che non esiste un'anima immortale.

    Copio da un sito cattolico:
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    I Testimoni di Geova e l'anima umana
    mercoledì 20 ottobre 2004
    Curatore:Mangiarotti, Don GabrieleFonte:Mimep-Docete

    Ci tieni alla verità???? Eccellente Orlando! Ottimo articolo!!! una domanda mooooltooo interessante che come Cattolico farò sicuramente!!!!!!

    Maaaaaaaaaaa

    Quelle persone che menzioni lì, e la fonte (Mimep) che menzioni hanno detto e scritto che la reincarnazione è una grandissima buffonata!!! Tu hai affermato che loro scrivono la verità, scrivono la verità sull'anima e la scriveranno anche riguardo la reincarnazione, quindi credo proprio che devi cambiare religione Orlando (www.mimep.it/tag-prodotto/risurrezione/).
    Classico darsi la zappa sui piedi!!!
    Oppure dato che quelle stesse persone che scrivono sull'anima dicono anche che la reincarnazione non esiste allora adesso pensi che non dicono proprio tutta la verità sempre? Dicono la verità solo quando ti fa comodo ma quando non ti fa comodo sono bugiardi? Sarebbe davvero poco stabile e poco credibile un attitudine cosi!
     
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    pirenei hai frainteso lo scopo di questo thread,so benissimo che la Bibbia non insegna da nessuna parte la reincarnazione...io voglio solo dimostrare che la Bibbia non collima con la religione geovista.

    In definitiva il dibattito di questo thread non è tra coscienza di Krishna e Cristianesimo ma tra Cattolicemesimo e geovismo
     
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    CITAZIONE (Orlando1987 @ 2/6/2020, 16:20) 
    pirenei hai frainteso lo scopo di questo thread,so benissimo che la Bibbia non insegna da nessuna parte la reincarnazione...io voglio solo dimostrare che la Bibbia non collima con la religione geovista.

    In definitiva il dibattito di questo thread non è tra coscienza di Krishna e Cristianesimo ma tra Cattolicesimo e geovismo

    Orlando hai frainteso il mio post, so benissimo che stai facendo vedere un confronto tra Bibbia e concetto di anima, ma io ti parlavo delle fonti che menzioni. Io credo fermamente che la Bibbia è ispirata da Dio e non credo che il libro di Mormon sia ispirato da Dio, ma se cito un noto professore come autorità assolutamente veritiera che dimostra con le sue tesi che il libro di Mormon è falso, allora mi darei la zappa sui piedi se quello stesso professore afferma che anche la Bibbia è falsa. Io darei appoggio all'autorità di quel professore, quindi la stessa autorità sarebbe usata contro le mie credenze.

    Tu hai fatto la stessa cosa. ti sei dato la zappa sui piedi e tremendamente forte. Parli di amore per la verità e menzioni un personaggio che secondo te dice verità. Se davvero quel personaggio dice la verità allora vuol dire che è verità anche quando dice che la reincarnazione è una buffonata!!!!!!!! Se invece quel personaggio sbaglia quando parla della reincarnazione, allora vuol dire che può sbagliare completamente anche quando parla di anima.

    sembra che hai fatto proprio un bel pasticcio, potresti aver ridicolizzato le tue credenze con l'obbiettivo di ridicolizzare le credenze altrui (inutilmente per giunta)
     
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    Pirenei ti faccio leggere cosa ti ho risposto in data 16/4/2019 nel thread La mia conversione al cristianesimo:
    CITAZIONE (Orlando1987 @ 16/4/2019, 09:27) 
    Gentile pirenei ti faccio notare,senza alcun astio e senza alcun rancore,che la Bibbia dice ai cristiani di farsi i fatti loro :)

    Ecco come è reso 1 Tessalonicesi 4,11 nella Traduzione del Nuovo Mondo (Revisione 2017),la più recente versione della Bibbia utilizzata dai testimoni di Geova:
    Fate tutto il possibile per vivere in pace,badare ai fatti vostri e lavorare con le vostre mani,come vi abbiamo insegnato

    Penso che il senso della mia risposta ti sia chiaro :) :D :asd:

    Esattamente un'ora dopo c'è stata la seguente risposta:
    CITAZIONE (Lupo delle Nevi @ 16/4/2019, 10:27) 
    In effetti c'è da parte di molti che scrivono in questa sezione la tendenza a rispondere ad personam invece che più correttamente limitarsi ad interloquire sulle idee esposte, forse perchè il rispondere alle idee presuppone un certo livello di cultura* mentre attaccare gli altri perché sono così e cosà o scrivono di quì o di là è invece cosa facile.

    * La cultura è quella cosa che non la si acquisisce nemmeno imparando pedestremente tutta la Bibbia e citandola alla grande ... per dire.

    Considerando che è passato che dopo poco più di un anno tu manifesti ancora la tendenza a rispondere ad personam(in questo caso "ad Orlandum"),deduco che è proprio vero il proverbio "le vecchie abitudini sono dure a morire".

    Se ci fai caso,io sono sempre impersonale nel ribattere,purtroppo non si può dire la stessa cosa di te.

    Per quanto riguarda il tuo modo di esprimerti,io la penso come il dottor Hannibal Lecter,il seria-killer cannibale del film "Il silenzio degli innocenti": la scortesia è una deformità inconcepibile.

    Fortunatamente,a differenza del dottor Lecter,io non uccido i maleducati per poi mangiarmeli,mi limito a non parlarci.

    Penso di nuovo che il senso della mia risposta ti sia chiaro
     
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    Gentile Orlando

    tu agisci esattamente nella stessa identica maniera. ogni argomento lo scrivi ad personam ma facendo finta che sia generico. Se tu volessi essere imparziale allora dovresti ammettere che l'utente che hai menzionato a tua difesa è l'utente che ha scritto più insulti, offese e parolacce in questo forum. Però siccome ti fa comodo cio' che quell'utente ha scritto su di me allora non gli rimproveri nulla. Invece dato che altri utenti ti fanno notare con educazione, logica e chiarezza schiacciante che il tuo ragionamento è errato allora ti scagli contro di loro evitando di rispondere quando è chiaro che hai torto.

    Nessuno te lo dice e quindi credo che qualcuno debba dirtelo.

    Se poi non vuoi aprire gli occhi, allora lì non ci posso fare nulla.

    Continui a infangare la fede Cattolica attribuendo ai Cristiani e a Gesù parole e cose che ne i Cristiani ne Gesù hanno mai detto. E se qualcuno te lo fa notare delicatamente allora ti limiti a giustificare che quel che scrivi è vero mentre non ha nessuna base storica. Non capisco come fa Pyskelletto a continuare a mantenere la calma e continuare a trattarti così gentilmente. Certo lui non è Cattolico ma è Cristiano e quindi dovrebbe sentire grande rabbia per le falsità che scrivi.
     
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    Gentile pirenei ti faccio notare che io non ho mai infangato/ridicolizzato nè il Cattolicesimo nello specifico nè il Cristianesimo in generale,ho solo più volte espresso il mio disaccordo con la fede cristiana,per esempio il permesso di uccidere e mangiare animali senza alcuna necessità.

    Piuttosto sei tu ad avere poco rispetto per la tua stessa religione(il Cattolicesimo) dato che accetti come verità assoluta tutto quello che pyskelletto scrive quando spiega il Cristianesimo come fanno i testimoni di Geova
     
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6 replies since 2/6/2020, 14:21   103 views
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