Nave turca con clandestini armati a bordo salvata dal battaglione S. Marco

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    Il giallo dei migranti a bordo della nave turca. In questura a Napoli per possesso di armi ma non è contestato il dirottamento

    Tre immigrati saranno denunciati a piede libero per possesso di armi nell'ambito delle indagini del Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria e del Roan della Guardia di finanza di Napoli e della Squadra Mobile - coordinate dalla Procura partenopea - sul presunto dirottamento di una nave battente bandiera turca diretta in Francia.
    Il tentativo di sequestro da parte di assalitori armati nella plancia di una nave cargo turca e l'sos lanciato dai marinai turchi.

    E poco dopo gli uomini della Brigata Marina San Marco che si calano dagli elicotteri per neutralizzare il gruppo di migranti irregolari che aveva tentato di dirottare la nave.


    Migranti tentano di dirottare una nave turca al largo di Napoli, bloccati

    L'operazione speciale nel mar Tirreno, al largo della costa napoletana, è riuscita a scongiurare l'attacco di una quindicina di migranti, probabilmente provenienti dalla rotta medio orientale, diventati pirati in pochi attimi.
    Un'operazione che, sebbene il cargo sia stato poi scortato in rada nel porto di Napoli dove era schierato un dispositivo di forze di polizia, è proseguita con la bonifica della nave. Il mercantile trasportava autocarri ed era partito dal porto di Topcular in Turchia il 7 giugno diretto in Francia dove doveva approdare il 10 giugno ma all'altezza dell'isola di Ischia il viaggio si è interrotto: dopo essere stati scoperti i migranti irregolari, nascosti forse in uno dei camion a bordo, hanno cercato di prendere il possesso del mercantile Galata Seaways mettendo in scacco le ventidue persone dell'equipaggio.
    I marinai sono riusciti a lanciare l'Sos alla Guardia costiera francese che ha avvisato quella italiana, rimasta sempre in contatto con il comando della nave: poi il blitz della Marina, di stanza a Brindisi. Due elicotteri sono intervenuti: gli uomini della Brigata San Marco, la Fanteria del mare, si sono calati sul cargo mentre quelli del Comsubin sono rimasti sull'elicottero per monitorare la situazione. Scattato l'intervento, i militari italiani hanno subito bloccato una parte del gruppo di assalitori che aveva ancora le armi in pugno: quattro o cinque migranti, con dei coltelli, avevano tentato di prendere possesso della plancia di comando, asserragliandosi all'interno e tentando anche il sequestro dei marinai turchi. Gli altri aggressori invece si sono dileguati nascondendosi tra i mezzi.
    Con la nave al sicuro e i violenti neutralizzati, il cargo è stato portato al porto di Napoli, per proseguire la bonifica dell'imbarcazione. A garantire la sicurezza all'operazione, scortando l'imbarcazione, c'era la nave Gregoretti della capitaneria di porto, un elicottero e un aereo della Guardia costiera oltre a un pattugliatore della Guardia d Finanza.
    Una volta in rada a Napoli, dove il cargo resterà, sulla Galata Seaways sono saliti a bordo gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, i finanzieri di Gico e Roan la Capitaneria di Porto per proseguire la ricerca di altri assalitori e per cercare di ricostruire l'accaduto. Sul tentato dirottamento del cargo turco la procura di Napoli ha disposto le indagini coordinate dal pm Enrica Parascandalo: l'attività istruttoria punterà anche ad accertare l'area di mare esatta in cui si è consumato il tentativo di sequestro e dirottamento anche per determinare la competenza territoriale degli inquirenti. Ma primo obiettivo degli investigatori è quello di identificare i responsabili. Si verificherà, in primo luogo, se si tratta di persone già foto segnalate e ciò, secondo quanto si è appreso, anche per stabilire quali fossero le loro reali intenzioni ed accertare eventuali collegamenti con frange terroristiche.

    In serata sono stati tutti rintracciati gli immigrati a bordo della nave turca dirottata: si tratta di 15 persone, 13 uomini e due donne. Rispondendo alle domande dei finanzieri e degli agenti della Squadra mobile di Napoli, che si stanno avvalendo di un interprete, hanno riferito di essere di nazionalità siriana, afgana e irachena. A bordo della nave turca gli investigatori hanno trovato due coltelli e un taglierino: potrebbe trattarsi, è l'ipotesi al vaglio, delle armi utilizzate per minacciare l'equipaggio. Il Gico della Guardia di finanza e la Squadra mobile di Napoli sono riusciti a scoprire dove gli immigrati si erano nascosti grazie alle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della nave.
     
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