10 cover di canzoni più famose delle originali

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    Se anche voi almeno una volta nella vita avete battuto le mani a tempo di I Love Rock 'n' Roll, sentendovi un po' punk e scatenati proprio come Joan Jett, potrebbe stupirvi scoprire che la canzone era stata scritta dai The Arrows. Sono stati però proprio i Joan Jett & The Blackhearts a far raggiungere al pezzo la notorietà attuale. 

    Ecco qualche altro brano che ha subito la stessa sorte:

    Jeff Buckley, Hallelujah (originale di Leonard Cohen)

    Si tratta forse del caso più eclatante in cui la cover supera la notorietà dell'originale. Pubblicato dal cantautore canadese nel 1984, prima come parte dell'album VARIOUS POSITIONS e poi come singolo, il brano non ottenne il successo sperato. Successivamente, ne vennero date oltre centottanta reinterpretazioni, ma quella che raggiunse il massimo successo fu indubbiamente la cover di Jeff Buckley, risalente al 1994.

    Nel 2009, durante un'intervista al «Guardian», Cohen rivelò che le numerose reincisioni del brano avevano costituito per lui una sorta di rivincita nei confronti della sua casa discografica, la Sony Music che, ai tempi, non aveva considerato l'album abbastanza buono.

    Soft Cell, Tainted Love (originale di Gloria Jones)

    Tainted Love, simbolo del synth pop e degli anni Ottanta, sembra indissolubilmente legata ai Soft Cell di Marc Almond. In realtà, il brano risale a quasi un ventennio prima, quando nel 1964 venne registrato da Gloria Jones.

    Fu però proprio la versione dei Soft Cell a rendere il pezzo celebre, tanto che a questo seguirono numerose altre reinterpretazioni a opera di artisti del calibro degli Scorpions e di Marylin Manson.

    Whitney Houston, I Will Always Love You (originale di Dolly Parton)

    Nel 1992, Whitney Houston reinterpretò il brano per la colonna sonora del film Guardia del corpo, trasformandolo nel singolo di un'artista femminile più venduto nella storia.

    Solo in pochi ricordano però che l'originale risale agli anni Settanta, e che lo scrisse Dolly Parton, per dedicarlo al suo mentore. 

    Jimi Hendrix, All Along the Watchtower (originale di Bob Dylan)

    L'interpretazione di questo brano da parte di Jimi Hendrix divenne talmente iconica che in moltissimi si sorprendono nello scoprire che la versione originale è di Bob Dylan. Basti pensare che cercandola su Google il primo risultato è proprio la versione di Hendrix, che la rese un classico.

    La cover venne molto apprezzata dallo stesso Dylan, che scrisse: 

    Mi è piaciuto il disco di Jimi Hendrix e da quando è morto lo faccio in questo modo... È strano come quando lo canto, ho sempre la sensazione che sia un tributo a lui in qualche modo.

    Cyndi Lauper, Girls Just Want to Have Fun (originale di Robert Hazard)

    Girls Just Want to Have Fun venne scritta da Robert Hazard nel 1979, ma fu la reinterpretazione che ne diede qualche anno dopo Cyndi Lauper a trasformarla in un classico del pop.

    Oggi chiunque la ascolti non può non pensare al video musicale, un vero e proprio cult e un inno al femminismo, come si può vedere qui:

    Antonello Venditti, Alta Marea (originale Don't Dream It's Over di Neil Finn)

    Anche se l'originale dell'autore neozelandese Neil Finn cantata dalla band australiana Crowded House riscosse notevole successo a livello globale, in Italia divenne molto più noto il riadattamento di Antonello Venditti, Alta Marea. Pochissimi sanno infatti che si tratta di una cover.

    Sicuramente alla fortuna dell'interpretazione di Venditti contribuì anche il video musicale, che trovate qui sotto, in cui compare una giovanissima Angelina Jolie

    Gary Jules, Mad World (originale dei Tears for Fears)

    A vent'anni dall'uscita dell'originale, Gary Jules riadattò il brano per la colonna sonora del film ormai cult Donnie Darko.

    Non si tratta però dell'unico caso in cui un brano della band britannica Tears for Fears venne oscurato dalla sua cover, che fece fortuna grazie al cinema.

    Lorde, Everybody Wants to Rule the World (originale dei Tears for Fears)

    Si tratta del caso più recente in cui un brano dei Tears for Fears venne riadattato per la soundtrack di un film, rendendo cover la cover più famosa dell'originale, soprattutto tra i giovani.

    Stiamo parlando dell'interpretazione che ne diede Lorde per la colonna sonora del film campione di incassi Hunger Games: La ragazza di fuoco.

    Nirvana, The Man Who Sold the World (originale di David Bowie)

    Anche in questo caso può sembrare incredibile, ma il primo risultato che otteniamo digitando su Google The Man Who Sold the World è la versione dei Nirvana.

    La canzone originale risale al 1970 e venne scritta da David Bowie, ma oggi è più conosciuta l'interpretazione che ne diede la band statunitense nel 1993, per il programma MTV Unplugged .

    Non è un caso che questo adattamento si trovi al primo posto della classifica delle cinquanta cover più riuscite di tutti i tempi, secondo la rivista musicale «Spin». 

