Bassetti mette su Facebook il protocollo per chi è a casa: «Eparina dopo i 60 anni». E scoppia la polemica

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    Genova - «Dopo aver finito la mia attività clinica in ospedale, ieri notte ho incontrato virtualmente i medici di medicina generale di Genova e ho condiviso con loro, insieme al mio straordinario team, un protocollo di cure domiciliari per i pazienti Covid positivi». Matteo Bassetti scrive su Facebook il protocollo per i medici generalisti condiviso con le associazioni genovesi. Con le indicazioni sui farmaci da usare a seconda del quadro clinico: «Paracetamolo per i sintomi febbrili, gli antinfiammatori se il quadro clinico del paziente Covid inizia ad aggravarsi, cortisone solo dopo 7 giorni per evitare di aggredire il sistema immunitario del malato. Antibiotici da valutare caso per caso in base all’impegno polmonare (da non avviarsi all’esordio dei sintomi, ma in caso di sospetta sovrainfezione batterica). Eparina se l’età è maggiore di 60 anni e se la mobilità è ridotta. Non sono raccomandati al di fuori di trial clinici controllati trattamenti con clorochina e idrossiclorochina, con o senza azitromicina, né Tocilizumab, Lopinavir/ritonavir e Darunavir/ritovavir». Un prontuario a cui il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino aggiunge che «i medici di medicina generale potranno usufruire di una consulenza infettivologica telematica e così potremo gestire insieme a casa i pazienti evitando, quando possibile, di essere ricoverati in ospedale. Ma la visibilità nazionale di Bassetti va ormai ben oltre i confini liguri e la sua recente nomina da coordinatore nazionale della commissione Agenas per valutare l’appropriatezza dei ricoveri scatenano una reazione dei rappresentanti nazionali dei medici di base: l’agenzia Ansa, da Roma, parla di «Sconcerto dei medici di famiglia che - si apprende - contestano di non essere stati interpellati e non condividono le indicazioni terapeutiche». Si tratta di un cortocircuito però, perché il post di Bassetti non aveva nulla a che vedere con il lavoro della commissione nazionale: «Sono stufo di queste polemiche montate ad arte - sbotta il professore - quello che scrivo su Facebook come professore e privato cittadino sono affari miei. In quel caso si tratta di un protocollo condiviso con i medici di base genovesi. Non c’entra nulla con il lavoro che stiamo facendo per Agenas, che riguarda i ricoveri ospedalieri ed è a livello nazionale».
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