    Joan Jett and the Blackhearts, I Love Rock 'n' Roll (originale dei The Arrows)

    Infine, come anticipato, non poteva mancare in questo elenco di cover diventate più famose delle canzoni originali la favolosa interpretazione di Joan Jett del brano I Love Rock 'n' Roll. Il brano originale venne scritto da Alan Merrill, morto il 30 marzo per via del Coronavirus .


    Eric Clapton, Cocaine (originale di J. J. Cale)

    Si tratta di uno dei cavalli di battaglia di Clapton e, secondo la All Music Guide, anche una delle sue migliori produzioni. Clapton pubblicò Cocaine nel 1977 nell'album SLOWHAND e tre anni dopo come singolo. In realtà, però, il brano venne scritto e registrato nel 1976 da J. J. Cale

    Santa Esmeralda, Don't let me be misunderstood (originale di Nina Simone)

    Don't let me be misunderstood venne scritta da Bennie Benjamin, Gloria Caldwell e Sol Marcus per la cantante e pianista Nina Simone, che la registrò nel 1964. Tuttavia, la fama dell'originale è stata sicuramente superata da due delle sue cover.

    La prima, in versione blues rock, è stata registrata dai The Animals nel 1965. La seconda, in chiave disco, è opera dei Santa Esmeralda. Quest'ultima interpretazione risale al 1977, ma acquistò popolarità anche nel 2003, quando venne inserita nella colonna sonora del cult di Tarantino Kill Bill

    The Beatles, Twist and Shout (originale degli Isley Brothers)

    Si tratta forse di una delle canzoni più reinterpretate della storia. The Who, Bruce Springsteen, Elvis Presley, Nirvana... Sono tantissimi gli autori che si sono cimentati in questo pezzo. La cover che diede al brano la fama attuale però, è sicuramente quella dei Beatles del 1963 .

    Aretha Franklin, Respect (originale di Otis Redding) 

    Si tratta di una delle reinterpretazioni più famose di Aretha Franklin, che ha completamente trasformato il significato dell'originale, risalente al 1965. Se il brano di Otis Redding parlava di un uomo che chiedeva maggior considerazione alla propria moglie, Aretha lo trasformò in un inno per molti movimenti di emancipazione dell'epoca, come il femminismo e la lotta all'apartheid

    Van Halen, You really got me (originale dei The Kinks) 

    L'originale venne inclusa nell'album omonimo del gruppo britannico, KINKS. Riscosse da subito un enorme successo, tanto che rimase al primo posto delle classifiche inglesi due settimane, e diventò il simbolo della British invasion.

    La sua fortuna venne accresciuta dalla cover che ne fecero i Van Halen quattordici anni dopo. Anche per i Van Halen, You really got me costituì una sorta di trampolino di lancio, poiché venne scelto come primo singolo della band. L'originale viene oggi considerato uno dei capostipiti del punk rock, mentre la cover si distingue per le potenti parti di chitarra, ad opera di Eddie Van Halen. Puoi ascoltare le due versioni qui:  

    Nirvana, Where did you sleep last night (brano originale folk statunitense)

    Il titolo originale è In the Pines, e si tratta di una brano tradizionale di musica folk statunitense risalente alla seconda metà del 1800, il cui autore è sconosciuto. Il pezzo è stato riportato in voga con il titolo Black Girl negli anni Quaranta da Leadbelly, ma la sua reinterpretazione più famosa è sicuramente quella dei Nirvana, Where did you sleep last night

    Ritchie Valens, La Bamba (canzone popolare messicana)

    Anche Ritchie Valens si ispirò alla musica popolare per uno dei suoi maggiori successi, attingendo però dal mondo latino. La Bamba, registrata negli anni Cinquanta, è la versione rock di un brano popolare messicano che veniva suonato spesso durante i matrimoni. Valens la registrò in spagnolo, omaggiando così le origini del pezzo e le proprie (non dimentichiamo infatti che il musicista statunitense aveva origini messicane): 

    Clash, I Fought the Law (originale dei Crickets)

    Brano scritto da Sonny Curtis, venne inciso dai Crickets nel 1959. Tuttavia, raggiunse il successo grazie a due cover che ne vennero fatte. La prima risale al 1964, e venne realizzata da Bobby Fuller, del quale è oggi uno dei pezzi più famosi.

    La seconda reinterpretazione si deve invece ai Clash (1979), che la inserirono nel loro album di debutto, THE CLASH

    Lynyrd Skynyrd, Call me the Breeze (originale di J. J. Cale)

    Si tratta del secondo brano del musicista statunitense reso famoso grazie a una sua cover. L'originale d J. J. Cale venne pubblicato nel 1972, ma oggi in molti conoscono la versione dei Lynyrd Skynyrd, risalente a due anni dopo. 

    Jonny Cash, Hurt (originale dei Nine Inch Nails)

    L'originale dei Nine Inch Nails venne pubblicato nel 1994. Tuttavia, il suo successo si deve probabilmente all'interpretazione che ne diede Jonny Cash nel 2004, inserita nell'album AMERICAN IV: THE MAN COMES AROUND



    Edited by <geniv> - 8/2/2021, 11:26
     
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